Dov’è il buonumore in una storia così triste, direte voi? Ma nella vendetta dell’Immagine, l’unica dea che questi eroi del luccicante nulla siano disposti a onorare. Corona ha costruito il suo mito presso i poveri di spirito sbandierando dalle copertine dei rotocalchi la sua mascolinità «maledetta» e la contabilità delle performance erotiche con la ricarica telefonica Belen: sei giorni la settimana, ovviamente, perché quelli al suo livello il settimo si riposano sempre. Finché si scopre l’altarino, che un mio amico gay aveva sospettato da tempo (infatti non la smette più di ridere). Corona come il predicatore moralista con il conto in banca alle isole Cayman. O come l’estremista vegetariano sorpreso ad azzannare un hamburger da McDonald’s. Dice il saggio: chi ostenta la sua virilità nasconde una doppia verità. E se non vi piace la rima, proviamo con l’assonanza: in fondo al ruggito del macho si può udire il miagolio di un micio.
giovedì 30 settembre 2010
MACHO MICIO
Dov’è il buonumore in una storia così triste, direte voi? Ma nella vendetta dell’Immagine, l’unica dea che questi eroi del luccicante nulla siano disposti a onorare. Corona ha costruito il suo mito presso i poveri di spirito sbandierando dalle copertine dei rotocalchi la sua mascolinità «maledetta» e la contabilità delle performance erotiche con la ricarica telefonica Belen: sei giorni la settimana, ovviamente, perché quelli al suo livello il settimo si riposano sempre. Finché si scopre l’altarino, che un mio amico gay aveva sospettato da tempo (infatti non la smette più di ridere). Corona come il predicatore moralista con il conto in banca alle isole Cayman. O come l’estremista vegetariano sorpreso ad azzannare un hamburger da McDonald’s. Dice il saggio: chi ostenta la sua virilità nasconde una doppia verità. E se non vi piace la rima, proviamo con l’assonanza: in fondo al ruggito del macho si può udire il miagolio di un micio.
RUPE TARPEA
Che peccato. Perché se invece fosse venuta prima la didattica, durante il suo lungo corso di studi il professore avrebbe imparato che dalla Rupe Tarpea i romani non gettavano i disabili, ma i traditori della patria. Era a Sparta che selezionavano la razza abbandonandone i frutti meno ortodossi sul monte Taigete. E poiché la cultura è come le ciliegie e ogni nozione se ne tira dietro un’altra, il prof avrebbe potuto riflettere sul destino singolare degli spartani, che - unici nel mondo greco - non hanno lasciato all’umanità uno scultore, un architetto, un filosofo, un musicista. Non sarà che, a furia di «spuntare» quelli che ritenevano imperfetti, si ritrovarono con una massa di bietoloni allergici al nuovo e al diverso come certi contemporanei?
MASSIMO GRAMELLINI
mercoledì 29 settembre 2010
L'ASTRO NASCENTE DI DEBORA SERRACCHIANI
Si chiama Debora Serracchiani ed è la segretaria del Partito democratico di Udine, è avvocato e sembra proprio una ragazzina, con il viso tondo da bambina, ma invece ha 38 anni e ha una grinta e l’autorità oratoria dell’avvocato che sa il fatto suo, che sa quello che dice e lo dice consapevole dell’effetto che deve suscitare.
Il suo intervento è durato solo 13 minuti, ma è stato interrotto ben 35 volte da vere e proprie ovazioni, sotto lo sguardo compiaciuto del Segretario Dario Franceschini, che tra l’altro la invitava a proseguire. “la diversità, è la ricchezza del nostro Partito” dice la Serracchiano, e continua sempre parlando a braccio “bisogna imparare a votare, ad assumere decisioni, se è necessario anche solo a maggioranza e magari lasciando a casa qualcuno” , e giù duro, ricevendo una vera e propria ovazione.
"Parecchi di noi si facevano gli affari loro uscendo…e visto che mi state ascoltando adesso io voglio dirvi questo: che noi non ci possiamo riconoscere in un Paese che crede che la sicurezza si possa realizzare affidandola a dei politicizzati che si mettono a fare gli sceriffi, noi non possiamo riconoscerci in chi pensa che gli immigrati siano i criminali.
Noi non possiamo riconoscerci in un Paese che non investe nella scuola nell’università e nella ricerca.
Noi non ci possiamo riconoscere in un Paese che pensa di superare la crisi economica solo prendendola più allegramente.
Noi non ci possiamo riconoscere in un Paese che pensa che i propri lavoratori siano dei fannulloni e che i medici debbano denunciare i propri assistiti.
E noi non ci possiamo riconoscere in un Paese che non si preoccupa di quei bambini che rischiano di essere bambini non esistenti, bambini che non potranno essere registrati. Io quel paese non lo voglio.
Noi non ci dobbiamo riconoscere in questi".
