La tragica fine dei cani husky, eliminati da operaio perché inservibili dopo le Olimpiadi del Canada, oggi sul Corriere della Sera hanno fatto rievocare all'etologo Danilo Mainardi una poesia di Dino Buzzati, grande amante dei cani, dedicata alla cagnetta Laika, che fu lanciata nello spazio all'interno dello Sputnik 2, nel 1957:
«Addio dunque, gentile cagnolino che non scodinzoli più, che non avrai più una cuccia, temo, né il prato, né la palla, né il padrone. Tu morrai in crudele solitudine senza saper d’essere un Eroe della Storia, un Simbolo del Progresso, un Pioniere degli Spazi. Ancora una volta l’uomo ha approfittato della tua innocenza, ha abusato di te per sentirsi ancora più grande e darsi un mucchio di arie».
«Addio dunque, gentile cagnolino che non scodinzoli più, che non avrai più una cuccia, temo, né il prato, né la palla, né il padrone. Tu morrai in crudele solitudine senza saper d’essere un Eroe della Storia, un Simbolo del Progresso, un Pioniere degli Spazi. Ancora una volta l’uomo ha approfittato della tua innocenza, ha abusato di te per sentirsi ancora più grande e darsi un mucchio di arie».
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