mercoledì 10 marzo 2010

L'ASILO DELLA MORALE

La pedofilia non riguarda solo il clero, ma anche altri ambienti - dice il portavoce Vaticano padre Lombardi - ed è bene occuparsi pure di questi. Certo, padre, è sempre bene occuparsi dell’universo mondo. Per esempio della regressione all’infanzia che induce uomini attempati a comportarsi come all’asilo, annegando le proprie responsabilità in quelle del prossimo. Lo fanno anche gli altri... Perché colpite solo me e non gli altri... È un complotto ordito dagli altri...

A mandare in paranoia certe persone non è la multa rifilata loro dal vigile, ma il fatto che non l’abbia estesa alla macchina accanto. Non l’otto in condotta del figlio, ma il nove dato al suo vicino di banco che è notoriamente più teppista. Appena un politico compie qualche malefatta, i giornali della sua parte cercano subito un pretesto per dimostrare che anche quelli della parte avversa rubano, trafficano, frequentano le escort esattamente come lui. E che gioia, che goduria, nel poter affermare che gli altri fanno schifo come noi, e che il vero scandalo non è che tutto sia uno schifo, ma che ne sia venuto a galla soltanto il pezzo che ci riguarda. Gesù diceva: chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ma lo diceva per indurci a perdonare il prossimo, non a sollevare polveroni dentro i quali far scomparire le responsabilità individuali. Se persino il portavoce vaticano comincia a ragionare così, forse bisognerà ricordargli che chi si ritiene investito di un’autorità morale deve anzitutto meritarsela con i comportamenti. A prescindere da quel che combinano i famigerati Altri.

MASSIMO GRAMELLINI, La Stampa, 10/3/2010

2 commenti:

fab ha detto...

Osservazione interessante, coinvolgente e superficialmente convintente. Ma difettosa nella sostanza.

Ci sono due possibili atteggiamenti con i quali possiamo prendercela con il vigile per fare la multa all'auto accanto:

1) quella di chi in realtà non vuole pagare la multa e non la pagherà comunque.

2) quella di chi la sta pagando, intende pagarla e invita il vigile a farlo anche agli altri per il bene di tutti.

L' (1) in realtà non vuole convertirsi, non vuole la giustizia ne per se ne per gli altri. Il (2) invece si, e lo desidera anche per gli altri.

Come scrive Luigi Accattoli su "liberal":

Si possono indicare tre tempi nella maturazione di questa scelta [di cambiamento da parte della Chiesa, NdR]. Il primo, durato fino alla scandalo statunitense – che visse il maggior clamore nel 2004 – era caratterizzato dall’occultamento dei fatti. Il secondo, dal 2004 al 2008, fu guidato dalla tendenza ad assecondare le indagini dei media e dei tribunali. Il terzo, di cui si videro i primi segni in occasione dei viaggi statunitense e australiano di Benedetto XVI nella primavera e nell’estate del 2008, è segnato dalla decisione di prendere l’iniziativa nell’indagare, nel enunciare e nell’informare.

Come si vede dai fatti la chiesa sta facendo un cammino di conversione, e come il guidatore nel caso (2) chiede a tutti di convertirsi, come ha comandato Nostro Signore quando dice "se non vi convertirete, perirete tutti allo stesso modo"; l'annuncio del Vangelo è anche questo; ma è scomodo e non piace; La Chiesa lo annuncia non perchè sia un messaggio suo: il fondamneto della Chiesa non sono le persone che la compongono, ma è l'essere fondata su Cristo, che le ha promesso la sua fedeltà per sempre ("Sarò con voi fino alla fine del mondo")

la citazione "chi è senza peccato scagli la prima pietra" mi pare quindi fuori contesto e solo frutto di una lettura strumentale del Vangelo.

L'atteggiamento (1) invece, di berlusconiana matrice, è quello di chi vuole rimanere in se stesso e accusa gli altri perchè non vuole pagare. Qui si la citazione "scagli la prima pietra" forse avrebbe più senso.

L'affermazione:

Se persino il portavoce vaticano comincia a ragionare così, forse bisognerà ricordargli che chi si ritiene investito di un’autorità morale deve anzitutto meritarsela con i comportamenti.

ha una bella retorica che può far presa "sugli uomini" ma non spaventa ne impaurisce ne intimidisce il cristiano credente, perchè la Chiesa non basa la propria autorità morale su se stessa e sugli uomini, ma solo e soltanto sull'autorità di Cristo: è per questo che ha autorità morale nonostante le sue persone abbiano una variabile/scarsa/alta affidabilità o credibilità. Mi permetto di aggiungere comunque che i campioni della Chiesa sono sempre stati i Santi, non i portavoce del Papa, e neanche i Papi e sono sembre stati i Santi ad essere additati a modello dalla stessa Chiesa, non i portavoce dei papi.

L'atteggiamento della Chiesa in questo specifico caso attualmente non mi sembra affatto ipocrita: mi sembra invece ipocrita questa lettura pregiudiziale e così bassa dei fatti fino a non vedere la realtà spicciola.

Esso è invece una testimonianza evangelica, anche se non piace e crea prurito: lo stesso Cristo ha messo in guardia dall'essere troppo applauditi "dal mondo" quando si annuncia davvero Vangelo.

Che tutto questo accada in quaresima è un segno ulteriore che l'uomo di fede vede tutto questo come cammino verso la Santità, da parte di tutti e non solo nella Chiesa.

Lucia Gangale ha detto...

Grazie, Fab, del tuo intervento di grande qualità e spessore. Torna presto a trovarmi su questo blog-;)

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