sabato 14 luglio 2007

Benevento rende omaggio a Modugno. E feste varie...

Ieri sera la Rai1 ha trasmesso in prima serata lo spettacolo alla memoria di quel grande artista che è stato Domenico Modugno. In platea si sono alternati cantanti rinomati come Simone Cristicchi, Concato, Gigliola Cinguetti, attori come Giancarlo Giannini, oltre alla presenza di un coro spettacolare. Il tutto tra le mura e le suggestioni del Teatro Romano che si trova in quel di Benevento e che è spesso utilizzato come location delle più prestigiose manifestazioni culturali della città. Città campana che in tal modo ha goduto, come ha anche affermato il sindaco Pepe, di “un ritorno di immagine senza precedenti”. Attraverso le canzoni del grande Modugno (“Volare”, “Meraviglioso”, “L’uomo in frac”, “Tu si ‘na cosa grande”, e tante altre) si è parlato di un’Italia che non c’è più, ponendo l’accento sull’identità di un popolo che proviene dalla propria storia e che ne evita la deriva e la mancanza di prospettive.
L'evento è stato organizzato da Provincia, Regione e Rai.
Parallelamente si è svolta la kermesse “Quattro notti”, sulla quale in questi giorni sulle testate locali (alcune) è un tripudio di articoli e di affermazioni. La manifestazione inonda di spettacoli la città ed è ideata niente poco di meno che dalla signora Sandra Lonardo, la quale, oltre ad essere la presidente del Consiglio Regionale della Campania, è moglie del ministro della Giustizia Clemente Mastella, che proprio in questi dì si sta affannando sulla riforma della giustizia. Da 11 anni la signora Mastella porta avanti questa manifestazione insieme all’associazione Iside Nova, curando la sua creatura con un impegno ed una costanza tale da farla diventare quella che è diventata oggi: una vetrina di prim’ordine per la città ed un evento attesissimo dai suoi cittadini. Nonostante tutte le critiche della parte politica opposta, che va ad indagare sul modo di spendere i soldi per realizzare l’evento, e tirando dritto tra le critiche di coloro che relegano tale evento tra le sagre paesane. Lady Mastella va avanti per la sua strada, puntando su due armi che ne hanno determinato, secondo me, il successo che riscuote: una maniacale e continua cura dell’immagine della propria persona (dietro la quale si intravede forse una mano esperta?) e l’aver ideato un contenitore che contiene proprio di tutto, per cui la kermesse soddisfa i gusti dell’operaio e dell’intellettuale. Ampia libertà di scelta, dunque, per tutti. Senza fare troppi distinguo. Il che sembra essere molto political correct.

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