
giovedì 28 gennaio 2010
UNA SUORA SI PUNGE MENTRE CUCE ED ESCLAMA
sabato 23 gennaio 2010
IL PIU' GRANDE

(Massimo Gramellini, La Stampa)
giovedì 21 gennaio 2010
EVVIVA L'ITALIA
BETTINO CRAXI: SANTO SUBITO!

SCANDALO DELLA BANCA ROMANA - 1893-1894
130 indagati tutti assolti
Tutti colpevoli, nessun colpevole
Dal carcere Bernardo Tanlongo (l'ex governatore della Banca Romana) affermò di aver dato cospicue somme anche a diversi presidenti del consiglio, tra cui Giovanni Giolitti e Francesco Crispi.
Il processo del 1894 si concluse con l'assoluzione degli imputati: per evitare che l'inchiesta travolgesse uomini di spicco della politica italiana, i giudici nella sentenza denunciarono la sparizione di importanti documenti, necessari a provare la colpevolezza degli imputati. Il procedimento penale venne quindi archiviato senza emettere alcuna condanna.
lunedì 18 gennaio 2010
LE NOZZE DI CANA

Queste sono tra le poche parole che la vergine Maria pronuncia nei vangeli e racchiudono il suo testamento spirituale: fate quello che mio Figlio vi dice.
Il vino che Gesù moltiplica nel banchetto rappresenta la gioia e la serenità. Lo stare in pace con sé stessi, il non pettegolare sempre del prossimo, il non sparare malignità, o chiudersi nel mutismo, né l'invidiare o essere attaccati al denaro ed ai beni materiali in maniera eccessiva.
Il vino rappresenta quello che forse non è essenziale alla vita, ma che contribuisce a rendere migliore l'essenziale, cioè la vita stessa. E' la gioia nei rapporti sociali, quando non sono inquinati da tutte quelle cose che invece contribuiscono ad avvelenarli.
Ieri forse per la prima volta un sacerdote in gamba mi ha fatto riflettere sull'intimo significato di questo episodio del Vangelo.
Ecco perché vi ho riportato una lettura che forse tutti conosciamo ma sulla quale non abbiamo mai riflettuto abbastanza.
ADESSO TOCCA A VOI

Marina insegna matematica ed è una ragazzona robusta e sportiva. Ha giocato per anni in una squadra di beach volley, a livelli agonistici, ma non si è mai concessa una serata in discoteca. Una storia comune, la sua, a quella di tanti altri sportivi, che fanno unaprecisa scelta di vita. Perché lo sport da' un mare di emozioni, eccome. E loro non cambierebbero quello che provano con nessun altra cosa al mondo.
Adesso Marina, giovane prof delle superiori, terminata l'attività agonistica in prima persona, allena squadre sportive. I ragazzini del suo paese, un posto dove non ci sono bar, dove non ci sono luoghi per ritrovarsi, dove non si niente di niente, le hanno sempre detto che quella non è vita. Allora lei li ha rimproverati: "Dite sempre che non c'è nulla ma nemmeno vi organizzate per creare qualcosa! Per esempio potreste fare sport". Ed ai ragazzini che le chiedevano aiuto, lei, chiedendo, bussando, credendoci, impegnandosi, ha fatto in modo che l'amministrazione comunale costruisse un campetto di beach volley.
Adesso Marina, giovane prof delle superiori, terminata l'attività agonistica in prima persona, allena squadre sportive. I ragazzini del suo paese, un posto dove non ci sono bar, dove non ci sono luoghi per ritrovarsi, dove non si niente di niente, le hanno sempre detto che quella non è vita. Allora lei li ha rimproverati: "Dite sempre che non c'è nulla ma nemmeno vi organizzate per creare qualcosa! Per esempio potreste fare sport". Ed ai ragazzini che le chiedevano aiuto, lei, chiedendo, bussando, credendoci, impegnandosi, ha fatto in modo che l'amministrazione comunale costruisse un campetto di beach volley.
Il primo torneo, preparato tutti insieme lavorando sodo per intere settimane, è stato un successo. Oltre ogni aspettativa. Un'esperienza che quei giovani le hanno chiesto di bissare. "Organizzaci un altro torneo". Marina ha risposto loro: "Adesso tocca a voi".
Forza, ragazzi. Avete avuto in questa giovane donna un raro esempio da cui trarre la fantasia e l'energia per impegnarvi in prima persona. Avete avuto un raro insegnamento.
Se nelle cose ci credete, lavorando con impegno e tutti insieme le potete realizzare con le vostre forze.
Adesso, decisamente, tocca a voi.
SGARRUPATI - A PROPOSITO DI PARANORMALE

