lunedì 28 giugno 2010

LA PAPESSA


Vedere questo film è stato per me emozionante, e vi assicuro che avrebbe meritato ben più dei quattro gatti che c’erano in quel cinema (dico quattro proprio per dire che eravamo quattro persone in tutto), dove nelle settimane scorse c’è stata la ressa per filmetti stupidi come “Sex and the city”. Opportunamente, la signora a me di fianco commentava: “Questa è proprio l’epoca della povertà: morale, culturale, spirituale”.
La particolare vicenda (frutto della fantasia popolare romana) dell’unica donna che, secondo la leggenda, ha ricoperto il soglio di Pietro, si dipana attraverso ingiustizie secolari, che vogliono il “sesso debole” sottomesso all’uomo, senza alcun diritto di istruirsi perché “incapace” ed “inferiore”, e che, quando lo fa, è perché ispirato dal demonio.
Siamo nella Franconia del IX secolo d.C. . Giovanna nasce nello stesso giorno in cui muore re Carlo Magno. Suo padre è un prete e sua madre un’umile donna senza istruzione. Vivono nella miseria nera di un villaggio sperduto, nel quale, un giorno, arriva il vescovo Esculapio, docente della Cattedrale, dove il padre di Giovanna vuol far studiare uno dei suoi due figli maschi. Giovanna, dotata di una mente acuta e logica oltre ogni misura, in segreto (il padre prete non accetterebbe) ha già imparato da uno dei fratelli a leggere e a scrivere. Affascinato dalla sua intelligenza e dalla sua sapienza biblica, Esculapio la prende sotto la sua protezione, insegnandole anche il greco. “Non voglio che i tuoi talenti rimangano sprecati”, le dice.
Nel film è ben tratteggiata la figura del di lei padre prete, dispotico e fanatico, e quella della madre amorevole che le insegna l’arte di curare con le erbe, dote che le servirà, una volta giunta a Roma per un disegno provvidenziale, per curare il papa in persona (Leone IV), affetto da una terribile gotta.
Lo stesso papa che lei salverà dall’invasione dei soldati di Lotario, col trucco delle porte del Vaticano che si chiudono agli invasori per volontà di Dio (mentre invece si tratta di un congegno progettato da ingegneri).
Dopo essere vissuta per anni e anni come un uomo nella comunità di monaci di Fulda, Giovanna ascende al soglio pontificio, spuntandola – a sua insaputa - sugli altri due contendenti.
Nel frattempo di lei si è innamorato il nobile cavaliere che l’aveva accolta adolescente nella sua casa per farla studiare. Un amore difficile. L’uomo è già sposato e la moglie, per scacciare il pericolo, vuol far sposare Giovanna ad un umile fabbro, volgare e senza istruzione. Ed il piano quasi riesce, se non fosse che i Normanni irrompono nella chiesa, mandando a monte il matrimonio e perpetrando ai danni dei presenti un’orrenda carneficina.
Il cavaliere, per tutta la vita, si contenderà con Dio in persona la donna. E poi morirà, per difendere Giovanna da degli emissari inviati da Anastasio (uno dei contendenti al soglio pontificio). Lei, invece, nella ricostruzione filmica (un po’ diversa dalla storia narrata) morirà dissanguata, di parto, nel corso di una processione papale. La sua fine incarna la duplice vocazione di Giovanna, definita, per la sua benevolenza, “pontifex populi”: quella di donna di Dio e quella di madre.
Il film è un vero e proprio colossal, che cattura e vola via in fretta. Scene ben girate, incipit ben concepito, centinaia di figuranti per scene di guerra e devastazione, ottima scelta sui costumi d’epoca e ambientazione storica.
Dopo la pellicola su Ipazia, anche qui si vede bene come nel corso dei secoli, l’intelligenza femminile sia stata sempre repressa e soffocata dall’invidia penis (in senso figurato, ovviamente) degli uomini.
Che in nome della presunta superiorità del loro sesso hanno invocato e variamente interpretato la volontà di Dio per giustificare i misfatti contro donne perpetrati nella storia.

venerdì 25 giugno 2010

IO DEL CALCIO...

... ME NE IMPIPPO!




