domenica 6 marzo 2011

ADDIO A GRANADO, IL MOTOCICLISTA DEL CHE

"Prima volevamo conoscere il mondo, poi volevamo cambiarlo"

Fonte: www.corriere.it/esteri/11_marzo_06/granado-morto-diari-motocicletta-che-guevara_dd96059c-47d9-11e0-9c0b-cba0d8eea70e.shtml

È morto Alberto Granado, il compagno di Ernesto Che Guevara nel celebre viaggio in moto per il Sudamerica. Granado, 88 anni, è morto sabato 5 marzo nel sonno nella sua casa del quartiere Miramar dell'Avana, Le sue ceneri saranno sparse tra Cuba, Venezuela e Argentina, lo aveva lasciato scritto come «ultimo suo desiderio». Dopo il viaggio insieme al Chè per il Sudamerica negli anni 50, Granado, nato in Argentina nel 1922, era rimasto in Venezuela, dove aveva sposato la venezuelana Delia, dalla quale aveva avuto tre figli. La camera ardente è stata allestita nel quartiere del Vedado all'Avana, dove centinaia di persone gli hanno dato l'ultimo saluto; tra queste Aleida Guevara, vedova del Che. Accanto al feretro di Granado, le corone di fiori di Fidel e Raul Castro.

A CAVALCIONI DELLA PODEROSA - Erano partiti dalla loro Argentina a bordo della Poderosa, una motocicletta Norton del 1939, con l'idea di esplorare il continente sudamericano. Era il 1952. Granado aveva allora 30 anni, il Che, 23. Uno sarebbe diventato poi il più celebre rivoluzionario del XX secolo, morto in Bolivia nel 1967. L'altro, Alberto Granado, allora 30enne, laureando in farmacologia, si sarebbe trasferito all'inizio degli anni '60 nella Cuba di Castro dove fondò la Scuola medica di Santiago. Ma di quel viaggio si sarebbe sempre ricordato, fino all'ultimo. Fino a sabato mattina, quando a 88 anni si è spento all'Avana per cause naturali.

IL MEDICO - Poco dopo, nel 1960, Guevara invitò sull'isola il vecchio amico Granado, il quale decise di fermarsi a vivere lì con la famiglia, insegnando biochimica all'Università dell'Avana. Nel 1962 fondò con un gruppo di colleghi a Santiago la facoltà di Medicina all'Università, dove insegnò dal 1970 al 1974. Da quando si trasferì, Granado ha sempre vissuto sull'isola tenendo un basso profilo.

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