Fonte: http://massimo.delmese.net/1851/debora-serracchiani-politica-sinistra-e-nata-una-stella/
martedì 28 settembre 2010
I MISTERI DELLA DONNA GRECA IN MOSTRA A NAPOLI
http://www.pianetadonna.it/gossip/eventi-e-spettacoli/mostre-a-napoli-la-vita-e-i-misteri-delle-donne-della-magna-grecia.html
sabato 25 settembre 2010
HO CONOSCIUTO ISA FERRAGUTI
martedì 21 settembre 2010
domenica 19 settembre 2010
PROGETTARE EVENTI PER IL TERRITORIO
GIORNALISTI DI PROVINCIA
C'è poi il solito scribacchino di paese che si atteggia a fotoreporter ad una messa tra vecchiette di paese, non avendo neppure il physique du rôle del fotoreporter ed al contempo spacciandosi per professore plurilaureato, benché faccia a pugni con la lingua italiana... Vabbè che poi gli danno 5 euro ad articolo e lui è contento lo stesso.
E basta... Non se ne può più.
Mai un'inchiesta sulle infrastrutture, sull'innovazione, sui disservizi, sulla vita nella scuola, nella sanità, sulla pubblica amministrazione, sui talenti locali, sulla musica, sull'arte, sulla società.
Ma cosa ce ne frega di questa roba? Il cibo è argomento nobile, ma bisogna saper informare veramente la gente e farla riflettere sulle realtà dei propri territori.
Date più ampio respiro e più dignità alla vostra professione. E ddai!
RIFLESSIONE SCRITTORICA
sabato 18 settembre 2010
I VERI VIAGGIATORI
Charles Baudelaire
LA POESIA DEL PRIMO MATTINO
RETROMARCH!
Adesso, invece, ha scritto una lettera al sindaco di Adro (Bs), Oscar Lancini, dicendogli di rimuovere il "Sole delle Alpi", simbolo celtico di cui la Lega si è appropriata, dalla scuola di quel paese, perché "è dovere dell'amministrazione evitare che la politica di parte entri nella scuola".
giovedì 16 settembre 2010
TORNERA' IL '68?
2. I cassintegrati della Fiat
4. Aule strapiene di alunni in scuole pronte ad esplodere. Ventimila alunni in più e 3500 scuole in meno. La gran parte fatiscenti
6. Quasi un milione di disoccupati in più, che si aggiungono a quelli che già c'erano. L'Italia allo sfascio
martedì 14 settembre 2010
A TORINO LA SATIRA RISORGIMENTALE IN MOSTRA
La satira politica illustrata ha svolto una funzione importante all'interno dell'evoluzione socio-politica della storia italiana, in quanto spesso ai giornali satirici era delegata, fin dalla loro nascita intorno ai moti del 1848, la funzione di divulgazione dei messaggi politici e delle riflessioni attorno agli accadimenti nazionali e internazionali.
L'evento espositivo consiste in una ricognizione panoramica dedicata alla satira illustrata italiana sui rapporti fra Stato e Chiesa, a partire dalle sue origini, affrontandone innanzitutto i temi principali e loro persistenze, per proseguire con gli autori e le testate più rappresentativi di 150 anni di storia.
Una sezione della mostra è dedicata alle confessioni religiose minoritarie storiche del nostro Paese (ebraismo e protestantesimo). Uno sguardo particolare è dedicato al Piemonte e ai suoi giornali satirici storici (come Il Pasquino, Il Fischietto, Numero).
lunedì 13 settembre 2010
IL PIDUISTA
Lo chiamano "l'intrallazzatore"
Cervinara, paesotto irpino di novemila anime in provincia di Avellino. Eccolo, forse non ci crederete, ma è proprio questo il paesotto. È lontano geograficamente, ma assai vicino idealmente al salotto tripiani di Bruno Vespa a piazza di Spagna dove il Vaticano s’incontra con le esigenze terrene, il luogo della P3 degli affari. È il luogo da dove il geometra Pasquale Lombardi, presunto giudice tributario che sussurrava ai giudici veri, decideva, o tentava di farlo spesso con successo, le nomine ai massimi vertici della magistratura, le maggioranze parlamentari sulle leggi berlusconiane, i grandi affari eolici destinati a Flavio Carboni, sospetto omicida assolto dall’impiccagione di Roberto Calvi sotto il Ponte dei Frati neri a Londra.
Dettava le regole a Cervinara, non a Londra, la fondamentale Colonna Irpina, l’antico lascito del demitismo transitato al berlusconismo, che grande fece con il terremoto questa terra.