In un raro momento di calma dalla correzione delle terze prove, con la collega di lettere di cui ho scritto prima (per me costei sta diventando un mito), si discute della difatta calcistica della nazionale.

"Che vuoi che mettesse in campo, Lippi? Non aveva nulla. Ormai i campioni sono tutti stranieri. Io penso che uno dovrebbe avere il coraggio di andare in pensione quando è circondato dalla stima. Adesso Lippi sarà ricordato solo per questo!".

giovedì 24 giugno 2010

SLANG

Dopo due giorni di correzione collegiale dei compiti di italiano (1^ prova maturità) ho le traveggole davanti agli occhi.
Per fortuna sono in compagnia di una simpatica commissaria esterna, prossima alla pensione, occhi intelligentissimi e vivaci, di un bell'azzurro, che mi racconta cose piemontesi e che corregge con molto scrupolo quanto scritto dai maturandi.


In un tema appare la parola "pura felicità". Lei sottolinea.
Il giorno dopo, in un altro tema, è la volta di "pura curiosità".
- "Di nuovo?!?", si chiede stupita la commissaria, che sottolinea l'espressione. Ed aggiunge, con calma serafica:
- "Si vede che è uno slang che va di moda".
I giovani hanno voglia di purezza?

LE 5 FRASI DA NON DIRE MAI AL CAPO


Fausta Chiesa

Su una cosa non c'è dubbio: non esiste modo migliore per farsi licenziare se non dire un bel "vaffa" al proprio capo. La cosa è talmente certa che a nessuno verrebbe in mente o avrebbe l'istinto di fare. Ma sul posto di lavoro ci sono altre frasi e parole che al capo suonano fuori luogo e che gli fanno pensare male, ma proprio male, sul conto del suo collaboratore. Probabilmente nessuno ha un capo tremendo come il megadirettore galattico del ragionier Fantozzi, più volte sottoposto alla prova della poltrona sacco su cui era costretto a sedersi. E di sicuro non conviene nemmeno avere un comportamento ossequioso in stile fantozziano e dire "Mi scusi, venerabile maestà? Disponghi di me come meglio vuole! Mi concedi l'onore di essere il suo umilissimo servo! Com'è umano lei!". Ma è bene conoscere quelle 5 frasi sbagliate che il capo proprio non vuole sentirsi dire.

1. Non è colpa mia
Qualcosa è andato storto con il lavoro e il capo ti convoca. Se c'è una frase che non vuole sentire è "Non è colpa mia". Quando si lavora ai manager non interessa sapere di chi è la colpa e nemmeno avere davanti a sé qualcuno che tenta di discolparsi. Ai leader in genere così come ai manager non importa sapere chi è stato la causa di un problema, ma interessa trovare chi sappia risolvere la situazione. L'atteggiamento giusto è quello di spiegare quali problemi si sono incontrati sul lavoro e proporre alcune soluzioni per il futuro. tentare di scaricare la responsabilità di qualcosa, in più, può dare fastidio perché riflette una mentalità infantile.

2. Non serve che nessuno mi insegni
Tutti hanno da imparare qualcosa e nessuno è così bravo da poter pensare di non avere bisogno di alcun insegnamento o consiglio. La frase, oltre che supponenza, indica un cattivo rapporto di fiducia con gli altri colleghi e scarsissima disponibilità alla collaborazione, qualità che invece è particolarmente apprezzata sul posto di lavoro. L'atteggiamento migliore? Mettersi subito in ascolto, condividere le proprie esperienze e ringraziare dello scambio di opinioni.

3. Posso fare solo una cosa alla volta
Altra frase che denota un cattivo rapporto con il capo e un sentimento di avversione nei confronti del lavoro. Al di là del fatto che è possibile anche fare più cose alla volta, se quello che intendevi dire è che sei già molto impegnato con un lavoro più urgente e più importante non ti rimane che dirlo in modo molto calmo e dettagliato. Per non essere criticati dai capi, contano i fatti: se un lavoro non si può fare perché già se ne sta facendo un altro è inutile rispondere con una frase fatta. Serve concretezza, cioè descrivere ciò che si sta facendo calcolando il tempo necessario per finire.

