venerdì 30 gennaio 2009

IMMERSIONI SUBACQUEE


Sala docenti, tra uno scrutinio e l’altro. Il collega calvo e tondo mostra il suo sito e parla entusiasticamente del suo lavoro di istruttore subacqueo, nonché della sua squadra di istruttori.
“Quanto prendete all’ora?”, chiedo.
Lui: “Per un’ora 45 euro. Per farti fare le immersioni tutta la giornata prendiamo 500 euro. Ma ti facciamo tutto quello che vuoi!”.
E la collega di compresenza, con molto aplombe: “E non è neanche tanto!”.

venerdì 23 gennaio 2009

ANNOZERO

Nello scandalo delle mazzette napoletane, intreccio perverso di politica, appalti e tangenti ai partiti, spartite a tavolino da un notabile locale, emerge tutto il marcio della politica italiana.
Ecco perché la politica è roba da uomini. Le donne sono più oneste. Non starebbero lì a dire 100mila euro al tal partito ed un milione di euro a quell'altro per far avere l'appalto dei lavori pubblici nella città di Napoli a te signor imprenditore. E poi, per cosa? Passare la vita ad arricchirsi, a imbrogliare, a non avere altro scopo? Ma voi, politicanti del cacchio, riuscite a dormire la notte? O avete solo questa smania di arraffare?

Stamattina per andare al lavoro ho perso il treno e mi sono dovuta pagare 28 euro di taxi. Per fare il mio dovere.

Mi fate schifo.

giovedì 15 gennaio 2009

I VERI ARTISTI SI TROVANO NEL SOTTOBOSCO

«Culturalmente noi italiani soffriamo di una grave affezione: la dipendenza dai media. Non riusciamo a guarire perché ancora non abbiamo capito che in quest’epoca i media sono parte della malattia, non della cura. Una ricetta semplice e veloce è questa: lasciate perdere gli autori di cui parlano i giornali, quelli che vincono i premi letterari e quelli che vanno nei talk show. Le ragioni per cui i media si occupano di questi autori non hanno mai a che fare con i loro meriti artistici. I buoni libri e i veri artisti sono come i funghi: si trovano nel sottobosco, all’ombra, mai al sole e, naturalmente, sono difficili da trovare. Ma che soddisfazione però quando li si incontra...»

Questa è la dichiarazione d’apertura del numero 89 di
Ellin Selae, appena partito.

sabato 10 gennaio 2009

VITA QUOTIDIANA

Pasto serale
- “Ieri sera ho mangiato brodino. Come i vecchi. Faceva così freddo… Poco ci manca che me ne vada nel Centro Anziani a giocare a bocce”.

Feste natalizie ormai trascorse
- “Queste feste sono una menata. Ti deprimi, mangi e ingrassi, spendi dei soldi… E allora che ci stanno a fare?”

lunedì 5 gennaio 2009

DECALOGO DEL SUCCESSO

Secondo Flavio Briatore

1 - Credere in sé stessi. L’autostima è indispensabile.

2 - Porsi un obiettivo, anche molto ambizioso, e concentrare su di esso tutti gli sforzi.

3 - Usare coraggio e fantasia, cercando di individuare per ogni problema soluzioni non banali e scontate.

4 - Saper riconoscere il proprio “treno della fortuna”. Passa per tutti, prima o poi. Spesso, però lo si perde per pigrizia e distrazione.


5 - Pensare positivo. Saper vedere il lato buono di ogni situazione. Anche quella apparentemente più spiacevole.

6 - Non sottovalutare gli avversari. Prima di confrontarsi con loro, non si può sapere con certezza quali frecce hanno nel loro arco. E non curarsi delle critiche distruttive, dettate da invidia.

7 - Curare l’aspetto e le pubbliche relazioni. Presentarsi sicuri di sé, ma mai troppo sicuri.


8 - Se si ha bisogno di un appoggio, puntare sempre in alto. Chiedere favori ai quadri intermedi può rivelarsi una perdita di tempo. Bisogna andare direttamente da chi comanda. Con un pizzico di faccia tosta.

9 - Circondarsi di collaboratori non solo validi, ma anche fortunati. Si riconoscono a intuito. Hanno intorno a sé una specie di alone. Al fuoriclasse sfortunato preferite una persona meno dotata, ma baciata dalla Dea bendata.

