La parola scout significa “esploratore”. A fondare il movimento degli scoutisti fu, il 29 luglio 1907, uno dei più grandi esploratori della storia, sir Robert Baden-Powell (nome intero Robert Stephenson Smyth Lord Baden-Powell). Soldato e scrittore, figura controversa della storia militare inglese (per i motivi che ci apprestiamo a dire), in quel giorno di cento anni fa egli tenne un campo sull' isola di Brownsea con 20 ragazzi di diverse estrazioni sociali, per verificare la praticabilità di alcune delle sue idee relative alle tecniche di sopravvivenza in situazioni difficili. Nel 1922 gli scout erano un milione ed erano distribuiti in 32 Paesi. Nel 1939 erano oltre 3 milioni. Oggi si contano 30 milioni di scout in 300 paesi.
Nato nel 1857 a Paddington, Londra, dal reverendo Baden Powell e da Henrietta Grace Smyth, figlia dell'ammiraglio britannico William Henry Smyth e nipote di Joseph Brewer Smyth che era stato il colonizzatore del New Jersey, Robert univa in sé due mondi: quello ecclesiastico e quello colonizzatore del nuovo mondo. Non fu uno studente brillante, ma aveva grandi doti come attore ed era musicista di un certo talento. Fallito l’esame di ingresso all’Università, vinse un concorso per diventare sottotenente di cavalleria. Divenne capitano a soli 26 anni, fu in India, in Afghanistan, tra gli Zulu del Sudafrica, a Malta. Lavorò nei servizi segreti britannici. Per le sue capacità esplorative era molto temuto dagli indigeni. Durante la guerra in Sudafrica si trovò intrappolato nell’assedio di Mafeking e circondato dall’esercito Boero, in soprannumero di circa 8000 unità. Grazie alle sue tecniche di addestramento il suo esercito resistette per 217 giorni fino alla liberazione. Durante tale assedio, Baden-Powell non fu tenero con la popolazione di colore: oltre a servirsi di una milizia di colore (caso unico nel conflitto e riprovato dagli avversari), fece fustigare, fucilare e morire di fame centinaia di indigeni di colore. E precedentemente, in Rhodesia (1896), oltre a commettere azioni per noi vicine ai crimini di guerra (ma naturali a quei tempi), fece uccidere il capo africano Uwini.
Fu decorato da 28 Paesi e nel 1900, dopo l’assedio di Mafeking, proclamato eroe nazionale.
All’età di 55 anni sposò Olave Soames, una ragazza di 23 anni incontrata sul transatlantico Arcadia in rotta per New York. La sposò in gran segreto, per evitare l’intrusione della stampa. I due condividevano la stessa data di nascita, il 22 febbraio, che è diventato il giorno in cui gli scout di tutto il mondo si riuniscono per la loro festa. Ebbero tre figli e nove nipoti, alcuni dei quali ancora oggi attivi nello scoutismo. La bibbia degli scout è il manuale "Aids to Scouting" (Scoutismo per ragazzi), che Baden-Powell pubblicò nel 1908, ma scrisse molto prima. Sir Robert morì in Kenya nel 1941.
I valori dello scoutismo sono lo spirito d’avventura, l’interesse per la natura e la fratellanza fra i popoli.
Nato nel 1857 a Paddington, Londra, dal reverendo Baden Powell e da Henrietta Grace Smyth, figlia dell'ammiraglio britannico William Henry Smyth e nipote di Joseph Brewer Smyth che era stato il colonizzatore del New Jersey, Robert univa in sé due mondi: quello ecclesiastico e quello colonizzatore del nuovo mondo. Non fu uno studente brillante, ma aveva grandi doti come attore ed era musicista di un certo talento. Fallito l’esame di ingresso all’Università, vinse un concorso per diventare sottotenente di cavalleria. Divenne capitano a soli 26 anni, fu in India, in Afghanistan, tra gli Zulu del Sudafrica, a Malta. Lavorò nei servizi segreti britannici. Per le sue capacità esplorative era molto temuto dagli indigeni. Durante la guerra in Sudafrica si trovò intrappolato nell’assedio di Mafeking e circondato dall’esercito Boero, in soprannumero di circa 8000 unità. Grazie alle sue tecniche di addestramento il suo esercito resistette per 217 giorni fino alla liberazione. Durante tale assedio, Baden-Powell non fu tenero con la popolazione di colore: oltre a servirsi di una milizia di colore (caso unico nel conflitto e riprovato dagli avversari), fece fustigare, fucilare e morire di fame centinaia di indigeni di colore. E precedentemente, in Rhodesia (1896), oltre a commettere azioni per noi vicine ai crimini di guerra (ma naturali a quei tempi), fece uccidere il capo africano Uwini.
Fu decorato da 28 Paesi e nel 1900, dopo l’assedio di Mafeking, proclamato eroe nazionale.
All’età di 55 anni sposò Olave Soames, una ragazza di 23 anni incontrata sul transatlantico Arcadia in rotta per New York. La sposò in gran segreto, per evitare l’intrusione della stampa. I due condividevano la stessa data di nascita, il 22 febbraio, che è diventato il giorno in cui gli scout di tutto il mondo si riuniscono per la loro festa. Ebbero tre figli e nove nipoti, alcuni dei quali ancora oggi attivi nello scoutismo. La bibbia degli scout è il manuale "Aids to Scouting" (Scoutismo per ragazzi), che Baden-Powell pubblicò nel 1908, ma scrisse molto prima. Sir Robert morì in Kenya nel 1941.
I valori dello scoutismo sono lo spirito d’avventura, l’interesse per la natura e la fratellanza fra i popoli.
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