venerdì 27 agosto 2010

TEMPI DIMEZZATI PER LO STUDIO


Una ricerca condotta da alcuni scienziati americani ha evidenziato che dagli anni Sessanta ad oggi il tempo trascorso dagli studenti sui libri si è dimezzato. Nel 1960 i ragazzi dedicavano allo studio a casa 24 ore. Man mano questo monte ore si è progressivamente ridotto fino ad arrivare alle 12 ore settimanali.

La causa di questa disaffezione verso i libri va ascritta al tempo trascorso davanti alla televisione. Al contrario, la tecnologia internettiana aiuterebbe. Prima per svolgere una ricerca occorreva molto tempo, consultare testi, magari recarsi in biblioteca, trascrivere ed imparare tutto. Oggi le ricerche si trovano bell’e pronte su Internet, anche se il copia e incolla tra gli studenti impazza.

I tempi di concentrazione dei ragazzi si sono notevolmente ridotti e per loro la fatica di trascinare lo studio per oltre un’ora e mezza sembra essere immane. I prof si adeguano, programmando le interrogazioni ed evitando qualsiasi effetto sorpresa.

Intervistato da La Stampa, il matematico Pier Giorgio Odifreddi – che chissà perché ci tiene a far sapere di essere andato in classe con Briatore ai ragionieri di Cuneo, come se la cosa fosse rilevante –, dice: “Andate a spiegare a questi ragazzi che Newton impiegò anni per elaborare la sua teoria”.


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