10 - Essere generosi con chi se lo merita. La persona di successo prende e dà a piene mani.

ONDATA DI GELO


Certo che fa veramente un freddo polare. E questo gelo sta uccidendo migliaia di befane.
Quindi, un consiglio a te che leggi questo blog:
COPRITI!

Hi! Hi! Hi!





domenica 4 gennaio 2009

AUDITEL SANCTISSIMUS

Ma vi rendete conto che immane tragedia? Calano le presenze dei fedeli alle udienze e agli incontri di B16. E secondo voi si renderà conto la Chiesa del motivo di tale disaffezione? Sarebbe bastato che si facesse una stima di quanti bambini che frequentano il catechismo, una volta cresimati, continuano poi a frequentare la parrocchia e la chiesa per capire che c'è qualcosa che non funziona nel sistema. Comunque la notizia è qui.

Pubblicato da Marco Vukic

ESORCISTA: SATANA DIETRO A RECESSIONE E GUAI ALITALIA

CITTA' DEL VATICANO - La recessione mondiale, la crisi dei mercati, le tribolazioni di Alitalia? Tutta colpa del Demonio che suggerisce scelte economiche e finanziarie sbagliate per dividere e impoverire i paesi. Se ne dice convinto il decano mondiale degli esorcisti, padre Gabriele Amorth, in un'intervista al sito cattolico 'Pontifex.Roma'.
Il discorso vale anche per le vicissitudini della compagnia aerea di bandiera italiana: ''Un tempo simbolo di stile ed efficienza. Bene, anche la crisi dell'Alitalia ha qualcosa di funestamente satanico'', commenta l'anziano sacerdote. ''Quando accadono divisioni, confusione, crisi, il grande tentatore - spiega l'esorcista - e' sempre presente. Lui se la ride e inevitabilmente le crisi e i dissesti economici hanno influenze anche sulla sfera personale. Creano allontanamento e frattura, esattamente quello che vuole Satana''.
''Dunque - osserva - affermare che la crisi finanziaria internazionale sia anche un prodotto satanico e gradito a Satana non e' sbagliato. La crisi mondiale e' dunque un fatto satanico''. Il demonio contribuisce alla crisi, secondo l'esorcista, ''suggerendo ai mercati,agli esperti e agli investitori scelte sbagliate''. ''Se costoro sbagliano e causano disastri, inevitabilmente genereranno confusione, crisi, conflitto, che poi sono gli obiettivi del demonio''. La strategia di fondo di Satana - ricorda tuttavia il sacerdote - rimane quella di ''far credere che non esista, di passare inosservato, subdolamente''.
Alla domanda se il clero cattolico creda ancora nel Demonio, Amorth risponde: '' generalizzare e dire no e' sbagliato. Ma buona parte del clero ed anche dei Vescovi hanno ceduto, sono scettici e quasi scoraggiati. Si fa molta fatica a nominare esorcisti nelle Diocesi e ne avremmo tanto bisogno. Ecco, in un certo senso stiamo certificando la vittoria di Satana''. (ANSA)

