venerdì 25 febbraio 2011

CONFESSIONI DI UNO SNOB


Io sono snob: penso che la Costituzione repubblicana uscita dalla Resistenza antifascista ed elaborata dai Padri della Repubblica sia una Carta straordinaria creatrice viva di democrazia, libertà e uguaglianza, credo che invece la costituzione di Arcore, sia solo il delirio di un piccolo uomo gonfio di denari che scambia se stesso per uno statista e scambia l’adulazione dei suoi cortigiani per consenso politico. Sono snob: credo che la fortuna delle donne dipenda dalla straordinaria ricchezza dei loro talenti di esseri umani coniugati con le mirabili risorse interiori che appartengono alla specificità femminile. Sono snob: credo che la bellezza non sia un involucro più o meno curvilineo e siliconato da mettere in vendita al mercato della carne, ma il miracolo di una complessità che declina personalità, gesti, sguardi, intensità vitale, erotismo, movimento e che si combina in un’indecifrabile alchimia. Sono snob: credo che i volti illuminati di donne che lottano per affermare dignità, uguaglianza, rispetto e civiltà del diritto rappresentino lo splendore di una verità conquistata, mentre i vessilli mutandiferi e i tanga-stendardi siano lo squallido simbolo dell'asservimento alle fregole di uno pseudo sultano allupato e impotente. Sono snob: credo che i giovani dotati di talenti artistici dovrebbero accedere a scuole d'eccellenza con borse di studio pubbliche e/o private, per essere formati dai migliori didatti europei nel corso di lunghi e fertili anni di lavoro serio e vero e non affidati alla televisione spazzatura, ai "velinarii" e vivai di una falsa ed effimera stardom per diventare riserva di caccia di bavosi potenti e servi di potenti per le loro voglie porno-pecorecce. Si! Sono snob e radical-chic! Ah! Dimenticavo sono anche giacobino e comunista! Ma non stalinista pseudo liberista!

MONI OVADIA L'Unità, 18 febbraio 2011

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