4. Non è un mio problema
Dire apertamente che non si è coinvolti da una problematica che si verifica sul posto di lavoro è una di quelle affermazioni che suonano come un "campanello d'allarme" serio. La frase mostra un disinteresse totale per il lavoro e suona anche come una provocazione, che nasconde un dissapore o una incomprensione precedenti. Al contrario anche se la questione non riguarda direttamente il proprio compito, è bene e utile mostrare interesse e volontà di aiutare

5. Tengo famiglia
Sei arrivato in ritardo per l'ennesima volta perché hai portato il bimbo all'asilo? Che tu abbia sette figli e una moglie da mantenere non interessa a nessuno o comunque non è un argomento valido per pretendere di avere un trattamento di favore sul lavoro. Gli impegni di famiglia sono problemi tuoi, non del tuo capo. In alcuni casi le ragioni familiari ancora sono riconosciute, ma in questo caso vale la regola dell'equilibrio: mai approfittarne. A lamentarsi potrebbe non essere il tuo responsabile, ma il collega della scrivania accanto...

domenica 20 giugno 2010

QUELLI CHE SANNO SOGNARE...


Preferisco essere un sognatore tra i più umili, con visioni da realizzare, piuttosto che un signore tra coloro che non hanno sogni né desideri.


KAHLIL GIBRAN

GIOVENTU' SCAPIGLIATA


Gruppo di ragazzini con il cellulare in mano e connessione su Facebook. Uno del gruppo dice:
- FEDERICA BAIARDI, CHE NON SO CHI SIA, HA PUBBLICATO QUALCOSA SULLA MIA BACHECA…
E l’amico, mentre digita sul telefonino:
- L’IMPORTANTE E' CHE SIA GNOCCA!
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Uscita serale dei ragazzini, il sabato sera, sul corso principale della città.
Un ragazzino di colore in gruppo con gli amici guarda una ragazzina in gruppo con le amiche. Lei, infastidita, a lui:
"Cazzo guardi?!? Una foto?!"

TENERO!

giovedì 17 giugno 2010

LA REPUBBLICA DELLE BANANE

Un Paese con le pezze al culo

- La legge di Robin Hood al contrario: togliere ai poveri per dare ai ricchi.
Infatti: hanno tagliato gli stipendi ai dipendenti pubblici (-14% nel prossimo triennio) ed aumentato quelli di dirigenti e capetti vari (+ 2,5%).

- Da settembre tagli nella scuola pubblica. Migliaia di cattedre e di ore in meno, anche sul sostegno.

- Legge sulle intercettazioni telefoniche (a magistrati e giornalisti è vietato intercettare): passata al Senato. In attesa di approvazione alla Camera.

- Mega attici ai politici a Roma: "Me l’ha regalato l’amico tal dei tali".

- Alberto Cirio (Lega Nord Piemonte): "Più fondi per i docenti piemontesi. Quelli meridionali scompaiono da Natale a Pasqua per avvicinarsi alle famiglie". Intervista successiva: "Ma io non ho mai usato la parola meridionali".
Punto uno: fai pure. Così avrai migliaia di fessi in meno che in Piemonte e Nord Italia spendono il loro magro stipendio tra affitti di casa, alberghi, agenzie di viaggio, supermercati, bar e aria che respirano.
Punto due: la lingua italiana non dovrebbe essere un’opinione. "Meridionali" non è una parolaccia.
Ergo: i voti chiedili ai Rom, che vivono a spese del tuo Comune…

- Lavoratori e cervelli italici in fuga all’estero (anche se non di famiglia benestante). E non per visitare il mondo, ma in preda alla disperazione.
E migliaia di extracomunitari che sbarcano sull’italico suolo tutti i giorni. Alcune regioni li aspettano come manna dal cielo, in paesini dove nessun italiano fa più figli…

- Lo Stato non ha i soldi per le opere pubbliche. Ma i fondi si materializzano miracolosamente per finanziare i "grandi eventi" della Protezione Civile.

- La città dell’Aquila è distrutta. Ma a breve i cittadini torneranno a pagare le tasse allo Stato.
Caccia ai "fannulloni" nel pubblico impiego. E incentivi zero per tutti quelli – la gran parte - che lavorano in condizioni difficili, tra tagli di qua e tagli di là. Senza avere manco la cartigienica nei cessi…

Oggi sulla Stampa uno spiritoso lettore scrive: "A Venezia il Doge poteva parlare solo se accompagnato da due testimoni di provata affidabilità. Ma quella era una Repubblica, e non delle banane".

