lunedì 23 agosto 2010

MITICO AMORE

Oggi sono passata di sfuggita davanti ad un negozio di fiori al cui interno si diffondeva una dolcissima canzone: Mitico amore, di Antonello Venditti.
La cornice era poetica, e per un attimo si aveva l’impressione di stare in un’altra dimensione.

Così potrei intitolare la mia storia d’amore con questa cara città, che sto per lasciare. Che è stata l’alba di una persona nuova, più forte, forgiata da tante prove di pazienza di perseveranza, ma più forte, resa pura come il metallo forgiato dalla fiamma.

Tu sei il mio mitico amore. Ti porto dentro. Mi hai donato tanta conoscenza, tanti affetti, ma come dicevo anche tante prove. Ho avuto tanta pazienza con te, ma tutto l’amore con cui mi ripaghi mi fa capire che mi vuoi bene. Che ho dovuto guadagnarmi la tua fiducia, ma che ormai sono parte della tua gente, dei tuoi quartieri, del tuo cielo. Che essere stata qui in questi ultimi anni e stare qui, anche se ancora per pochi giorni, è per me stare a casa, in un posto che la divina provvidenza mi ha posto davanti perché ne avessi frutto.

Mi hai donato libertà. Mi hai dato una vita piena, bella, importante.

Sei dolce come un angelo. Sei forte come un leone. Sei paziente come un bue. Sei intelligente come un’aquila.

A te, il mio infinito amore.

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