mercoledì 13 gennaio 2010

A PROPOSITO DI CREATIVITA' GIOVANILE


Una mia ex corsista, diciottenne, con interessi nel campo della fotografia, dell'arte e del design, mi ha confessato che vorrebbe la scuola aperta con attività pomeridiane plurime, che verrebbero incontro alle esigenze degli studenti e li orienterebbero nelle scelte future.

Di tanto i tanto i vari rappresentanti degli studenti - il cui potere, oltre a proiettare film nelle assemblee studentesche ai quali non segue alcundibattito decente, non si capisce in cos'altro consista - propongono una sala autogestita, per attività pomeridiane di studio, di gioco, di creatività.
Mai che si veda realizzata una cosa del genere. Però hanno ragione. E quindi, con tutti i chiari di luna portati da questa psudoriforma, perché non assecondare la sete di conoscenza e di protagonismodei giovani che fanno richiesta di spazi e di cultura? Propongo, in ogni scuola superiore, un open space tutto per loro, da gestire come vogliono! Letture, scrittura, creatività, disegno, dibattiti, conferenze, musica, spettacolo... E chi più ne ha più ne metta!
E così forse le 20 parole di questa generazione verranno sostituite da un vocabolario più denso e da pensieri più profondi.

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