IL BAVAGLIO ALLA SCUOLA

TEMPO DI TABELLONI

Ma chi l'avrà inventata la storia del giudizio sospeso?
Tutta roba italiana...


E' di questi giorni la querelle tra "privacy" e "trasparenza". Pare che i due termini, da un po' di tempo a questa parte, generino una serie di equivoci, soprattutto nella vita politica.


Non hanno diritto questi ragazzi di sapere, come tutti gli altri, i voti che hanno riportato nelle singole materie?


E, al posto della dicitura, "giudizio sospeso", mettere uno spazio bianco o un generico GS. Che non sta per Grandi Supermercati, ma, appunto, per "giudizio sospeso"?

lunedì 14 giugno 2010

CI STO PRENDENDO GUSTO...

... a documentarmi su tutte le cazzate che si scrivono su Internet. E mi sento misera, rispetto a Roberto Saviano, che in rete segue le conversazioni dei camorristi da cui si scoprono cose interessanti: "Addirittura - dice Saviano- osservando le conversazioni dei figli dei boss sui social network si possono evincere informazioni che probabilmente seguendo altri canali potrebbero sfuggire". http://www.repubblica.it/politica/2010/05/22/news/saviano-bavaglio-4253641/
Io mi limito alle 'cose divertenti', di cui vi offro un florilegio:

...andiamo a farci una passeggiatina dai!!!














Due amiche: "Tu lo dici a tuo marito quando raggiungi l'orgasmo?"
"No scherzi, non vuole essere disturbato quando è in ufficio!!
Di:
La gabbia dei MATTI!



" Paola tu che deodorante usi? " " Dove "
- " Sotto le ascelle ovviamente.. " - " Dove " - " Sotto le ascelleeeeeee!!!! " - " Dooove!!!! " - " Vaffanculo. "
Di:
XD






domenica 13 giugno 2010

GITA AL LAGO

Finita la scuola, tempo di vacanze e di uscite fuori porta.

Gita al lago. Bagnanti e pescatori, famiglie e bambini, arrosti e barbecue.

Si tira fuori la carne.

- Oddio! Abbiamo dimenticato il sale!

- Ed anche l'olio...- ...e l'aceto!

- Ragazzi, dov'è il prezzemolo?
- Vabbè, ci accontentiamo. Il sale fa male alla salute.
- No ragazzi, andiamo a chiedere ai nostri vicini.
- Chiedigli il sale, l'olio, l'aceto, il prezzemolo...

Al che l'impiegata amministrativa fa: "E anche una fettina di culo!"

Missione compiuta.

La prof d'inglese: - Sono altri i drammi nella vita!

venerdì 11 giugno 2010

GIUSTIZIA SOCIALE...

... UNA CHIMERA

Una donna lavoratrice in maternità si vede decurtare lo stipendio del 30%

In famiglia entra una bocca in più da sfamare, ma tu in quei mesi sei inattiva e meriti di meno.

Negli Enti Pubblici, Regioni, Provincie, Comuni, gli sprechi non si contano. Incarichi e incarichini vengono remunerati con fior di quattrini anche se gli incaricati non fanno nulla.

I dirigenti fino a novantamila euro sono ensentasse. Fino a 100mila vengono tassati di diecimila euro (se la matematica non è un'opinione, la cosa non cambia un granché).

I Parlamentari si aumentano lo stipendio a gettito continuo (cellulari, alberghi, auto, viaggi, ristoranti sono tutto gratis).

Eliminare gli sprechi. Equa distribuzione della ricchezza. Chimerico.
Volete che in Italia facciano i figli?
Vi lamentate dei bamboccioni?
Dite che fino a quarant'anni fa comodo restare in casa?

Bla bla bla...

mercoledì 9 giugno 2010

STUPIDARIO DI FACEBOOK

La mia mente vulcanica oggi non riesce a partorire nessuna notizia interessante.
Allora mi sono fatta i ca>>i degli altri su Facebook ed ho raccolto per voi un florilegio di stupidate varie.
Così, forse, si ride un pò.
Ci sono studenti e studentesse alle prese con le tesine, professoresse di Lettere, ragazze che vogliono cambiare taglio di capelli (e vita?).
Buona lettura...

