martedì 6 luglio 2010

LA SUORA GIOVANE


Questo bel romanzo di Giovanni Arpino, nato da padre napoletano e mamma di Bra (Cn) è stato una piacevole scoperta e bene ho fatto a cercarlo in giro per edicole, visto che è ormai introvabile, recuperando alla fine una copia usata del 1973. Gli scrittori delle vecchie generazioni li gradisco, hanno sempre molto da dire, e Arpino è stato una scoperta sia per lo stile letterario che per la trama romanzesca che ordisce, narrando la storia di Antonio Mathis, ragioniere quarantenne, il quale alla fermata del solito tram si innamora di Serena, una novizia ventenne.
Tra i due nasce un amore profondo e delicato che in soli venti giorni stravolge la monotona vita del grigio impiegato. Che rompe la sua solitudine, che egli cerca di colmare tra una palpatina alla collega d’ufficio Iris ed alla fidanzata-amante Anna, della quale in fondo non gli è mai interessato niente.
L’amore stravolge la quotidianità, la banalità, rende capaci dell’impensabile, con la forza che solo un sentimento vero e potente puo’ dare.
E proprio interrogandosi sul sentimento che prova Antonio scopre una verità universale per tutti quelli che si innamorano: «M’accorgo che non ho mai avuto, per lei, pensieri o desideri carnali. Mi stupisce: fino a poco tempo fa ho creduto – anzi, non avevo mai avuto bisogno di riflettere, tanto pareva naturale – che tra un uomo e una donna tutto nascesse da un desiderio, molte volte normale, serio, magari austero ma carnale sempre. Il resto dava un senso a questa cosa.»
Non è la prima storia di una malmonacata, nella letteratura italiana ne abbiamo esempi da Manzoni a Boine, ma è una storia singolare, che nel giro di breve tempo fa acquisire al protagonista una nuova consapevolezza di sé stesso ed un coraggio inaspettato.
Belle le descrizioni della città di Torino e quella del paese di Mondovì, dove Antonio va a cercare notizie di Serena dai genitori di lei. Scopre un mondo contadino fatto di fatica e miseria, da cui i genitori hanno voluto salvare Serena indirizzandola ad una vita di suora. Qui Antonio scoprirà che Serena è stata trasferita in convento a Ferrara e deciderà di seguirla perché la vuole sposare.
Una storia dal fascino intramontabile. Un libro che consiglio a tutti di leggere.

2 commenti:

tonelli guido ha detto...

incuriosito e fortemente attratto da questo libro , dopo averlo cercato in tutte le librerie di cuneo e mondovì , sono riuscito a recuperarlo su una bancarella di un libraio . tra l'altro è un'edizione fuori commercio del 1988,stampata in occasione del primo salone del libro. Mi entusiasma molto questo libro, domani inizierò le lettura.

Lucia Gangale ha detto...

Bravo Guido. Non ne rimarrai deluso. Buona lettura e grazie per il tuo intervento =D

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