Una lunga storia di design italiano
Nel 1899 due italiani, Cesare Isotta e Vincenzo Fraschini, a Milano, crearono la fabbrica di auto di lusso più importante della storia moderna. Principi, duchi, maharajà, zar. I potenti della terra in fila per possedere un’auto personalizzata ed esclusiva. Un’opera d’arte. Una diversa dall’altra.
Nel 1906, si inaugurò la sede del loro stabilimento, sempre a Milano, in via Monterosa 79. Il 1908 una Isotta-Fraschini vinse la Targa Florio. Tra i piloti, si annoverano Alfieri Maserati ed Enzo Ferrari. Durante la Prima guerra mondiale presentarono la nuova Tipo 8, e dopo la Seconda guerra mondiale fu fatto un tentativo con la Monterosa, ma la società nel 1949 chiuse.
Tra i molti ambasciatori IF si ricorda Rodolfo Valentino.
La nuova Isotta Fraschini Milano nasce dopo 100 anni, ispirata dai valori e dallo stile di un Mito.
www.isottafraschini.com/ita/radici.php
Isotta Fraschini è un marchio italiano storicamente noto soprattutto per la produzione di automobili tra le più lussuose e prestigiose della storia. Fu fondata a Milano nel 1900 ad opera di Cesare Isotta e dei fratelli Vincenzo, Oreste e Antonio Fraschini.
Le prime automobili prodotte dalla casa milanese nacquero nel 1902.
Nel 1905 l'ingegnere Giustino Cattaneo diventò direttore tecnico del marchio milanese ed ad esso rimarrà legato fino al 1933.
Dopo la guerra Isotta Fraschini si trovò in gravi difficoltà economiche, come molte altre case automobilistiche. Durante questo periodo entrò in azienda il conte Ludovico Mazzotti, che ebbe in seguito una grandissima importanza per l'Isotta Fraschini. In questo periodo la Casa milanese insisté nella realizzazione di una automobile di fascia molto alta, destinata ad una clientela internazionale. Nacque così nel 1919 la Tipo 8, che fu la prima auto ad avere un motore ad otto cilindri costruito in serie. La tipo 8 divenne quindi la massima espressione di eleganza in fatto di automobili, divenne l'auto più desiderata al mondo. Costava circa 150.000 lire e trovò mercato specialmente negli Stati Uniti. La tipo 8 venne costruita in tre versioni diverse fino al 1932.
Alla morte di Oreste Fraschini, i suoi fratelli e l'avvocato Isotta lasciarono l'azienda, che passò quindi nelle mani del conte Mazzotti (presidente) e di Cattaneo (amministratore delegato). Isotta Fraschini avviò degli accordi per una collaborazione con la Ford che prevedeva l'apertura di uno stabilimento della casa americana in Italia. Il governo italiano negò però l'autorizzazione per il timore che suscitava l'ingresso della forte economia USA nel mercato italiano. Il 1929, anno del crollo della borsa di New York, vide la crisi della Isotta Fraschini, che fu costretta a svalutare il proprio capitale fino 9 milioni di lire, quando nel 1924 era di 60 milioni.
Terminata la seconda guerra mondiale, l'azienda milanese decise di ricominciare a produrre modelli di autovetture di lusso. Per questo motivo Fabio Luigi Rapi, designer di automobili ed ingegnere, assume insieme ad Alessandro Baj l'incarico di progettare un nuovo modello dell'Isotta Fraschini. Alla progettazione meccanica ci pensò Aurelio Lampredi, appena uscito dalla Ferrari, alla quale ritornerà nel 1948. Venne realizzata una nuova macchina ad otto cilindri, chiamata 8C Monterosa. Questo modello nacque purtroppo in un periodo in cui la Isotta Fraschini era in grande crisi: le ordinazioni aeronautiche erano inesistenti anche se i motori prodotti erano di grande qualità e mancavano i finanziamenti per cominciare la produzione della 8C Monterosa.
Nel 1949 il Fondo per il Finanziamento dell'Industria Meccanica, principale creditore di Isotta Fraschini, decise di chiudere la casa milanese.
Isotta Fraschini è un marchio italiano storicamente noto soprattutto per la produzione di automobili tra le più lussuose e prestigiose della storia. Fu fondata a Milano nel 1900 ad opera di Cesare Isotta e dei fratelli Vincenzo, Oreste e Antonio Fraschini.
