La Liguria è la prima regione italiana per numero di minori fuori famiglia. E’ il dato che emerge dal dossier realizzato dal dottorato in “Democrazia e diritti umani” dell’Università di Genova su incarico del Comitato ligure dell’Unicef e presentato in occasione della Giornata per i Diritti dell’Infanzia. La ricerca si sviluppa in quindici capitoli, su dati forniti dalla Procura dei minori di Genova, dal Tribunale dei minori e dai ministeri.
Ciò che ne esce è un quadro piuttosto allarmante degli adolescenti di oggi: sempre più dipendenti dai computer; almeno uno su tre, fra i 15 e i 19 anni, ha provato almeno una sostanza psicoattiva (droghe, psicofarmaci, alcool e tabacco); cresce il numero di segnalazioni alla Procura dei minori di casi di disagio in cui si verificano anche situazioni di abbandono o di potestà genitoriale male esercitata; aumenta il numero di minori fuori famiglia, per i quali, appunto, la Liguria presenta la più alta percentuale in Italia. Si riducono, invece, le notizie di reato iscritte nel registro e la maggioranza degli autori non sono più stranieri.
Ciò che ne esce è un quadro piuttosto allarmante degli adolescenti di oggi: sempre più dipendenti dai computer; almeno uno su tre, fra i 15 e i 19 anni, ha provato almeno una sostanza psicoattiva (droghe, psicofarmaci, alcool e tabacco); cresce il numero di segnalazioni alla Procura dei minori di casi di disagio in cui si verificano anche situazioni di abbandono o di potestà genitoriale male esercitata; aumenta il numero di minori fuori famiglia, per i quali, appunto, la Liguria presenta la più alta percentuale in Italia. Si riducono, invece, le notizie di reato iscritte nel registro e la maggioranza degli autori non sono più stranieri.
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