Si rileva che ad essere colpiti dal fenomeno non sono, come si crede, persone di ceto sociale inferiore, ma soprattutto diplomati e laureati. Perché il dolore stronca, e queste persone lavorano molto sul privato, sull'emotivtà e sulle debolezze delle vittime che individuano.
Il gioco sta tutto qui.
I sedicenti sensitivi sono persone dall'abilità psicologica sopraffina, dalle doti da detective per sgamare tutti gli affari della vita privata dei malcapitati e dalla capacità di raggiro incredibile, da non sottovalutare mai, se non si vuol cadere nella rete di queste persone.
Vi confesso che ne ho le scatole piene anche dell'oroscopo di Paolo Fox. Figuriamoci di tutto il resto.
Prendete la vita come viene e fate di voi stessi dono d'amore dovunque Dio vi metta. E siate vigili rispetto ai cosiddetti fenomeni paranormali.
I sedicenti sensitivi sono persone dall'abilità psicologica sopraffina, dalle doti da detective per sgamare tutti gli affari della vita privata dei malcapitati e dalla capacità di raggiro incredibile, da non sottovalutare mai, se non si vuol cadere nella rete di queste persone.
Vi confesso che ne ho le scatole piene anche dell'oroscopo di Paolo Fox. Figuriamoci di tutto il resto.
Prendete la vita come viene e fate di voi stessi dono d'amore dovunque Dio vi metta. E siate vigili rispetto ai cosiddetti fenomeni paranormali.
ANALFABETISMO DI RITORNO

Un vuoto nel cervello che si riflette drammaticamente nelle interrogazioni e nelle verifiche scritte.
Ragazzi che faticano a concentrarsi. Che vivono non per dare il meglio nelle verifiche che sostengono in classe, ma che campano nel miraggio di un perenne "recuperare" (sempre all'ultimo minuto). Giovani afasici, o che balbettano quelle due o tre cose, dette male, all'interrogazione, nella pretesa di riuscire a strappare al docente un sei.
A tale riguardo ho letto un articolo di Paola Mastrocola sulla Stampa, e devo dire che nelle sue
parole si nota una (giusta) indignazione. Mastrocola dice: abbiamo una scuola elementare tanto ammirata, nella quale il cosiddetto nozionismo e/o la cultura sono stati sostituiti dalle competenze. Teatro, canto, danza, pittura, gare di corsa, letture di libri, che vanno benissimo, ma che non devono far dimenticare che la scuola è il luogo dove si apprende, con molta fatica, certo. Che è il luogo dove imparare la matematica, Dante, la metrica latina, insomma il sapere, sono tutte cose che servono a sviluppare la capacità di ragionare. E che un giorno ti potranno anche aiutare a superare un concorso da vigile urbano. Se non si capisce questo, conclude la giornalista, smettiamola anche di parlare degli asini che non hanno superato questo concorso. E dimentichiamoci, aggiungo io, anche di quelli che per gli stessi motivi non hanno superato il concorso per diventare magistrati...