© Ansa

MA LA COMMUNITY NON DA' SOLDI: ANNO DURO PER I SOCIAL NETWORK

(La Repubblica) - Social network come Facebook e MySpace sono giganti dai piedi d’argilla e molti di loro nel 2009 sbatteranno il muso contro la crisi. Alcuni falliranno e chiuderanno bottega. Oppure si faranno acquistare da giganti del web. Altri dovranno ridurre le pretese e mettere in campo rimedi sgradevoli quanto necessari, come cominciare a far pagare gli utenti per alcuni servizi ora dati gratis. Il problema è che la pubblicità già ora non riesce a coprire le spese, per molti social network, e nel 2009 andrà peggio. Sono stime che vengono dai vari ricercatori esperti di questo mercato.
In particolare a parlare di rischio fallimento sono stati gli analisti di Deloitte Research: fanno notare che i social network si sono fatti prendere da manie di grandezza e ora si trovano stretti in una tenaglia, tra i costi che crescono e i ricavi pubblicitari che non aumentano a sufficienza. Ormai i principali siti pagano 100 milioni di dollari l’anno, ciascuno, per archiviare i dati degli utenti. Hanno permesso loro di pubblicare foto e video in grandi quantità. File pesanti, che occupano spazio su hard disk e server, e che consumano banda. Di contro, secondo Deloitte un social network tipico ricava per ogni utente iscritto solo qualche centesimi di euro.
Nel novero dei social network che bruciano soldi, tanto popolari quanto non profittevoli, c’è anche Youtube, posseduto da Google: anche questo sito come Facebook è ancora alla ricerca di un modello di business efficace. Il punto è che non è facile trasformare in denaro, con gli sponsor pubblicitari, i dati e i contenuti forniti dagli utenti. È un business molto nuovo, pochi grandi sponsor sono disposti a sperimentarlo e in tempi di crisi sono ancora più prudenti del solito. Preferiscono affidarsi a strumenti pubblicitari più consolidati, che garantiscano meglio il ritorno dell’investimento: per esempio, link sponsorizzati sui motori di ricerca.
Di contro, i social network devono stare attenti a non tirare troppo la corda con i propri utenti: li farebbero fuggire, se li bombardano di pubblicità o se sono troppo aggressivi nello sfruttare, per il marketing, i loro dati personali.


È probabile quindi che diventeranno a pagamento alcuni servizi adesso gratuiti, come la pubblicazione di video. I rimedi non basteranno a tutti per salvare il business: gli analisti stimano quindi che alcuni saranno costretti a chiudere o a farsi comprare da giganti come Google o Microsoft. I quali potrebbero usare i social network per potenziare le proprie piattaforme pubblicitarie, ora centrate sui motori di ricerca.



ALESSANDRO LONGO - (Estratto)

GRANDE MOSTRA SU MATILDE DI CANOSSA - REGGIO EMILIA


Le terre reggiane, testimoni di una vicenda storica e umana unica nel suo genere, ospitano dal 31 agosto 2008 all’11 gennaio 2009, una mostra dedicata a Matilde di Canossa (1046-1115), una delle donne più potenti e influenti del Medioevo e all’eredità culturale che ha lasciato su una regione molto vasta, dalla Pianura Padana alla Toscana, ma che ha avuto il suo epicentro proprio nel territorio reggiano, tra Reggio Emilia, Canossa e altri paesi dell’Appennino.
La figura della Contessa di Canossa fu cruciale perché seppe rivestire un ruolo fondamentale di mediatrice tra Papa e Imperatore, partecipando a delicatissime decisioni storiche che ancora oggi influenzano la vita italiana. Secondo diversi studiosi l'influenza di Matilde fu poi determinante anche per la nascita dei comuni.
A distanza di quasi mille anni, è estremamente attuale il messaggio che ha caratterizzato la Grande Contessa e “andare a Canossa” viene ancora usato nel linguaggio degli statisti e delle persone comuni.
Nell’ambito dell’approfondimento sui Canossa, rientrano la riedizione del Premio Matilde, la realizzazione di un documentario, qualificati momenti di studio e numerosi eventi spettacolari.

Matilde è stata a tutti gli effetti - e prima del tempo - una donna europea, illuminata, coraggiosa, colta, di grande stirpe e di cultura internazionale. Fu figura chiave sulla scena politica europea incidendo profondamente anche sul piano sociale e culturale. La travagliata vicenda biografica della Contessa va ben al di là dello stereotipo della donna di potere e disegna il profilo di una personalità femminile complessa, in bilico tra le pratiche di governo e la solitudine della statista, tra “gli affanni del mondo” e la nostalgia per la vita contemplativa, tra i successi nella vita pubblica e le difficoltà nella vita privata, e trova un filo conduttore nell’inquietudine di una personalità destinata a sfidare le convenzioni, i pregiudizi e l’incomprensione dei poteri maschili del tempo. Matilde giocò un fondamentale ruolo di intermediazione tra il papato e l’impero, culminato con il famoso incontro del gennaio 1077 fra l'imperatore Enrico IV e papa Gregorio VII nel Castello di Canossa. Il carisma e la suggestione di questa donna che, nel cuore del medioevo, incarnò in modo emblematico il femminile, ha alimentato una mitologia che ha attraversato quasi un millennio ed ha finito per saldarsi definitivamente anche con la storia della cultura europea contemporanea, dell’Europa tutta e non solo emiliana.

Lettori fissi