sabato 11 settembre 2010

PARENTOPOLI PIEMONTESE

“La vicenda di “parentopoli” è la dimostrazione dell’inaudito grado di nepotismo e familismo raggiunto dalla gestione dell’amministrazione regionale da parte di Cota e della sua Giunta. Lascia stupefatti che gli esponenti del partito di “Roma ladrona” tollerino prassi che loro stessi stigmatizzano quando denunciano il malcostume presente nel Sud del nostro Paese. L’assunzione massiccia in Regione di familiari e parenti vari toglie alla Lega e al centrodestra ogni credibilità proprio in un momento in cui alla politica sono richieste rigore e sobrietà. Pertanto, il Consiglio regionale calendarizzi e approvi quanto prima la proposta di legge predisposta da Roberto Placido: sarebbe un importante segnale per i tanti piemontesi in cassa integrazione, per i precari e per tutte le persone che fanno fatica a vivere dignitosamente. E, soprattutto, Cota e suoi la smettano con i proclami populistici su sprechi vari attribuiti al precedente governo regionale di centrosinistra. Dalla vicenda relativa alla doppia sede della Regione a Roma allo scandalo parentopoli, pare evidente che la destra non ha la fedina morale pulita per dare lezioni sulla razionalizzazione delle spese e la trasparenza della cosa pubblica.”

Mariano Rabino - Vice Segretario PD Piemonte

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