SARA, LA BIMBA DELLA GROTTA

Chissà quanti ragazzini viziati e cinici, che non apprezzano il valore della scuola e dell'istruzione, che sputano sulle cose migliori che vengono loro offerte dagli amorevoli genitori e dai loro docenti, dovrebbero imparare da Sara.
HACHIKHO, VERA STORIA DI UNA GRANDE AMICIZIA


Vi assicuro che in sala piangevamo come le fontane ed era tutto un asciugarsi le lacrime e soffiarsi il naso!
Una visione che senza dubbio consiglio a tutti.
LA LETTERATURA E' UNA COSA SERIA

Hanno intervistato gli abitanti semianalfabeti di un paese dell'Irpinia, neanche il sindaco sapeva parlare un granché. Diceva che daranno degli aiuti aiterremotati di Haiti, perché molti loro compaesani sono emigrati lì tanti anni fa.Poi le telecamere hanno catturato le immagini di questo paese fantasma, dove l'economia è depressa, lo squallore alberga dappertutto, la gente va via e quella che resta non sa parlare.
Ecco cosa succede in posti dove non c'è rispetto e amore per la cultura.
mercoledì 13 gennaio 2010
LA DONNA CHE SCOPRI' IL DIARIO DI ANNA FRANK

A PROPOSITO DI CREATIVITA' GIOVANILE


Di tanto i tanto i vari rappresentanti degli studenti - il cui potere, oltre a proiettare film nelle assemblee studentesche ai quali non segue alcundibattito decente, non si capisce in cos'altro consista - propongono una sala autogestita, per attività pomeridiane di studio, di gioco, di creatività.
Mai che si veda realizzata una cosa del genere. Però hanno ragione. E quindi, con tutti i chiari di luna portati da questa psudoriforma, perché non assecondare la sete di conoscenza e di protagonismodei giovani che fanno richiesta di spazi e di cultura? Propongo, in ogni scuola superiore, un open space tutto per loro, da gestire come vogliono! Letture, scrittura, creatività, disegno, dibattiti, conferenze, musica, spettacolo... E chi più ne ha più ne metta!
E così forse le 20 parole di questa generazione verranno sostituite da un vocabolario più denso e da pensieri più profondi.
GENERAZIONE 20 PAROLE

Pare che il lessico dei giovani sia sempre più povero. Sms stringati, sciocchezze su Facebook, email ortograficamente scorrette, cervello appiattito come lo schermo di un computer.Sanno dire "scialla, emo, tranzollo" ed altre poche cose intraducibili. Insomma, una generazione di veri filosofi.Il fenomeno è stato osservato da qualche tempo in Inghilterra, ma anche in Italia la situazione preoccupa.Ed allora? Occorre riportare i giovani al gusto della lettura e della scrittura. La Zanichelli, famosa casa editrice bolognese, quella dei vocabolari,anche quest'anno ha bandito il Premio di scrittura, dal titolo "Salva parola".Il concorso è riservato agli studenti delle scuole superiori. Circa 800 docenti hanno scelto 50 termini non proprio comuni, sui quali i ragazzi dovrannolavorare per tirare fuori un testo che ne contenga almeno 10. Tema scelto: il futuro. I premi? Pubblicazione dei temi sul sito della Zanichelli, 5 pacchi di opere Zanichelli che i vincitori invieranno a loro nome alle Onlus attive in Abruzzo.
lunedì 11 gennaio 2010
LEZIONI DI AUTOSTIMA DALLA FILOSOFIA TIBETANA

In questa anima gloriosa dobbiamo credere. Da qui scaturisce il potere.Qualsiasi cosa pensiate di voi stessi, così sarete. Se vi pensate come esseri deboli, sarete deboli; se vi pensate come esseri forti, sarete forti; se vi pensate come esseri impuri, sarete impuri; se vi pensate come esseri puri, sarete puri. Questo ci insegna a non pensare a noi stessi come esseri deboli, ma forti, onnipotenti, onniscienti. Non importa se non l'ho ancora espresso, è qualcosa che sta in me. Tutta la conoscenza sta in me, tutto il potere, tutta la purezza e tutta la libertà.Perché non posso esprimere questa conoscenza? Perché non ci credo. Basta crederci e verrà necessariamente fuori. Ecco che cosa insegna l'idea dell'Impersonale.
Svami Vivekananda
domenica 3 gennaio 2010
SPERIAMO IN UN ANNO DI GRANDE LETTERATURA


Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere
il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
PABLO NERUDA
MARTHA MEDEIROS

IL MEGLIO E IL PEGGIO DI UNA CITTA'