Le prime automobili prodotte dalla casa milanese nacquero nel 1902.
Nel 1905 l'ingegnere Giustino Cattaneo diventò direttore tecnico del marchio milanese ed ad esso rimarrà legato fino al 1933.
Dopo la guerra Isotta Fraschini si trovò in gravi difficoltà economiche, come molte altre case automobilistiche. Durante questo periodo entrò in azienda il conte Ludovico Mazzotti, che ebbe in seguito una grandissima importanza per l'Isotta Fraschini. In questo periodo la Casa milanese insisté nella realizzazione di una automobile di fascia molto alta, destinata ad una clientela internazionale. Nacque così nel 1919 la Tipo 8, che fu la prima auto ad avere un motore ad otto cilindri costruito in serie. La tipo 8 divenne quindi la massima espressione di eleganza in fatto di automobili, divenne l'auto più desiderata al mondo. Costava circa 150.000 lire e trovò mercato specialmente negli Stati Uniti. La tipo 8 venne costruita in tre versioni diverse fino al 1932.
Alla morte di Oreste Fraschini, i suoi fratelli e l'avvocato Isotta lasciarono l'azienda, che passò quindi nelle mani del conte Mazzotti (presidente) e di Cattaneo (amministratore delegato). Isotta Fraschini avviò degli accordi per una collaborazione con la Ford che prevedeva l'apertura di uno stabilimento della casa americana in Italia. Il governo italiano negò però l'autorizzazione per il timore che suscitava l'ingresso della forte economia USA nel mercato italiano. Il 1929, anno del crollo della borsa di New York, vide la crisi della Isotta Fraschini, che fu costretta a svalutare il proprio capitale fino 9 milioni di lire, quando nel 1924 era di 60 milioni.
Terminata la seconda guerra mondiale, l'azienda milanese decise di ricominciare a produrre modelli di autovetture di lusso. Per questo motivo Fabio Luigi Rapi, designer di automobili ed ingegnere, assume insieme ad Alessandro Baj l'incarico di progettare un nuovo modello dell'Isotta Fraschini. Alla progettazione meccanica ci pensò Aurelio Lampredi, appena uscito dalla Ferrari, alla quale ritornerà nel 1948. Venne realizzata una nuova macchina ad otto cilindri, chiamata 8C Monterosa. Questo modello nacque purtroppo in un periodo in cui la Isotta Fraschini era in grande crisi: le ordinazioni aeronautiche erano inesistenti anche se i motori prodotti erano di grande qualità e mancavano i finanziamenti per cominciare la produzione della 8C Monterosa.
Nel 1949 il Fondo per il Finanziamento dell'Industria Meccanica, principale creditore di Isotta Fraschini, decise di chiudere la casa milanese.
(Estratto da Wikipedia)
A cento anni dalla fondazione della mitica casa automobilistica, oggi - Isotta Fraschini Milano - propone una gamma di must di classe che soddisfano le esigenze estetiche del vivere quotidiano. Profumo, Orologio, Pelletteria, Cravatte, Occhiali, Scarpe. Accessori di Lusso, fatti a mano, e rigorosamente in Italia.
5 commenti:
Ho avuto il nonno paterno che alla gloriosa Isotta Fraschini era un capo-officina e mi ha lasciato diversi libri e manuali della produzione di allora.
Sono convinta che da questi suoi libri avremmo molto da imparare sullo stile, il gusto di un'epoca e sull'inventiva made in Italy.
Mio Nonno paterno FERDINANDO "NANDO" MINOIA, diede alla IF le prime affermazioni internazionali: CIRCUITO DEL TAUNUS, KAISER PREIS nel 1907, COPPA FLORIO di BRESCIA PRIMO ASSOLUTO nel 1907,
fu poi alla FIAT, BUGATTI, MERCEDES, OM (vinse la prima MIlle Miglia del 1927 con OM Superba), ALFA ROMEO (1931 Campione Europeo co ALFA 8C 2300 (P2)).
Prima sconcertatamente dimenticato,
Oggi viene riconosciuto come forse il più grande pilota da corsa dal 1905, quando divenne collaudatore e prima guida in IF, al 1932.
