lunedì 26 maggio 2008

Saviano e la caverna

“Gomorra” è un film crudo e realistico. Scampia, il più grande mercato all’aperto di droga di tutto il mondo, è senza speranza, tutti sono imprigionati dal “Sistema”, i morti ammazzati e le faide non si contano. Il degrado urbanistico e umano imperversa in ogni angolo, come la sporcizia e l’ignoranza. Perché i rifiuti in Campania? Perché la camorra li importa da tutto il mondo e li sversa nei terreni di questa regione, dietro compenso di imprenditori, lobby ed affaristi. La camorra, poi, reinveste i soldi sporchi delle estorsioni e dei traffici illeciti in numerose attività lecite: persino nella ricostruzione delle Torri Gemelle! Incredibile. Alla fine del film in sala cala il silenzio più totale e si rimane incollati alle sedie a cercare di riprendersi da quello a cui si è appena assistito. Viene da pensare alle palle ha avuto Saviano nel mettersi da solo contro questa colossale organizzazione criminale. Viene in mente il mito della caverna di Platone. Quelli che riescono a liberarsi dalle catene e a vedere il sole fuori dell’antro in cui sono imprigionati, tornano indietro per comunicarlo ai compagni. Ma hanno voluto vedere il sole, hanno voluto scoprire la verità. Hanno rivelato l’ignoranza che ottenebra le menti e i cuori dei loro compagni. Per questo vengono uccisi. Si sono resi odiosi per avere ferito nell’intimo l’amor proprio delle altre persone. E questo non è stato loro perdonato. E così Saviano deve vivere oggi una vita blindata, perennemente con la scorta alle costole, per avere effettuato un’operazione che ricorda in tutto e per tutto quella dei prigionieri usciti dalla caverna, che hanno mostrato le tenebre dell’ignoranza ai loro compagni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per Gomorra e Scampa unica soluzione l'eutanasia!
Non ho visto il film (mi rifiuto per banali questioni di invidia) ma
prego affinché i nostri Santi intercedano presso il Vesuvio, unico
metodo per risolvere il problema-Napoli radicalmente.

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