sabato 16 novembre 2013

SCRITTORINCITTA' A CUNEO: "TERRA, TERRA!"


  
"Felicità é sporcarsi. Non si può vivere con l'amuchina in tasca, bisogna entrare puliti a scuola e uscirne sporchi, altrimenti non si chiama scuola ma lavatrice" Paolo Crepet @PaoloCrepet introduce il suo discorso sulla felicità. #SIC2013
 La palestra della mente è la lettura, sennò puoi avere un corpo muscolosissimo ma un cervello grosso come un pinolo (Nicola Brunialti @Nicolabrunialti ) #SIC2013
" Più andavo avanti a scrivere, più la storia della mia vita sembrava insignificante rispetto alla storia del nostro paese" cit. Rosetta Loy parlando del suo nuovo libro 'Gli anni fra cane e lupo' @chiarelettere #SIC2013
 "Quando vengo nelle scuole, non vi insegno a scrivere ma vi insegno una maniera di scrivere, e invito tutti voi a trovare la vostra." Cit. Pino Pace @onnivori #SIC2013
Non tutte le case editrici sono uguali, non tutti i vestitini sono uguali. C'e' qualcuno che ti sta cosi' cosi', qualcuno che non ti convince, invece c'e' qualche altro che ti provi e dici 'caspita, questo mi sta proprio bene!' [cit. Ben Pastor] #sic2013
 "Io sono un giornalista che ha incominciato con Aldo Moro ed ha finito con Lele Mora" cit. Filippo Ceccarelli #sic2013
Noi italiani siamo bravi all'estero. Perche' siamo brillanti, ma solo all'estero ci lasciano brillare. [cit. Ben Pastor] #sic2013
Il lavoro dello scrittore viene paragonato da Ben Pastor al lavoro del ragno, che ha gia' dentro tutto il filo per tessere. #sic2013   
"Internet ha cambiato il modo di fare lo scrittore, mi chiedo come avessi fatto a scrivere prima dell' avvento del web" cit. Jonathan Coe, precisando però che internet porta ad un isolamento, invece di andare a prendere il caffé dopo essere andati in biblioteca con gli amici o colleghi, si sta a casa a scrivere. #SIC2013
"La costituzione non é una carta di desideri astratti." cit. Salvatore Settis #SIC2013

LA VITA E' ADESSO

(Life is too short to wait) - Nella vita nulla si deve pretendere, nemmeno dalla vita stessa. Finché godi di un'ottima salute hai tutto ciò che ti occorre per sfiorare a limite un desiderio, sogno.Viviamo di troppe pretese, di troppi sogni,di troppi rimandi, di troppi "vedrò", di troppi "il meglio deve ancora venire". Sbagliato!.. Sei vivo oggi, questa è la certezza. Godi oggi di ciò che hai. La felicità non ha una data precisa e il viaggio verso una meta che rende un sogno, una ricchezza. 


martedì 12 novembre 2013

SOCIETA' FALLIMENTARE

Nuovi casi di femminicidio stasera al telegiornale.
Ancora lo scandalo delle baby prostitute che facevano sesso, festini e cocaina per una ricarica telefonica.
Ed infine, l'arresto di Gabriele Paolini, lo scocciatore più noto della tv, per reati di pedofilia (ripreso mentre fa sesso con tre minorenni) e detenzione di materiale pornografico. 
Lui, che aveva tuonato: "Avendo avuto anche io una brutta esperienza all'età di 15 anni, posso dirvi che queste persone che abusano di poveri bambini sono senza pietà e senza scrupolo ed è per questo che meritano la pena di morte. Quindi sì alla pena di morte per i pedofili e stupratori e sì alla felicità dei bambini".
Ed eccolo qui, proprio lui, l'emblema del marciume in cui siamo immersi fino al collo.
No, dico: ma in che mondo viviamo?
Che poi, se ci fate caso, colti con le mani nel sacco, i malfattori diventano magicamente tutte vittime:
1 - della passione che fa saltare i freni inibitori e induce alla violenza;
2 - della fame o della società dove l'unica cosa importante è il denaro;
3- dell'amore... Ora scopriamo che Paolini è il fidanzato di uno dei tre ragazzini minorenni con cui faceva sesso.
La deriva della società è lampante e gira intorno a tre cose: sesso, soldi, sangue.
Mi chiedo solo: perché?
Qualcuno ha la risposta?
 

