mercoledì 29 giugno 2016

BLATERARE DEI VANTAGGI DELL'EUROPA

E' incredibile, ma è proprio così:
non capiscono niente, l'oligarchia dominante non capisce
proprio più niente.
Li leggi o li vedi, le poche migliaia residuali
di quella oligarchia di intellettuali, professori, giornalisti, politici, e banchieri, che dovrebbero rappresentare la sinistra europea,
o l'eredità cristiano-democratica del continente,
e ti sembra di vedere fantasmi di un'epoca superata,
gli ultimi dei Moicani,
i burocrati sovietici nel 1989,
ancora presi dai loro giochi di potere,
l'aristocrazia francese nel 1789,
ancora attaccata a privilegi feudali,
a un passo dalla ghigliottina.
Non capiscono, sono ciechi, ciechi e arroganti.
Odiano il popolo, quello ignorante sì,
quello che non è andato all'Erasmus,
quello che non trae poi molti benefici
dal passare velocemente da un aeroporto all'altro,
come fa Severgnini,
quello che non ha più niente da perdere,
quello che da vent'anni li sente blaterare
dei grandi vantaggi che ci darà l'Europa,
e che è sempre più povero, sempre più precario,
e che li vuole perciò semplicemente
mandare a casa tutti, senza eccezione alcuna.
Questi borghesi presuntuosi, che ormai sono asserragliati
nei centri storici delle città europee,
come Mandarini inaciditi,
sono l'ultima Maschera dell'ipocrisia occidentale:
quella cosmopolita, solidarista, ma solo a chiacchiere,
pronta invece a deridere gli anziani operai inglesi
o i contadini francesi
perché non accettano di farsi schiacciare fino in fondo,
e osano dire di NO.
Ma la Maschera non sa che la sua ipocrisia
non fa che alimentare un'Ombra sempre più terribile,
che alla fine, come Hyde fa con Jekill,
finisce per distruggere entrambi.
Questo è il tempo segreto del trascendimento
sia della Maschera ipocrita che dell'Ombra rabbiosa,
sapremo realizzare questo trascendimento
prima della prossima esplosione?
Sapremo dare alla luce una Umanità
davvero nuova? 
Marco Guzzi

venerdì 24 giugno 2016

BREXIT, ED E' GIA' STORIA

Gli inglesi ancora una volta confermano la loro identità di popolo fuori da ogni previsione rispetto ai pronostici dei soliti politologi e tuttogi servi dei poteri forti che in questi ultimi anni hanno trasformato le istituzioni in concessionarie dei propri interessi. Per non parlare dei continui bombardamenti mediatici a senso unico. Hanno presentato la realtà, secondo scopi di parte. Non soddisfatti, hanno pilotato l'informazione, facendo credere all'opinione pubblica che l'Inghilterra non sarebbe mai uscita dall'Unione Europea. Per non parlare della strumentalizzazione della morte della povera deputata, per forzare i risultati del referendum. Quanto siamo caduti in basso! Ma i più acuti osservatori, denigrati e messi da parte e in tanti casi trattati come matti, non era sfuggita la vera portata di ciò che stava avvenendo nel Regno Unito. L' Europa burocratizzata, senza anima, preoccupata solo di fare da serva alle lobby e ai poteri mondialisti per sopravvivere, non è l'Unione sognata da quanti nella storia avevano contribuito alla sua costituzione. L'UE non è possibile pensarla, demolendo sistematicamente la sua cultura che affonda le radici nel cristianesimo. Da qui sorgono tutti i mali. Gli inglesi lo hanno capito. È questa la dura realtà che nessuno vuole pronunciare. La volontà della gente non può essere manipolata da nessuno. Anche se sembrano forti, sono edifici costruiti sulla sabbia. Non basta gridare, ostentare potere! Ricordo le parole profetiche del Cardinale Ratzinger sull'Europa: "fino a quando rinneghera' se stessa, continuerà il suo inevitabile declino". La Brexit è realtà dopo che per tutto il giorno, i media nostrani - dal Corriere a Repubblica - spacciavano come sicuro il dato dei favorevoli a rimanere al 52%. Segnamocelo, per ricordarci dell'imparzialità dei "giornali che contano"! DonSa

** Quando leggerete «oggi è un venerdì nero» o «le borse stanno bruciando X miliardi di euro (o di dollari)», ecco, sappiate che state leggendo falsità per alimentare un clima di terrore che non eisiste. L'uscita dell'Inghilterra dall'UE non è solo una questione economica. Il regno unito aveva continuato ad usare la sterlina per commerciare. I venerdì neri sono sempre colorati per chi sa operare sui mercati finanziari e la borsa non brucia denari. Semplicemente sale e scende. Oggi come tutti gli altri giorni.
*** A margine dell'esito del referendum sull'uscita dall'Unione, i media parlano di un paese diviso esaltandone la opportunità perse. Ma non è così. Cameron si dimette. Ma nessuno dice che la Spagna non ha un governo da 6 mesi e che domenica sarà costretta a tornare alle urne; che la Grecia dopo 7 anni di austerità imposta non ha fatto mezzo passo in avanti (povertà assoluta aumenta); che la crisi migratoria non è stata minimamente attenuata dopo miliardi di euro dati alla Turchia; intanto in Austria, torna il sospetto dei brogli elettorali. Come mai nessuno ne parla?
**** L'economia speculativa trema. Gli analisti asserviti all'alta finanza sono terrorizzati. Se l'alta finanza vale più dei cittadini Europei, brexit è la conseguenza alla crisi antropologica che stiamo vivendo. Serve una generazione che metta al centro prima di tutto l'uomo e non l'interesse economico. Solo così l'Europa dei popoli sognata da De Gasperi, Schumann ed Adenauer potrà ricominciare ad essere costruita.