Benevento
Torni dopo molto tempo, e della tua città ti colpiscono tante cose, anche perché queste balzano all'occhio di chi sta lontano tanto tempo.
IL MEGLIO
- Benevento Città Luce: frotte di turisti a spasso per la città, il buon cioccolato nel bar di palazzo Paolo V, l'esplosione di luce intensa nello stupendo chiostro di Santa Sofia.
- La gente che passa e che esprime ammirazione per la chiesa longobarda di Santa Sofia.
- La fiumana di gente che sciama per il corso Garibaldi.
- Le file per i saldi.
- L'estrema gentilezza e cortesia delle commesse di "Luisa Spagnoli".
- La musica diffusa in ogni dove.
. L'associazione Altrabenevento, con il suo capo in testa Corona, sempre pronto a sfiancare i maroni a corrotti, mariuoli, affaristi e faccendieri. Una botta di vita nella noia cittadina.
IL PEGGIO
-Giornali locali, anche in carta patinata, sempre più poveri di notizie. Molti scribacchini e quasi nessuna penna eccelsa, ed inoltre i soliti montati delle televisioncine locali.
- Politicanti che si aggirano nel corso della città parlando a voce alta e senza il minimo garbo, tanto per rimarcare la loro "assidua presenza nel territorio cittadino" (e che palle).
- I negozianti scortesi (non tutti, attenzione) che ti trattano come se, a dargli i tuoi soldi, ti stessero facendo un favore.
- Mura imbrattate di scritte idiote di ragazzacci e falliti, di stronzi e idioti che trattano la città come trattano casa loro (una merda).
- Le cartacce ed i rifiuti gettati a terra. Il manchevole senso di civiltà del sannita cafone e strafottente, cui non basterebbero dieci anni di università della buona educazione per darsi una calmata.
E' tutto.


GIOACCHINO GENCHI A BENEVENTO IL 9 GENNAIO
Gioacchino Genchi, il superconsulente informatico dell’Autorirà Giudiziaria che Mastella ha definito un mascalzone, sarà a Benevento il 9 gennaio, per presentare il suo libro su invito della Associazione Altrabenevento
http://www.altrabenevento.org/
http://www.altrabenevento.org/

Gioacchino Genchi è vice questore della Polizia di Stato e, come scrive Marco Travaglio nella prefazione del libro, “ha messo a disposizione la sua esperienza investigativa in materia informatica e telefonica in delicatissimi processi e inchieste, di mafia, di strage, di omicidio, di sequestro di persona, e così via. Lavorava già con Giovanni Falcone …… ed è riuscito a ricostruire – tabulati alla mano – gli ultimi due giorni di vita di Paolo Borsellino e i contatti fra alcuni suoi carnefici e una probabile sede distaccata dei servizi segreti …… Da diciassette anni è consulente di varie Procure, Tribunali e Corti d’Assise. Ha fatto catturare fior di latitanti, incastrato assassini e stragisti, ma anche tangentari e finanzieri sporchi, smascherato malaffari di ogni genere. “
Il libro di circa 1000 pagine che svela con materiale del tutto inedito molti retroscena da Tangentopoli alle scalate bancarie, dai grandi crac ai processi clamorosi, sarà presentato da Gabriele Corona, presidente della Associazione Altrabenevento. Alla manifestazione interverrà direttamente Gioacchino Genchi che avrà modo di rispondere anche a Clemente Mastella il quale lo definì “mascalzone” quando si occupò con De Magistris della indagine “WHY NOT “.
venerdì 1 gennaio 2010
ALL'ALBA DI UN NUOVO ANNO

A te, che leggi questo blog:
auguro un anno di esperienze all'insegna della bellezza e della più indimenticabile poesia;
di credere in te stesso ed in quello che fai, superando i tuoi limiti e le tue paure, sperimentando tutte le tue più nascoste possibilità;
di avere l'orgoglio non di distruggere, ma di costruire, di realizzare, di fare ogni giorno qualcosa di grande, degno di non morire.
La più fulgente bellezza risplenda nei vostri cuori e nella vostra vita!
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