domenica 3 gennaio 2010

IL MEGLIO E IL PEGGIO DI UNA CITTA'


Benevento

Torni dopo molto tempo, e della tua città ti colpiscono tante cose, anche perché queste balzano all'occhio di chi sta lontano tanto tempo.

IL MEGLIO
- Benevento Città Luce: frotte di turisti a spasso per la città, il buon cioccolato nel bar di palazzo Paolo V, l'esplosione di luce intensa nello stupendo chiostro di Santa Sofia.
- La gente che passa e che esprime ammirazione per la chiesa longobarda di Santa Sofia.
- La fiumana di gente che sciama per il corso Garibaldi.
- Le file per i saldi.
- L'estrema gentilezza e cortesia delle commesse di "Luisa Spagnoli".
- La musica diffusa in ogni dove.
. L'associazione Altrabenevento, con il suo capo in testa Corona, sempre pronto a sfiancare i maroni a corrotti, mariuoli, affaristi e faccendieri. Una botta di vita nella noia cittadina.

IL PEGGIO

-Giornali locali, anche in carta patinata, sempre più poveri di notizie. Molti scribacchini e quasi nessuna penna eccelsa, ed inoltre i soliti montati delle televisioncine locali.
- Politicanti che si aggirano nel corso della città parlando a voce alta e senza il minimo garbo, tanto per rimarcare la loro "assidua presenza nel territorio cittadino" (e che palle).
- I negozianti scortesi (non tutti, attenzione) che ti trattano come se, a dargli i tuoi soldi, ti stessero facendo un favore.
- Mura imbrattate di scritte idiote di ragazzacci e falliti, di stronzi e idioti che trattano la città come trattano casa loro (una merda).
- Le cartacce ed i rifiuti gettati a terra. Il manchevole senso di civiltà del sannita cafone e strafottente, cui non basterebbero dieci anni di università della buona educazione per darsi una calmata.

E' tutto.




2 commenti:

Gianandrea de Antonellis ha detto...

No, cara Lucia, non è tutto:

a) perché la musica per il corso (almeno quella musica) abbassa il livello (già non eccelso) della città-paesone e quindi non è ascrivibile al meglio;

b) perché manca un riferimento alla vergognosa struttura - fortemente voluta dall'amministrazione comunale - della pista di pattinaggio, che costituisce la ciliegina sulla torta di un abbassamento generale. Quando una pista di pattinaggio, invece di essere messa in periferia (abbiamo un pattinodromo: perché non sistemarla li?) occupa il "salotto buono" della città, delle due l'una: o questo è diventato null'altro che il ripostiglio oppure la città è ad un livello così basso che la sua piazza più centrale, anziché ospitare il Bue Apis, diventa la discarica per manifestazione di gusto plebeo.

Che dire? Unicuique suum.

Lucia Gangale ha detto...

Caro Gianandrea,
nel panorama culturale e giornalistico sannita si avverte la mancanza della tua penna arguta e sagace, preso come sei dai tuoi dottissimi studi e dalla docenza universitaria, ma io auspico un tuo ritorno al più presto, e mi auguro anche che vorrai riprendere la bella iniziativa degli Stati Generali della Cultura, a cui molti intervenivano con interesse e partecipazione.

Ultimamente percepisco una Benevento un po' asfittica sul fronte culturale,rispetto agli anni passati. Poche iniziative, poca roba, se guardiamo al fervore di anni addietro.
La situazione è decisamente stagnante.
Certo, sarebbe bello un ritorno allo stile ed alla qualità della vita, come sempre auspichi nei tuoi scritti e che io sottoscrivo in pieno, essendo proprio lo stile di una città lo specchio dei suoi abitanti.

Un caro saluto e grazie del tuo intervento.

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