sabato 3 luglio 2010

ESOF 2010

A Torino Lingotto è iniziato ESOF 2010, European Science Open Forum, che si concluderà il prossimo 5 luglio.
Seguire le quattro giornate di dibattiti e mostre sulla scienza, prevede un pacchetto completo di quasi 350 euro.
Ieri, 2 luglio, per la “modica” cifra di cento euro, nell’Auditorium del centro mostre e fiere, i convenuti hanno potuto assistere al saluto proiettato su schermo gigante del presidente della repubblica Giorgio Napolitano.
Il presidente dallo schermo ed i relatori in platea (tra cui Chiamparino) si esprimevano rigorosamente in inglese.




















































MANIFESTO

Smartcollective

Sciencemeetsart
Come Einstein, crediamo che l’arte dia espressione del pensiero più profondo nel modo più semplice.
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Vogliamo trasmettere la passione per la scienza attraverso l’arte, e la passione per l’arte grazie alla scienza.
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Vogliamo cantare l’amore per la scienza, i suoi modi di vedere l’universo (la fisica di Galileo e newton, la relatività, la meccanica quantistica, la teoria delle stringhe, la teoria dell’informazione) ed i suoi modi di interagire con esso (la nanotecnologia, la biotecnologia).
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Amare il sapere scientifico non esclude la volontà di instaurare con esso un rapporto critico.
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Contro un passato iperspecializzato, proponiamo un futuro transdisciplinare.
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Vogliamo distruggere i vernissage, i critici, il consumismo dell’arte, le aste, le fiere, i musei – opera; vogliamo esaltare il pensiero, l’espressione, il sentimento, la bellezza, la comprensione, la conoscenza, l’arte per l’arte.
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Intendiamo abbattere la dittatura dell’occhio, curare la bulimia della visione; in un mondo sopraffatto dall’ipertrofia di immagini, vogliamo glorificare l’organo che più di ogni altro ci permette di vedere: il cervello.
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Siamo per un’arte che parli direttamente allo spettatore, senza la mediazione di didascalie, spiegazioni, elucubrazioni e le vacue parole dei critici e dei curatori.
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Contro gra parte dell’arte contemporanea che non significa nulla e che si presta di conseguenza a qualsiasi interpretazione, siamo per opere che trasmettono un significato.
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