Numerosi libri parlano di lui (ISOTTA FRASCHINI di Tito ANSELMI, OM-le auto, gli uomini, le corse di alessandro SILVA, WO DAS AUTO ANFUNG di WERNWR WALTZ...)
SI formò in IF, suo figlio Vittorio, mio Zio, lavorò in IF, IF-BREDA fino alla fine di queste aziende.
Vanno ricordati da chi parla di IF.
Ossequi,
Ferdinando MINOIA junior.
Mio NONNO paterno FERDINANDO "NANDO MINOIA" grande corridore daòl 1905 al 1932 diede alla IF i primi successi internazionali, insieme a Trucco, Maserati, etc...
(Kaiser Preis 1907, primo IF, settimo assoluto, COPPA FLORIO DI BRESCIA, primo assoluto a 105 km/h di media....
Fu poi FIAT, BUGATTI, MERCEDES, BENZ, OM (vinse la prima Mille Miglia del 1927 con OM Superba),RENAULT, PEUGEOT, ALFA ROMEO (campione d'Europa nel 1931 con ALFA 8C 2300)....
Colpevolmente per la stampa comune dimenticato, ora è rivalutato in tutto il mondo come il più grande pilota dal 1905 (anno di assunzioe in IF) al 1932.
Ricordatelo, se no fate un errore storico.
Citato ampiamente in: ISOTTA FRASCHINI di Tito Anselmi 1977, OM, le AUTO, GLI UOMINI, LE CORSE di Alessandro SILVA 2013, WO DAS AUTO ANFING di Wernwr Waltz 1984....
Ossequi,
Dott. Ing. Ferdinando MINOIA junior
Mio Nonno Paterno, Ferdinando "Nando" Minoia, uno dei grandi pionieri dell'auto e grande pilota, ha cominciato la sua carriera in IF nel 1905,a 21 anni, nella squadra corse IF con Trucco, i fratelli Maserati, Tamagni, Sorel, Vincenzo e Oreste Fraschini,Bianci Anderloni e nel 1907 ha dato all IF le prime grandi affermazioni nazionali ed internazionali: settimo posto KAUSER PREIS al CIRCUITO DEL TAUNUS, Francoforte sulMeno, primo assoluto con 10 minuti di distacco alla COPPA FLORIO di BRESCIA a 105 km/h, e alte afferamzioni..
Dopo l'IF, andò come capo collaudatore e prima guida alla FIAT, RENAULT, PEUGEOT, MERCEDES-BENZ, OM (con OM SUPERBA vonse la Prima 1000 Miglia del 1927, la COPPA DELLE ALPI del 1923....etc.), LA SALLE-CRYSLER, STEYR, ALFA ROMEO (nel 1931 vinse il Campionato Europeo o Internazionale con ALFA (P2) 8C 2300)...
Colpevolmente e antistoricamente dimenticato dalla moderna stampa divulgativa, è ampiamente e documenttatamente citato nei libri:
ISOTTA FRASCHINI (1977) di Tito Anselmi, WO DAS AUTO ANFING (1984) di Werner Waltz, OM,LE AUTO,GLI UOMINI, LE CORSE (2013) di Alessandro Silva, Il numero di Aprile 2001 della rivista LA MANIVELLA, interamente a lui dedicato...; oggi è considerato il pilota più insigne per velocità, affidabilità e carriera degli anni 10-30 (dal 1905 al 1932).(60 corse, solo 14 ritiri, sempre nei primi posti, mai un incidente, parecchi giri più veloci...)
Ritengo che chi scrive di automobilismo, soprattutto chi scrive di IF, dove si formò e poi la beneficò, lo debba ricordare in primo posto, la documentazione storica è massiccia e autorevole.
In Inghulterra (!!) ora si sta pubblicando la dimostrazione di quanto sopra (e in Italia?).
La IF è la società con cui la mia famiglia è cresciuta, abitavamo fino al 1965 in Via Monterosa 90, proprio di fronte, persone dissacratrici hanno distrutto la vecchia sede, esempio insigne di architettura industriale.
Mio Zio paterno lavorò tutta la vita dal 1929 alla IF e in tutte i suoi revivals (IF-BREDA MOTORI, CRM, etc..) fino al 1975...
Ricordatevi di "Nando" Minoia.
Ossequi.
Dott. Ing. Ferdinando Minoia (nipote di "Nando")
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