mercoledì 26 ottobre 2011

HEGEL, TROVARE LA ROSA NELLA CROCE

Hegel, la filosofia scandaglio della verità

Questa espressione è usata da Hegel nella “Prefazione ai lineamenti di diritto”, dove il filosofo afferma che gli uomini si affannano a conoscere la Natura, tuttavia lo fanno con metodo. Quando poi essi scandagliano anche la Storia lo fanno col metodo sbagliato. Infatti l’uomo vuole predicare al mondo come deve essere, non studiare il mondo per quello che è.

Cinque affermazioni di Hegel

1. La razionalità sta nell’essere stesso dell’uomo, produttore di Storia. Egli deve scoprire nella Storia la razionalità ad essa intrinseca.

2. La Filosofia è il proprio tempo appreso con il pensiero. Non è correre in avanti, ma è comprensione del proprio tempo attraverso la ragione. Engels e Lenin erano entusiasti della sua concezione storica e della dialettica della Storia.

3. Ciò che è razionale è reale, ciò che è reale è razionale. Frase mutuata da Parmenide, III frammento: “Pensare ed essere è la stessa cosa”. Struttura della mente e struttura della realtà sono identiche. Le leggi della Storia sono intrinseche alla Storia. Il reale, per Hegel, è ciò che ha una prospettiva di futuro. Lo storico e il filosofo devono “sentire il polso della realtà”, cioè il battito della vita, la dialettica che è dentro la Storia.

4. La Filosofia è una ricerca che deve trovare “la rosa nella croce”. Hegel la ricava dallo stemma di Lutero (una croce in un cuore contenuto in una rosa). Cioè nella croce dell’esistenza presente, noi dobbiamo trovare la rosa del futuro. La razionalità dovrà divenire, non è qualcosa di definito. Nella croce del presente bisogna trovare la rosa.

5. La Filosofia è la nottola di Minerva. Non ci dice cosa accadrà domani, non fa come gli indovini, è una disciplina seria. E’ interpretazione del proprio tempo. La Filosofia arriva quando il mondo è già fatto e quindi quando lei stessa vola sulla giornata di lavoro dell’onesto cittadino del mondo.

(Sintesi della relazione tenuta dal prof. Aniello Montano al Festival della Filosofia di Ascea Velia, ottobre 2011)

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