(La Stampa del 13 giugno 2013) - Alta Langa. Là dove c'era la malora, ora c'è non una città, ma 43 piccoli paesi, tanti castelli e vecchie filande, bed and breakfast, agriturismi, pallone elastico, vini di pregio tra cui l'Alta Langa Docg, prodotto unicamente nella versione millesimata, ristoranti che ti riconciliano con il rapporto prezzo-qialità, gli olandesi che espatriano, e, volentieri, si ritrovano tutti quaggiù. Provincia di Cuneo, ai confini con la Liguria, il mare là dietro le colline, che raggiungono con Mombarcaro i 900 metri di altezza. Itinerari e passeggiate attraversano boschi, noccioleti e vigneti, gole nascoste e calanchi. Sulle cime, antiche dimore e borghi arroccati di un fascino antico e ricco di storia.
L'Alta Langa Film Festival (18-23 giugno), dedicato ai cortometraggi, è un ottimo spunto per visitare tanti bei paesi, Gorzegno, Camerana, Murazzano; e i luoghi delle proiezioni, Niella Belbo, Grottasecca, Saliceto, Prunetto, Monesiglio (domenica 23 premiazione con raffinati Trelilu), i castelli dalla bassa nebbia estiva, come in Scozia. E gli allievi delle scuole realizzeranno due piccoli film di animazione. Per diffondere la cultura del cinema oltre a quella del legame con le proprie radici e la propria terra. Dalla quale non si fugge più.
ALESSANDRA COMAZZI
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