Dopo che nel napoletano la popolazione esasperata ha preso d'assalto ed incendiato uno dei campi nomadi lo Stato si accorge che esiste un "problema sicurezza" ed inizia a fare rastrellamenti e controlli a tappeto in varie regioni italiane.
Dopo la "munnezza", il degrado, i palazzi fatiscenti, la gente del Sud dice basta. Tutto si può sopportare, ma non si può perdonare il tentativo di sequestro di una bambina indifesa da parte di una giovane rom di uno dei campi nomadi del luogo dove il fattaccio è successo. Eh no: i figli so' piezz 'e core. Le mamme ed i papà napoletani non ci stanno più.
Dopo la "munnezza", il degrado, i palazzi fatiscenti, la gente del Sud dice basta. Tutto si può sopportare, ma non si può perdonare il tentativo di sequestro di una bambina indifesa da parte di una giovane rom di uno dei campi nomadi del luogo dove il fattaccio è successo. Eh no: i figli so' piezz 'e core. Le mamme ed i papà napoletani non ci stanno più.
Serviva un rigurgito di orgoglio e l'esplosione di rabbia di gente esasperata per puntare i riflettori su questa gente del Sud troppe volte ferita nella sua dignità. Gli immancabili buonisti di turno prendono le parti dei disperati rom, accusano gli italiani di razzismo, condannando il giro di vite e l'espulsione immediata di questi soggetti. Ma forse dimenticano che nella piramide sociale il "bisogno di sicurezza" sta scavalcando tutti gli altri, in questi tristi tempi.......
Nessun commento:
Posta un commento