
Anche oggi, come accadde quindici anni fa, la magistratura viene criminalizzata, accusata di protagonismo, diventa finanche “suscettibile di querela”. Se Bertinotti invita i deputati ad essere “al di sopra delle parti”, subito Fassino giudica “sgradevoli le sue parole”.
Chissà perché ognuno che svolga un lavoro, anche misero, deve rendere conto del proprio operato a questo e a quello, ed i parlamentari, che ci rappresentano, oltre ad avere immunità di vario tipo, non dovrebbero rendere conto del proprio operato a coloro che li eleggono.
Per cui via, i politici facciano i politici ed i magistrati facciano i magistrati. E i politici mettano i magistrati nelle condizioni di fare i magistrati, ossia di svolgere il loro dovere di ricercare la verità e punire eventuali colpevoli.
In questi giorni sui giornali vediamo la Forleo sempre sorridente. I diessini Fassino e D’Alema sempre più tirati. Mastella e Di Pietro sempre più litigiosi.
Sulla Stampa di ieri (24 luglio 2007) c’era una simpatica battuta di Jena, che vi riporto: “Se addirittura un Presidente della Repubblica come Napolitano si schiera contro di lei, significa che il giudice Forleo ha proprio sbagliato tutto. Oppure viceversa”…
1 commento:
Sarà, ma preferisco la Osvart..........
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