Aveva 110 anni Carla Porta Musa, scrittrice comasca, decana della cultura italiana. E' scomparsa pochi giorni fa, a causa delle complicanze di una polmonite. Tutta Como l'ha salutata in Duomo e durate la cerimonia sono state lette alcune commoventi poesie della scrittrice. Nata il 15 marzo 1902 da Maria Casella, ticinese cresciuta a Panama, e dal noto ingegnere milanese Enrico Musa, studiò nei migliori collegi europei, vivendo a Losanna, in Inghilterra, al Caldecote Towers di Bushey, e a Parigi, a Groslay. A soli sei anni suo padre le regalò una piccola biblioteca piena di libri, cosa che fece anche con i suoi fratelli. Negli anni Venti, la poetessa organizzò, presso la propria abitazione di Como, un circolo culturale, i "Lunedì letterari". Nel corso della sua vita ha conosciuto scrittori ed intellettuali come Guido Piovene, Benedetto Croce, Salvatore Quasimodo, Riccardo Bacchelli, Giorgio De Chirico, Felice Casorati, Maria Callas, Piero Bargellini, Indro Montanelli, Dino Buzzati, Marino Moretti e Giovanni Papini. Carla Porta Musa ha collaborato con vari giornali e riviste e scritto una trentina di libri, il primo dei quali scritto per una delusione d'amore, l'ultimo scritto a 109 anni. Sposò il medico milanese Carlo Porta, da cui ha avuto una figlia, Livia, nota pediatra. E' deceduta il 10 ottobre. Al momento della scomparsa era tra le tredici persone più longeve d'Italia e la più anziana della provincia di Como. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed esponenti del mondo politico italiano hanno espresso cordoglio per la scomparsa della nota poetessa.
« Se volete ricordare il mio lungo appassionante amore per la città dove mi vanto d’esser nata, non fatelo intestando strade stradine o vicoli reconditi su lapidi che il tempo scolorisce ma fatelo dedicando al mio bel nome (non per mia scelta, ma che mi fu donato) nella vasta piazza prospiciente il lago un’immensa ninfea dai giochi d’acqua, perennemente festosi e palpitanti »
(A Como) |
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