(Gli errori ortografici sono stati copiati e incollati così come li vedete. Quindi, non sono miei!)

* * * * * * *

"Ama,ama follemente,ama più che puoi e se ti dicono che è peccato..ama il tuo peccato e sarai innocente.".(J.Morrison).

ME NE SBATTO i COGLiONi.

Una donna che si taglia i capelli, è una donna che sta per cambiar vita.
Coco Chanel.♥

Se qualcuno mi chiαmα " s t r o n z α ", non mi offende neαnche dα lontαno..
So di esserlo e un pò me ne vαnto.. Penso siα meglio essere stronzi che ingenui, si riescono α cαpire meglio le cose che non vαnno e αd αffrontαrle α testα altα.. ♥
Di:
oh! oh! mi e semblato di vedele un link adatto a me!


..ci vuole un minuto per offendere qualkuno..un' ora per piacergli..un giorno per amarla..e una vita per dimenticarla..fede berbotto
k dire..sn dolce e tenera con le xsone k s lo meritano..adoro le mie amike sn tt x me!!!1bacione a ri..ma..vale..fe..v amo!!!

Amore mio…non sai quante volte ho sognato che lei stesse distante da noi…Ma poi si è intromessa ed ha rovinato tutto…Tu… vivi nell’aria… Tu… vivi dentro il mio cuoreTu… sei più importante di quella ragazza…Amore…


Guarisci il mondo, rendilo un luogo migliore, per te, per me e per l'intera razza umana. C'è gente che sta morendo, se solo avessimo più cura della vita! Rendilo un luogo migliore per te e per me per l'intera umanità. Michael Jacksons

"solo chi sogna impara a volare"Jim Morrison



Cara tesina,,
tu non piaci a me, e io non piaccio a te..ma tra meno di un mese ci sono gli esami quindi vediamo di sbrigarci! XD



Gli esami si avvicinano minacciosamente...
...e noi stiamo ancora attaccati a facebook autoconvincendoci che sia questo il metodo giusto per studiare!! U_U :D




Quando Dio distribuiva la puntualità, io mi stavo ancora preparando.




DUE UOMINI NUDI...UNO DIETRO L'ALTRO...DOVEVAMO CAPIRLO SUBITO CHE L'EURO CI AVREBBE INCULATO TUTTI!!!
Di:Teste d'Arancia



sabato 5 giugno 2010

NOVELLO - COLLISIONI 2010


Novello (Cn) - Collisioni 2010
Giornata del 5 giugno




















Massimo Gramellini all'uscita del castello di Novello.
«Nella vita il talento è tutto. Trovarlo dà senso alla nostra vita. Senza, la vita è inutile, anche se uno si fa i miliardi, all'Universo non interessa.»

«Il mio libro non contiene l'ottimismo dei fessi, tipo quello del TG1, per intenderci...»

«Tomàa, il protagonista del libro, è un povero cretino che però a un certo punto della sua vita ha il coraggio di mettersi in discussione. Per questo mole lettrici se ne sono innamorate. Con loro basta solo stringerle a sé e dire "cara, va tutto bene". Funziona!»

Folla in ascolto di MASSIMO GRAMELLINI
Marco Travaglio: «La vedova di Craxi ha scritto una lettera al presidente della Repubblica dicendo: "Nessun altro ha avuto una condanna più dura di mio marito". Nessun altro ha rubato come tuo marito, quindi la pena è più dura!»

«Il TG1 è composto dai primi dieci minuti in cui i politici fanno passerella e parlano di un argomento a scelta e gli altri venti minuti di cazzate. L'altro giorno si parlava di un grande problema: i cani obesi!»

«Il TG1 dell'estate dice cose per le quali hanno scomodato i più grandi professori universitari: quest'estate gran caldo! Un'afa così non si vedeva dagli ultimi 350 anni! Consigli: bere molta acqua, non uscire alle due del pomeriggio, non usare coperte!»

«La legge ora dice che non si possono nemmeno fare riprese ai processi. Ma la legge è amministrata "in nome del popolo italiano!". E' una cosa allucinante.»

