domenica 19 settembre 2010

PROGETTARE EVENTI PER IL TERRITORIO


In alcune grandi scuole progettano concorsi e percorsi rivolti ai giovani, affinché essi imparino a valorizzare il territorio in cui vivono, imparando a "sfruttarli" in ambito narrativo e sperimentando sul posto la propria capacità di realizzare un evento culturale.
Pensare che si fanno briefing per questa roba e che poi il tutto si concretizza con reading, incontri con autori, festival, laboratori, esposizioni, kermesse, cinema, teatro e compagnia bella.

Oltre le grandi scuole ci sono i grandi talenti, singoli individui, oppure organizzazioni, che mettono insieme questo popo' di cose, spesso riuscendo spesso ad ottenere l'impossibile e l'insperabile. Solo con la loro determinazione e voglia di fare. Vincendo difficoltà inenarrabili, andando dritti alla meta senza lasciarsi distrarre da niente, puntando solo all'obiettivo, nutrendo pensieri elevati.
In realtà, se ognuno di noi riuscisse a mettere a frutto le proprie capacità, di cui sfruttiamo solo la millesima parte, cose del genere si potrebbero fare anche in contesti minuscoli, paesi di campagna o quartieri di periferia.
Non occorrono grandi finanziamenti, ma solo entusiasmo e fiducia. Queste due cose, quando esistono, sono contagiose. E se eventi del genere si riuscissero a fare anche in comuni piccoli o microbici, sapremmo veramente vivere i nostri territori e dar loro qualcosa. Costruendo un ponte con i giovani, che hanno un desiderio forse solo inconscio che le loro capacità vengano messe alla prova.

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