Avvincente romanzo familiare, dove tutti i personaggi sono veri, quest'ultimo, avvincente libro della giornalista Lilly Gruber, rappresenta un'utile lettura che può far riflettere i più sulle tentazioni autoritarie in atto nella nostra democrazia imperfetta, mentre traccia un mirabile affresco del Sudtirolo dilaniato dal Fascismo. Esso contiene la storia della grande famiglia sudtirolese dei Tiefenthaler, cui è appartenuta la nonna della Gruber, Rosa, dal cui diario prende l'avvio questo racconto, dove le vicende familiari si snodano sullo sfondo della Storia mondiale. Un intreccio di testimonianze, lettere, documenti, memorie, ci porta nel cuore di questa terra splendida e martoriata, dentro le vicissitudini di una famiglia numerosa ed in quelle personali di Rosa stessa, la magnanima "signora di Pinzon". Il crollo dell'Impero austro-ungarico, l'italianizzazione forzata, l'esilio, la scelta della figlia di Rosa, Hella, di aderire all'ideologia fatale di Hitler, fino all'epilogo: "Rosa ha chiuso gli occhi pensando che i suoi sogni fossero morti, ma in realtà erano solo sospesi. I suoi sogni vivono ancora, e la storia non è finita". Un gran bel libro, scritto con passione, dopo due anni di intense ricerche in cui l'autrice è stato accompagnata e supportata pazientemente dal marito Jacques Charmelot. Grazie di cuore, cara Lilly, c'è veramente bisogno di libri come questi.
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