«Il Corriere della Sera, che io ora chiamo Pompiere della Sera per il suo essere sfacciatamente di parte, oggi ha dedicato un'intera pagina a "Gli imbarazzi ed ai silenzi di Di Pietro". Chissà perché ho il sospetto che sia anche l'ultima dedicata a un politico. E se dovesse parlare di Berlusconi altro che paginone: ci vorrebbe un inserto a fascicoli da rilegare come la Treccani.»

«Pensate a come deve sentirsi quel pover'uomo di Scajola che è l'unico a essere stato scaricato da berlusconi, che non ha mai scaricato nessuno: Dell'Utri, Farina, Jack lo squartatore, dottor Jekill e mister Hyde! Come deve essersi sentito. Nemmeno Berlusconi deve avergli creduto quando ha dichiarato che qualcuno gli ha comprato la casa. Gli hanno messo 900mila euro sul comodino senza nemmeno far sapere chi è. Che maleducazione!»

Rijoko IKEDA, disegnatrice di Lady Oscar. Presente anche la cantante del famoso cartone animato.

COLLISIONI - GRAMELLINI PRESENTA IL SUO LIBRO

Novello (Cn) - Collisioni 2010. Massimo Gramellini, per la prima volta insieme a sua moglie Elisa, presenta il suo romanzo L'ultima riga delle favole, viaggio di rigenerazione alle Terme dell'anima...

venerdì 4 giugno 2010

NON STUDIANO, NON LAVORANO

PASSANO IL LORO TEMPO DAVANTI A UN BAR

Altro che vita spericolata. Esiste solo nelle canzonette. Leggete questo articolo, tratto da

Nullafacenti ancora bambini, svogliati, senza voglia di crearsi un avvenire, che vivono ancora sulle spalle dei genitori. I dati Istat parlano chiaro. Sono ben 2 milioni gli italiani che, nel range d’età compreso tra i 15 ed i 34 anni, non svolgono alcuna attività.
Secondo varie ricerche nel 1983 i giovani – perlopiù uomini residenti nel Sud – bamboccioni che vivevano con i genitori erano circa il 4%; l’anno scorso sono saliti al 58,6%. Dati scandalosi!
Analizzando i dati Istat per il futuro, i segnali non sono certo incoraggianti: nell’anno scolastico 08/09 il 7,7% degli iscritti al primo anno delle scuole medie superiori ha dovuto ripetere l’anno; dato che quindi sale al 10,3%.
Altro problema grave riguarda l’abbandono scolastico subito dopo il primo anno di scuola con una percentuale del 12,2 sul totale degli studenti e con un ulteriore 3,4% di giovani che lascia gli studi alla fine del biennio. Terribile la situazione risultante quindi dai valori analizzati, specie per il Mezzogiorno.
Il problema aumenta anche sul lavoro sicché i giovani italiani non amano leggere impoverendo giorno dopo giorno il loro bagaglio culturale; più di un ragazzo su dieci non ha mai letto un libro.
Problema in crescendo anche per l’attitudine alle materie scolastiche. Scarsissimo l’interesse verso le materie scientifiche: la percentuale di chi ha conseguito il titolo scolastico in discipline tecnico-scientifiche colloca l'Italia sotto la media Ue (12,1 a fronte di 13,8 per mille per i 20-29enni).
E’ pur vero che tra le ragioni di questa allucinante situazione c’è sicuramente la grave crisi economica che mette i giovani in non poche difficoltà per trovare un adeguato impiego, con la possibilità di fare carriera affermandosi quindi nel mondo del lavoro.
Basta vedere con un po’ d'attenzione i programmi scolastici, non solo quelli delle scuole professionali e tecniche spesso sotto l’occhio dei media, ma anche i programmi dei tanto stimati licei.
Problema grave dunque che classifica l’Italia nei gradini più bassi con riforme quasi “giornaliere” per mostrare al pubblico il proprio operato, non importa poi se fatto bene o meno.
Lasciamo quindi andare sull’iPod il carme di Fabrizio De André: “Chi mi riparlerà di domani luminosi / dove i muti canteranno / e taceranno i noiosi”.

L’avverarsi di un sogno.

