lunedì 29 marzo 2010

LA BELLEZZA DI CRISTO

Ieri ero in contemplazione davanti alla statua di Cristo che vedete riprodotta in questa fotografia, e quasi subito la preghiera personale è stata sopraffatta dalla bellezza di questa scultura, e dalla considerazione della bellezza umana e sovrumana del Figlio di Dio.
Gesù Cristo era bellissimo. Alto, forte, carismatico, con barba e capelli lunghi, portamento regale. Il Figlio di Dio non poteva che essere perfetto.
Gesù Cristo il più grande comunicatore di tutti i tempi, che apre le sue braccia all’umanità e la invita a gettare nel suo divin cuore i suoi affanni.
Non una teoria, un’ideologia, un partito, un dogma. Carne viva che cammina tra gli uomini, accoglie tutti ed accoglie su di sé la flagellazione e la crocifissione per la redenzione degli uomini.
Che risorge nello splendore della bellezza divina. Che continua ad attrarre a sé con il più rivoluzionario messaggio di tutti i tempi, quello dell’Amore.
Nessuna teoria o filosofia ha mai avuto questo potere. L’amore di Cristo sì.
Scusate, ma questa effigie è talmente bella che oggi volevo scrivere qualcosa su Nostro Signore.
Buona Pasqua a tutti.

2 commenti:

fab ha detto...

mi permetto di esprimere una mia personale perplessità su questo punto. Al di la dell'aspetto poetico e sentimentalista, che non mi permetto di contestare, se pensiamo a "l'uomo perfetto" con dei lineamenti fisici particolari, cosa ne è allora di quelle persone che non hanno certe caratteritiche o che ne hanno di opposte?

L'unica cosa che possiamo verosimilmente pensare è che Gesù doveva essere in buone condizioni fisiche, perchè altrimenti non sarebbe stato possibile predicare per tre anni di seguito in giro per la Palestina
sempre in movimento e senza avere dimora fissa, dormendo spesso all'aperto. Inoltre riuscì a portare almeno per un tratto un pesante palo verso il calvario dopo aver subito una tremenda flagellazoine (agli altri condannati almeno la flagellazione era risparmiata). Quindi l'immagine classica di un Gesù robusto e mezzo palestrato potrebbe non essere lontana dalla realtà.

Ma i Vangeli sono davvero provvidenziali: ispirati non solo per quello che dicono, ma anche per tante cose che NON dicono. E sull'aspetto fisico di Gesù, che pure doveva averne uno, provvidenzialmente tacciono. Era alto? Basso? Panciuto? Occhi grandi o piccoli? Voce rauca o alta?

Gli antichi non avevano predilezione per descrivere fisicamente le persone, e quando lo facevano era piuttosto per ragioni mitiche o per trasmettere altri tipi di messaggi. Il gusto per la descrizione fisica dei personaggi, allo scopo anche di facilitarne la visualizzarne nell'immaginazione del lettore, è un uso narravito recente della letteratura moderna, ma non apperteneva agli antichi. Men che meno agli evangelisti che avevano tutt'altro intento che descrivere fisicamente Gesù come fosse o non fosse.

A mio avviso questa "mancanza" è una autentica provvidenza, guidata dallo Spirito: non oso pensare cosa sarebbe accaduto se avessimo avuto una descrizione fisica di Gesù di Nazaret. Se il Figlio di Dio ha un certo carattere (naso grande, braccia lunghe) sarebbe stato molto pericoloso poter associare certi caratteri fisici all'ideale di perfezione, con pericoli razzisti indicibili nei confronti di tutti quelli che non avevano caratteri vicini o simili a quelli dell'uomo perfetto per definizione, il Dio Incarnato uomo: Se Cristo è uomo al 100% e Dio al 100%, va da se che una qualunque descrizione fisica o conoscenza di caratteristiche corporali o caratteri somatici di Gesù sarebbe stato molto pericoloso per la tutele della dignità di tutti gli esseri umani;

Avremmo avuto diversi Hitler prima del tempo! Anche in questo ci vedo un segno della provvidenza: se Cristo è l'uomo perfetto, è davvero un bene che questo non possa essere associato a nessuna caratteristica somatica particolare (oggi diremmo genetica) di alcun tipo.

Lucia Gangale ha detto...

Grazie Fab, il tuo intervento è sempre illuminante e colmo di sapienza.
Credo comunque che chiunque abbia dato una scorsa ai Vangeli ha notato la mancanza di descrizione fisica di Gesù, cosa che giustamente tu sottolinei essere provvidenziale. Sarà questa provvidenza che ancora oggi impedisce che la Sindone venga compresa e decifrata?
Le mie personali considerazioni sull'aspetto fisico di Gesù mi sono venute osservando da vicino la statua riportata nella foto. Ho cominciato a riflettere sulla natura umana del Cristo, "scadendo" forse nel poetico e nel sentimentalista. Non che la creazione sia esente da poesia e bellezza immane, però. Magari tutti fossero in grado di cogliere questi aspetti, avremmo meno guerre, meno dissidi e contrasti sul pianeta. La stessa tecnica di preghiera usata da Gesù e Maria, descritta da Gregg Braden ne "L'effetto Isaia" pare fosse improntata a tre cose: emozione, sentimento e ragione. La Vergine e Suo Figlio avevano appreso questa tecnica dagli Esseni, presso i quali erano stati educati, ed ancora oggi tale tecnica (evocare il "pieno" e non ricordare la "mancanza", pregare con la sicurezza di essere stati immediatamente esauditi, ringraziare al termine della preghiera) è alla base di portentose guarigioni ottenute da persone specializzate in questa tecnica. Di cui possono appropriarsi tutti, dato l'immenso potere che Dio ha dato all'umanità e che è per lo più sconosciuto.
Quindi, al di là della bellezza e forza fisica che Cristo pur doveva avere, penso alla potenza di energia interiore di cui l'Uomo-Dio era portatore, e che si esprimeva in tutti gli aspetti della sua vita, materiali e spirituali.

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