PENSIERI D'AUTUNNO A SPASSO PER LA CITTA'

Godersi la tranquillità serale della città, calpestando il selciato lucido di pioggia, con lo sguardo rivolto alle luci note e care dei palazzi che costeggiano le sue strade. Uscire dalla Rocca dove è in corso il vernissage di un giovane artista che dipinge volti umani con sembianze geometriche, tutte da indovinare e scoprire, e portarsi dietro un buon bicchiere di vino che scalda in quest'aria d'autunno. Avere ascoltato la storia di vita dell'orologiaio dove hai portato a riparare il tuo, di orologio. Ed ecco una riflessione sui mestieri in via di estinzione. Sul fegato di mollare un posto fisso, vinto per concorso, a cavallo tra gli anni Cinquanta e gli opulenti anni Sessanta. Con la motivazione di essere ribelle alle imposizioni e non voler rischiare la pelle per un mestiere pericoloso. Ed anche per il desiderio di mettersi in proprio. Girare a passi lenti sul corso cittadino, con in testa il solito libro in animo di pubblicare da anni, sognando presentazioni con rinfresco e musica, e tanta allegria. Osservare i giovani che ridono e fanno battute lungo il corso principale. Guardare dalla vetrina quella borsa che incontra il tuo buon gusto. Capire, come letto in un libro di storia medievale, che sono i cittadini che fanno le città e non viceversa, e lavorare sempre di fantasia per dare un significato, bello, alle cose che ci circondano. Poi, arrivando a casa, pensare già ai prossimi articoli da scrivere e che a tutto il marciume che ci circonda e che fa notizia farà sempre da contraltare, come un potentissimo antidoto, l'impegno e la serietà delle persone per bene e l'amore silenzioso che non fa notizia e che circola nel mondo, tutto da scoprire.



 

domenica 10 novembre 2013

"INSIDE ART", ED IL VOLTO DIVENTA ARTE

In un mondo in cui lo schermo di un cellulare sembra essere più importante dei rapporti umani, dove per una ricarica telefonica e capi griffati le baby prostitute, dai Parioli di Roma ai tassì milanesi alla città dell'Aquila, si svendono al miglior offerente (spesso instaurando rapporti sui social network), fa notizia che il volto umano ri-diventi motivo di ispirazione artistica. Nella nottata tra l'8 ed il 9 novembre a Dronero, un centro del cuneese, la facciata grigia e scrostata del muro di cinta della scuola dell'infanzia sita in piazza Marconi è stato tappezzato di manifesti raffiguranti giovani droneresi dai 18 ai 28 anni, fotografati dall'artista francese J.R., noto per avere riempito strade, piazze e palazzi di decine di nazioni con foto di gente comune, ricevendo per questo il premio Ted Prize 2011.
Il messaggio è questo: portare l'attenzione sui giovani. Esprimere, attraverso i loro sorrisi, la fiducia nel futuro in questo momento di crisi, l'invito a "costruirlo sorridendo".
Del resto il filosofo Emmanuel Lévinas, che aveva conosciuto l'orrore dei campi di concentramento, non invita forse a "riscoprire il volto dell'Altro", come modo per riappropriarsi di un'umanità ormai dimenticata?

 Foto Targatocn.it

venerdì 8 novembre 2013

IL TESORO DI HITLER

Il 2013 si farà ricordare. E non perché abbiamo improvvisamente scoperto che a causare l'affondamento della nave "Concordia" è stata una distrazione sessuale del capitano Schettino, ma per le sorprese che la Storia ci consegna per vie che solo essa conosce. Rimarrà come una notizia del secolo il ritrovamento del tesoro di Hitler, comprendente tele sconosciute di Chagall, Matisse, Picasso e Canaletto. Il ritrovamento, presso il polveroso ed insospettabile appartamento di Cornelius Gullit (79 anni) a Monaco di Baviera, comprende 1500 opere d'arte di valore inestimabile. L'opera più antica compresa nel tesoro è del XVI secolo. A tale riguardo Il Messaggero scrive: "Molte si presume appartenessero a ebrei e siano state acquisite più o meno illecitamente. Si prevede una valanga di richieste di restituzione. Alla scoperta si è arrivati per caso: su un treno da Zurigo a Monaco, i doganieri si insospettiscono di Gurlitt, gli trovano addosso 9.000 euro e pensano a una frode fiscale. Cominciano le indagini fino a che, con un mandato di perquisizione, si arriva alla scoperta sensazionale, senza precedenti nella storia dell'arte.
Come precisato oggi dagli inquirenti in una conferenza stampa ad Augusta, la perquisizione è avvenuta nella primavera 2012 (non 2011). I capolavori, nel disordine generale dell'appartamento, erano ben conservati in scaffali e cassetti, un pò sporchi ma non rovinati. Molte opere provengono probabilmente dalla collezione del padre, Hildebrand Gurlitt, mercante d'arte noto e attivo nel Terzo Reich".
Domanda: finiranno nei musei o resteranno in mano a Gurlitt, se dimostrerà di esserne il legittimo proprietario?

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