Francesco Toto

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Sull'argomento seguirà, prima o poi, una breve nota della sottoscritta...

giovedì 3 giugno 2010

PASSEGGIATA FENOGLIANA


Beppe Fenoglio, Una questione privata: la storia del partigiano Milton che si affanna a capire se Fulvia, la donna da lui amata e della quale passa il tempo a guardare il palazzo dove abita (Fulvia è maledettamente bella, ricca e "stronza"), sia stata o no con il suo migliore amico...
La lotta partigiana, i 23 giorni, le colline, l'atmosfera del tempo che fu.
Uno scrittore di valore universale come Fenoglio ancora è capace di radunare folle che vogliano ascoltare buona letteratura, passeggiando con lui nei posti che lo hanno ispirato.
E così, si coniuga questa full immersion nella natura col romanzo partigiano "che tutti avrebbero voluto scrivere, e che adesso c'è", come ebbe modo di dire Italo Calvino proprio su "Una questione privata". Romanzo d'amore prima che di guerra. Dove l'assolutezza del sentimento del protagonista, lo rende assoluto anche nelle sue scelte, proprio come un bambino o un ragazzo quando amano una cosa o una persona sono completamente assorbiti da quel sentimento e per loro quello che sperimentano è il mondo.
Una lodevole opera di promozione del territorio, oltre che di riscoperta del gusto di leggere ed affabulare.

martedì 1 giugno 2010

DRAQUILA, L'ITALIA CHE TREMA

Il nuovo, imperdibile film di Sabina Guzzanti


Una mia amica giornalista un giorno mi dice: “Ho conosciuto un signore che racconta storie stranissime su L’Aquila. Non ho capito molto di quello che diceva, ma gli ho detto di parlare con te perché questo è il genere di cose che ti interessano”. Non aveva torto. Era luglio, a breve sarebbe iniziato il G8 ed ero decisa a incontrare il signore in questione. Ma in quei giorni la città era sotto assedio e andarci significava farsi fermare dai militari ogni tre metri. Quindi me la prendo comoda, avrei aspettato che i giorni dei grandi della terra fossero passati. Qualche tempo dopo, alla fine di uno spettacolo, io e due amiche ci rimettiamo in marcia verso L’Aquila partendo da Arezzo. Il signore che avrebbe detto delle cose che mi avrebbero impressionato, era di casa in un campo autogestito. È stata una serata bellissima, io lì in mezzo al loro, alcuni ragazzi mi hanno offerto l’imitazione di un loro professore in cambio di un Berlusconi. Poi il clima goliardico della serata è andato sfumando e hanno iniziato a dare spazio ai loro pensieri. La cosa che mi ha colpito è che tutti avevano un’adorazione e una gratitudine sconfinata per i volontari e i vigili del fuoco mentre nei confronti dei dirigenti della della Protezione Civile era diffuso un sentimento di diffidenza e di paura. Ho cominciato ad osservare quello che succedeva. C’era una popolazione per lo più di anziani e una buona parte di famiglie affrante sì, ma convinta che nella disgrazia non gli poteva andare meglio. E una popolazione che mugugnava impaurita e sospettosa. Qualcuno di questi partecipava a comitati cittadini e si affannava a parlare nel vuoto. Alcuni dei ribelli dicevano: “Qui si sta facendo un esperimento. Quello che succede qui è quello che vogliono che succeda in tutta Italia.” Mi sono fatta suggestionare e ho provato l’emozione di scoprire dal vivo quello che tutta Italia oggi sta scoprendo sui giornali.Quello che venivo a sapere sulla Protezione Civile mi sembrava enorme, incredibile. Abbiamo preso atto dell’esistenza di uno stato parallelo che stava crescendo senza che nessuno ne sapesse niente. Si parla molto della censura dell’informazione in Italia. Ebbene la censura copre operazioni come questa. La censura e la costante minaccia della perdita del lavoro per chiunque esprima dissenso. Come mai gli italiani votano Berlusconi? La violenza della propaganda, l’impotenza dei cittadini, l’economia e i rapporti di forza fondati sull’illegalità e una catastrofe: il terremoto che ha annientato la città de L’Aquila per raccontare come è stata piegata la giovane democrazia italiana.

SABINA GUZZANTI

http://www.draquila-ilfilm.it/il-film/

Altri clip dal film:

http://www.draquila-ilfilm.it/clip-dal-film/

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