mercoledì 1 dicembre 2010

DIVENTARE NOI STESSI PACE NELLA NOSTRA VITA



Il profeta e poeta Kahlil Gibran affermò che il lavoro che svolgiamo nella vita rappresenta l'amore che c'è in noi, reso visibile. ... Se cioè viviamo esperienze individuali in cui "ci difendiamo" nelle nostre storie d'amore e nei rapporti personali, in cui "siamo più furbi" di altri a scuola, e in cui usiamo strategie per "spiazzare" i colleghi e la concorrenza, la fisica dei quanti ci ricorda che queste espressioni individuali della nostra vita spianano la strada al manifestarsi di espressioni analoghe in altro tempo e luogo, ma amplificate di vari gradi di magnitudine. Per avere la pace nel nostro mondo, dobbiamo diventare noi stessi pace nella nostra vita. Secondo la prospettiva quantistica non ha senso cacciar via la gente con impazienza per parcheggiare la macchina, poi sfrecciare nel traffico tagliando la strada ad altri guidatori, il tutto per arrivare in tempo a una manifestazione pacifista. ... «alzare gli occhi al cielo quando gli occhi di tutti gli uomini sono rivolti al suolo, non è facile.Venerare i piedi degli angeli quando tutti gli uomini venerano solo fama e ricchezza, non è facile. Ma ben più difficile è pensare i pensieri degli angeli, parlare il linguaggio degli angeli e fare ciò che fanno gli angeli».

Fonte: http://www.felicementericca.com/articoli/84-leffetto-isaia-gregg-braden

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