domenica 19 settembre 2010

GIORNALISTI DI PROVINCIA


Sogno un'informazione giornalistica nuova, che porti una ventata di novità nelle case degli italiani.
Non voglio parlare dei tiggì nazionali, ma dell'informazione provinciale.
Per l'ennesima volta su una web tv o una tv di provincia ho sentito parlare della "sagra della caciotta". Non è mica la prima volta che si spacciano notizie culinarie. Sentite un po' qua: "Pizze e patate al forno". "Sagra dei cecatielli". "Festa della salsiccia".
C'è poi il solito scribacchino di paese che si atteggia a fotoreporter ad una messa tra vecchiette di paese, non avendo neppure il physique du rôle del fotoreporter ed al contempo spacciandosi per professore plurilaureato, benché faccia a pugni con la lingua italiana... Vabbè che poi gli danno 5 euro ad articolo e lui è contento lo stesso.
E basta... Non se ne può più.
Mai un'inchiesta sulle infrastrutture, sull'innovazione, sui disservizi, sulla vita nella scuola, nella sanità, sulla pubblica amministrazione, sui talenti locali, sulla musica, sull'arte, sulla società.
Ma cosa ce ne frega di questa roba? Il cibo è argomento nobile, ma bisogna saper informare veramente la gente e farla riflettere sulle realtà dei propri territori.
Date più ampio respiro e più dignità alla vostra professione. E ddai!

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