In un mondo in cui lo schermo di un cellulare sembra essere più importante dei rapporti umani, dove per una ricarica telefonica e capi griffati le baby prostitute, dai Parioli di Roma ai tassì milanesi alla città dell'Aquila, si svendono al miglior offerente (spesso instaurando rapporti sui social network), fa notizia che il volto umano ri-diventi motivo di ispirazione artistica. Nella nottata tra l'8 ed il 9 novembre a Dronero, un centro del cuneese, la facciata grigia e scrostata del muro di cinta della scuola dell'infanzia sita in piazza Marconi è stato tappezzato di manifesti raffiguranti giovani droneresi dai 18 ai 28 anni, fotografati dall'artista francese J.R., noto per avere riempito strade, piazze e palazzi di decine di nazioni con foto di gente comune, ricevendo per questo il premio Ted Prize 2011.
Il messaggio è questo: portare l'attenzione sui giovani. Esprimere, attraverso i loro sorrisi, la fiducia nel futuro in questo momento di crisi, l'invito a "costruirlo sorridendo".
Del resto il filosofo Emmanuel Lévinas, che aveva conosciuto l'orrore dei campi di concentramento, non invita forse a "riscoprire il volto dell'Altro", come modo per riappropriarsi di un'umanità ormai dimenticata?
Foto Targatocn.it
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