SALVATORE LAZZARA

 
Fortunatamente non si vive solo di spread, burocrati e imposizioni. A volte la spunta il popolo. E la libertà. 

Marcello Orrù

lunedì 20 giugno 2016

LE PRIME DUE SINDACO DONNA DI ROMA E TORINO




Oggi Ugo Magri scrive su "La Stampa": "Roma e Torino si affidano a due trentenni, entrambe donne, del M5S: non una ma tre rivoluzioni tutte insieme. Chiara Appendino travolge Piero Fassino con quasi 10 punti di vantaggio, mentre il trionfo di Virginia Raggi nella Capitale era talmente fuori discussione che la britannica Bbc ne dava ieri notizia già all’ora di pranzo, a urne aperte".  
Débacle per il PD di Renzi e storia nuova di "un d’Italia che vuole mettere i grillini alla prova".
Virginia Raggi, nuovo sindaco di Roma, 38 anni a luglio,  ive nella borgata Ottavia, a nord ovest della città, dopo essere cresciuta nel quartiere di San Giovanni. Si è laureata in Giurisprudenza all’Università di Roma Tre ed è specializzata in diritto d’autore, proprietà intellettuale e nuove tecnologie. Lavora come civilista nello studio legale Sammarco.
Chiara Appendino, 31 anni, è laureata in Economia all’università Bocconi di Milano e ha cominciato a fare politica nel 2010. L’anno successivo è stata eletta in consiglio comunale e prima, tra le altre cose, si era occupata per due anni e mezzo di pianificazione finanziaria nella Juventus. Repubblica l’ha definita una «grillina anomala, pacata nei toni e attenta a non fare false promesse elettorali». Viene considerata piuttosto indipendente dagli organi direttivi del Movimento 5 Stelle.
Alle due neo sindaci di Roma e Torino buon lavoro ed auguri per il raggiungimento di traguardi importanti per l'Italia.

sabato 18 giugno 2016

PAESINI DI PROVINCIA


 

"Il motivo principale per cui
la gente se ne va dai
paesini di provincia»
diceva sempre Rant,
è perché così poi
può sognare di tornarci.
E il motivo per cui
ci resta è per sognare
di andarsene.
Con questo Rant voleva
dire che nessuno è felice,
da nessuna parte."


Chuck Palahniuk

Fonte: 
Biblioteca Rembrandt 12

mercoledì 8 giugno 2016

UNA STRADA INTITOLATA ALLA REGINA MARIA TERESA D'AUSTRIA, GRANDE RIFORMATRICE

Il consigliere comunale Paolo Comper ha presentato una mozione dove chiede al sindaco di Rovereto Valduga di intitolare una via o una piazza a Maria Teresa d’Austria come già è statoa Riva del Garda, comune trentino. Maria Teresa d’Austria, della casata degli asburgo, nasce a Vienna  il 13 maggio 1717 e muore nella sua città il 29 novembre 1780. Per il suo impegno quarantennale, anche in Trentino e proprio a Rovereto, ella incarna perfettamente l'ideale del sovrano illuminato. Nel 1774 introdusse l’istruzione primaria obbligatoria e finanziò le spese dell’istruzione pubblica. Su "La Voce di Rovereto", che riporta la notizia, leggiamo: "Il 6 dicembre 1774 emanò il cosiddetto Metodo Normale per la scuola di base che sanciva l’obbligatorietà dell’istruzione primaria per i ragazzi e ragazze dell’impero asburgico. E’ da sottolineare l’importanza del documento, come un elemento particolarmente significativo della storia del rapporto scuola-società, in cui si stabiliva uno stretto rapporto tra scuola e la necessità della vita.
Le riforme di Maria Teresa furono decisive per l’impero austroungarico, Tirolo/Trentino compreso. Promosse inoltre l’istituzione del catasto col quale si potevano tassare anche le terre dei nobili (e il cui lascito è ancora ben funzionale in Trentino)".
Per Comper «si buon ben dire quindi che Maria Teresa d’Austria rappresenti un’importante figura femminile anche per la città di Rovereto. L’importanza non fu solo per quanto fatto in materia di istruzione obbligatoria ma anche per aver favorito e sostenuto l’istituzione dell’Accademia degli Agiati (fondata nel 1750) e per aver promosso ogni tipo di attività culturale, scientifica ed umanistica. Tant’è vero che l’imperatrice riconobbe ufficialmente l’Accademia nel 1753, ratificandone gli statuti e ponendola sotto la protezione della Casa d’Austria».
Ed ancora: "Il PATT di Rovereto suggerisce inoltre visto il grande rispetto che aveva Maria Teresa d’Austria per tutte le ricche lingue dell’Impero, di omaggiarla utilizzando l’indicazione toponomastica anche nella sua lingua tedesca. Sarebbe un bellissimo segnale di apertura mentale di cultura e di tradizioni, nel pieno rispetto e nel solco del suo insegnamento".

 
Foto de La Voce di Rovereto

E' USCITO REPORTAGES STORIA E SOCIETA' NUMERO 21




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