lunedì 13 dicembre 2010

PROFEZIA CHE SI AUTOADEMPIE

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«Se gli uomini definiscono reali le situazioni esse saranno reali nelle loro conseguenze» William Isaac Thomas, 1928

Una profezia che si autoadempie, o profezia che si autoavvera (Merton, 1971), o profezia che si autodetermina (Watzlawick, et al., 1971), è una predizione che, nel venire fatta, fa sì che diventi vera. Ad esempio nel mercato finanziario, se esiste una convinzione diffusa che sia imminente un crollo, gli investitori possono perdere fiducia, vendere gran parte delle loro azioni, e causare realmente il crollo. Oppure, se un candidato in una elezione dichiara apertamente che non crede di poter vincere, ciò può causare un aumento dell'apatia degli elettori che si concretizza in uno scarso appoggio alla sua campagna.

Per Profezia che si autoadempie deve intendersi, secondo la definizione del sociologo americano Robert K. Merton, che introdusse il concetto nelle scienze sociali nel 1948, «una supposizione o profezia che per il solo fatto di essere stata pronunciata, fa realizzare l’avvenimento presunto, aspettato o predetto, confermando in tal modo la propria veridicità». Merton trasse ispirazione dalla formulazione che un altro celebre sociologo americano William Thomas aveva dato di quello che è passato alla storia come Teorema di Thomas che recita: “Se gli uomini definiscono certe situazioni come reali, esse sono reali nelle loro conseguenze”.

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