(Ticinolibero) - Concita De Gregorio “lascia” la direzione del quotidiano italiano L’Unità, già organo ufficiale prima del PCI, poi dei DS, fondato da Antonio Gramsci. Da giorni i rumors davano la De Gregorio “silurata” dalla direzione del quotidiano, che da qualche anno è di proprietà di Renato Soru, ex Governatore della Sardegna, nonché fondatore della compagnia telefonica Tiscali. Ma proprio ieri, sabato 18 giugno, la De Gregorio, ha pubblicato un editoriale in cui attaccava la “macchina del fango” che alcuni siti internet producevano, dando spazio alle voci che davano imminente un cambiamento di direzione al quotidiano di Antonio Gramsci. Chiaro il riferimento al sito Dagospia, di Roberto D’Agostino, che da giorni “speculava” sul licenziamento della De Gregorio. Ma in serata dello stesso giorno in cui la direttrice dell’Unità attaccava i siti produttori di fango, ecco che si apprende che l’Unità cambia direzione. Alla mattina nel suo editoriale la De Gregorio srive nero su bianco sul suo quotidiano che “il suo contratto non è a scadenza” e in serata si dirama un comunicato che dice che di “comune accordo” la De Gregorio lascia il quotidiano di proprietà di Soru. Che figuraccia! Ora è palese che Soru non è più soddisfatto dell’operato della sua direttrice, tanto che a meno di tre anni dalla sua nomina, ha deciso di cambiare direzione. Come è evidente che Concita De Gregorio, troppo presa a screditare Dagospia, non si è resa conto che stava, proprio lei perdendo la faccia. Per carità, non sempre tutte le notizie presenti sui siti internet sono fondate, è del tutto normale che vi siano molte speculazioni, azzardi, ma non per questo è tutto una macchina del fango! Ma non si può smentire seccamente la mattina le voci di un proprio allontanamento dalla direzione del giornale, prendendosela con i siti internet, e alla sera, come se nulla fosse confermare la propria uscita di scena. In questo caso la tremenda gaffe di Concita non ha fatto altro che sdoganare l’autorevolezza delle speculazioni giornalistiche del sito Dagospia.
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(Fanpage) - “L’editore e il direttore dell’Unità comunicano che dal primo luglio Concita De Gregorio lascerà la guida del giornale a seguito di una decisione condivisa, assunta in autonomia e nel pieno rispetto reciproco riconoscendo l’importante lavoro svolto e i risultati raggiunti”. Comincia con una asettica frase di circostanza il breve comunicato che, dopo giorni di indiscrezioni, voci e finanche insinuazioni di dubbio gusto, sancisce la fine dell’esperienza di Concita De Gregorio come direttore de L’Unità. Una stagione intensa durata tre lunghi anni e che ha portato l’Unità a (ri)tornare ad essere il punto di riferimento di parte della società italiana. Concita, uno dei volti più riconoscibili ed autorevoli dell’intero panorama giornalistico italiano, lascia il giornale fondato da Antonio Gramsci dopo aver contribuito in maniera determinante a risollevarlo dal pantano in cui si trovava fino a qualche anno fa (nonostante l’autorevole guida di un grandissimo giornalista come Antonio Padellaro), scegliendo con grande coraggio la strada del rinnovamento e della sperimentazione, pur in una congiuntura estremamente problematica. Se i primi anni della “reggenza” della giornalista toscana coincidevano con uno dei periodi più bui del fronte progressista italiano, reduce dalla traumatica sconfitta delle politiche del 2008 con la cospicua maggioranza nelle mani del centrodestra e la sinistra “radicale” addirittura fuori dal Parlamento, non va neanche dimenticata la difficile situazione economica in cui si trovava il giornale edito da Renato Soru. Eppure, malgrado tagli e difficoltà di varia natura, quello realizzato da Concita è stato un piccolo capolavoro: rianimare un giornale in difficoltà, rivoluzionandone taglio e grafica, ridandogli smalto e prestigio, anche attraverso scelte editoriali precise e coraggiose.
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