mercoledì 28 maggio 2008

Lettere alle Eccellenze di un Paese malato

a Renato BrunettaMinistro Pubblica amministrazione e l'Innovazione
di LUIGI MALFI - http://www.blogdelconfronto.it/
(estratto)

Eccellenza Illustrissima,
Nella Pubblica Amministrazione, Eccellenza, oltre ai fannulloni di vocazione esiste un’altra categoria di lavoratori che, da una stima troppo superficiale, sono associati alla macrocategoria dei fannulloni cronici: sono i “fannulloni indotti”, a cui fanno capo tutti quei lavoratori che, a causa di meri tornaconti dei politici, si vedono scippati della dignità del lavoro. Questo accade quando i signori amministratori della cosa pubblica hanno l’interesse di affidare a soggetti esterni compiti d’istituto sottraendoli a quei lavoratori che per decenni li hanno svolti con impegno e dedizione. Tutto ciò, Eccellenza, risponde alla logica del “profitto politico”.
Vorrei, Eccellenza, sottoporle qualche caso di cui sono stato testimone diretto e che ha interessato nella mia ex Amministrazione molte centinaia di operatori. La mia Amministrazione, onorevole, è quella tristemente famosa della Regione Campania, diventata triste cloaca con l’avvento delle Giunte Bassolino. Si sa, il personaggio è noto per la “munnezza”, ma mi creda tutto ciò che ha toccato questo novello “Re Mida” è diventato nel migliore dei casi spazzatura.
Veniamo a noi Eccellenza, sin dai tempi dell’istituzione dell’Ente, il servizio preposto all’amministrazione contabile del personale è stato sempre garantito da operatori interni, con efficienza, serietà e competenza; non si capisce, o meglio si capisce, perché è stato affidato dalla Giunta presieduta dall’anzidetto “Faraone della munnezza” ad una ditta esterna che non avrebbe neppure sede operativa in Campania. A proposito, volendo fare gli gnorri, non si spiega perché ogni foglio dello stesso statino paga venga imbustato singolarmente e a ciascun dipendente vengono recapitate tante di quelle buste. Sempre di “buste” si tratta.
Veniamo al secondo caso, quello della formazione professionale. Mi creda, Eccellenza, se con la munnezza e tutti i suoi risvolti ed implicanze il governatoricchio ha giocato con l’immagine della nostra terra e non solo, con la formazione l’ha fatta ancora più sporca, ha giocato con l’avvenire e le aspettative di decine di migliaia di giovani campani.
Esistevano nella Regione una quarantina tra CFPR (Centri di Formazione Professionale Regionali) e COP (Centri di Orientamento Professionale) che garantivano un servizio di Formazione Professionale, anche negli istituti di pena, più che accettabili, con qualche punta di vera eccellenza, tutto grazie all’entusiasmo, la volontà e l’abnegazione di centinaia di operatori.
Con la venuta del “Faraone” anzidetto, alle strutture regionali non sono state affidate più attività formative, questo a tutto vantaggio di soggetti gestori (lautamente finanziati) dalle dubbie capacità. Si sa, Eccellenza, gli operatori regionali preposti non erano omologabili tra i suoi clienti, mentre quelli “dipendenti” dai rabberciati soggetti gestori sono tenuti alle logiche della lottizzazione. A tanto va aggiunto lo scandalo delle attività autofinanziate. Un discorso a parte dovrebbe essere fatto per gli Istituti scolastici statali che dovrebbero spendere le loro energie a risolvere i problemi dell’istruzione senza andarsi ad impelagare in quelli della formazione, ma si sa una manciata di lenticchie fa comodo a tutti.
Eccellenza questi operatori sono stati lasciati, loro malgrado, per anni senza carico funzionale.
Per non cambiare settore si potrebbe affrontare il tema: delle società di revisione lautamente pagate per un servizio sempre garantito dal personale regionale; delle società di formazione a cui sono stati affidati corsi e corsini di aggiornamento del personale regionale che poi si voleva comunque tenere senza mansioni, solo perché ………………..
Complice in tutto questo una classe di pseudo dirigenti, raccattati nelle servitù partitiche, a cui è stato garantito un concorso per l’acquisizione del ruolo.
Eccellenza questo ha portato al prepensionamento di molte centinaia di dipendenti regionali che hanno preferito gettare la spugna anziché continuare a subire azioni di vero e documentato mobbing che potrebbe innescare un rosario infinito di azioni legali sia nei confronti dell’Ente che dei pseudo dirigenti. Un’operazione di pensionamento incentivato e artatamente preparato per far spazio ai manutengoli del governatoricchio. Come i Re egizi dell’antichità, anche il nostro “faraone della mutezza” tende a sopravvivere a se stesso attraverso le sue “opere”.
La ringrazio per la cortese attenzione.


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1 commento:

Anonimo ha detto...

good start

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