È nativo proprio di Cervinara non solo Pasquale Lombardi, l’uomo finito in galera per ricostituzione di una loggia massonica segreta come la P2 di gelliana memoria, ma, guarda un po’, per nascita dei genitori, anche Marco Milanese, ex ufficiale delle Fiamme Gialle della Guardia di Finanza, oggi deputato del Pdl, ma soprattutto portaborse, anzi di più, alter ego in servizio diuturno effettivo del superministro dell’Economia Giulio Tremonti. Il Tremonti che Berlusconi vive come il principale avversario, aspirante a sostituirlo alla premiership. Possibile che in un buco campano, ignoto ai più, s’intreccino tra l’ignoto Lombardi e il rampante Milanesi le sorti politiche d’Italia? O comunque i cuspidi dello scontro politico nazionale all’interno del Partito delle Libertà ?
Lì vicino impera ancora l’antica potenza irpina demitiana di Nicola Mancino, vicepresidsente del Consiglio superiore della Magistratura, il cui potere locale sembra intatto e che nella vicenda delle nomine ai vertici della magistratura dovrà dare anche lui qualche spiegazione , visto, che dalle intercettazioni è apparso piuttosto sensibile agli ordini della lobby di Cervinara.
ROMA (11 settembre) - La prima crepa nel muro di silenzi che i magistrati romani si erano trovati davanti fino a poche settimane fa l’ha aperta Arcangelo Martino, uno dei tre arrestati eccellenti dell’inchiesta sull’eolico. E anche uno dei presunti sodali di riferimento di quella che è già stata ribattezzata Loggia P3 per la rete fittissima di rapporti con magistrati, politici, uomini delle istituzioni che personaggi del calibro di Flavio Carboni e di Pasquale Lombardi erano riusciti a creare.
domenica 12 settembre 2010
sabato 11 settembre 2010
MARCO TRAVAGLIO, DI TUTTO DI PIU'
Il giornalista televisivo Marco Travaglio al premio letterario e giornalistico "Marzani" 2010 a San Giorgio del Sannio (BN). Tiene incollato alle sedie il folto pubblico su temi caldi della politica: i rapporti Fini-Berlusconi, la mancata legge sul bavaglio e gli interessi degli editori, la mancata ricostruzione post-terremoto all'Aquila, il bluff dei "grandi eventi" della Protezione Civile e la politica degli sprechi, le leggi ad personam del Presidente del Consiglio Berlusconi, le escort promosse attrici e politiche... Lo tsunami Travaglio colpisce ancora.
PARENTOPOLI PIEMONTESE
Mariano Rabino - Vice Segretario PD Piemonte
venerdì 10 settembre 2010
COSA SCRIVEREBBE "LA ZANZARA" OGGI?
ATRANI: GEOLOGI, DISASTRO ANNUNCIATO
Eppure e' noto che questa zona viene colpita da alluvioni, osserva l'esperta, che da 10 anni studia i bacini idrografici della Campania.
giovedì 9 settembre 2010
LA CATTEDRALE NEL DESERTO
La storia di questa mega struttura che vedete nelle foto è piuttosto particolare, perché dopo vent'anni dalla costruzione non si è mai capito a cosa sia servita e di quali sprechi all'italiana sia la protagonista.
Costruita nello scenario naturale di Piana Romana, frazione di Pietrelcina, dove San Pio si recava a piedi per dire messa attraversando la via del Rosario sospesa tra i boschi, oltre ad essere costata alla collettività qualcosa come diversi centinaia di migliaia degli attuali euro non è mai stata utilizzata ed aperta al pubblico.
Sta lì, senza sapere a che serva. All'origine pare fosse stata concepita come casa per il pellegrino, poi si era detto che la sua gestione sarebbe passata alla Asl, poi... più nulla.
Attualmente è un rudere semifatiscente le cui mura sono impregnate d'umido ed i cui spazi esterni sono invasi dalle erbacce.
Qualcuno, poco carinamente, ha anche pensato che il cancello esterno possa essere utilizzato come ricettacolo dei sacchetti dell'immondizia che penzolano su di esso.
Striscia la Notizia ed il Gabibbo, potete farvi un giro da queste parti?
BENEVENTO CITTA' SPETTACOLO
martedì 7 settembre 2010
GARIBALDI A NAPOLI 150 ANNI FA
Qui, tuttavia, hanno avuto luogo anche manifestazioni antigaribaldine con i neoborbonici, che per provocazione hanno esposto un manifesto listato a lutto.
Garibaldi entrò in Napoli da Salerno il 6 settembre 1860, accolto da una folla festante.
Intanto nello straordinario patrimonio dell'emeroteca Tucci di Napoli (www.emerotecatucci.it) ci sono lettere autografe ed inedite di Garibaldi, che Salvatore Maffei, eminenza grigia dell'emeroteca, vorrebbe far pubblicare in un prezioso libretto. Il compianto professor Alfonso Scirocco della Federico II, studioso di Garibaldi, esaminò a lungo i documenti conservati nella struttura di piazza Matteotti.