

martedì 31 maggio 2011
TROPPO GIOVANI PER DIRE SI
Il mondo segreto delle spose bambine: in alcune zone del mondo, l’idea che una giovane donna abbia il diritto di scegliere il proprio compagno, e che decidere chi sposare e dove vivere siano scelte personali basate sull’amore e sulla volontà individuale, è considerata pura follia. Anteprima da Nat Geo Italia giugno, in edicola
«Tutte le volte che lo vedevo, cercavo di nascondermi. Lo odiavo», racconta Tahani (in rosa) a proposito dei primi giorni di matrimonio con Majed: lei aveva 6 anni e lui 25. La bambina, che adesso ha 8 anni, posa insieme a una sua ex compagna di classe, Ghada, anche lei sposa bambina.
I matrimoni precoci coatti sono ancora oggi diffusi in molti luoghi del mondo: vengono organizzati dai genitori stessi, spesso in violazione delle leggi nazionali.
I matrimoni infantili vanno oltre il paese d'appartenenza, la lingua, la religione, la casta. In India le bambine vengono promesse in genere a ragazzi di 4 o 5 anni più grandi; nello Yemen, in Afghanistan e in altri paesi in cui il fenomeno è diffuso, i mariti possono essere uomini giovani o vedovi di mezza età, se non addirittura rapitori che prima violentano le vittime e poi le reclamano come mogli, secondo una pratica in uso in certe regioni dell'Etiopia.
Il testo integrale dell'articolo è su National Geographic giugno in edicola

I matrimoni precoci coatti sono ancora oggi diffusi in molti luoghi del mondo: vengono organizzati dai genitori stessi, spesso in violazione delle leggi nazionali.
I matrimoni infantili vanno oltre il paese d'appartenenza, la lingua, la religione, la casta. In India le bambine vengono promesse in genere a ragazzi di 4 o 5 anni più grandi; nello Yemen, in Afghanistan e in altri paesi in cui il fenomeno è diffuso, i mariti possono essere uomini giovani o vedovi di mezza età, se non addirittura rapitori che prima violentano le vittime e poi le reclamano come mogli, secondo una pratica in uso in certe regioni dell'Etiopia.
Il testo integrale dell'articolo è su National Geographic giugno in edicola
MARIA LUISA BUSI, LA VERITA' NASCOSTA SU L'AQUILA

(Targatocn) La giornalista del Tg 1 Rai, dimessa il 21 maggio 2010 dopo i contrasti con la linea editoriale del direttore Augusto Minzolini, sul palco di Novello racconta i retroscena di quella linea e le notizie mai date a partire dal dramma dei terremotati dell’Aquila. “Una città distrutta, un incremento pazzesco di suicidi, mille morti per malattie metaboliche da stress, fallimento di moltissimi matrimoni. E’ la distruzione di un tessuto sociale con il 700% di cassa integrazione, più di 1.300 persone ancora in alberghi e nelle caserme della guardia di finanza. Lo sapevate questo? No. Non è colpa vostra, nessuno ve l’ha mai raccontato.
L’Aquila è diventata un luogo simbolico del populismo mediatico. Cioè un luogo meta politico dove il film del governo del fare doveva essere rappresentato tanto è vero che non si tagliano più nastri a L’Aquila. Poi sono venuti anche a Roma gli aquilani e li hanno anche pestati perché volevano raggiungere Palazzo Chigi. Pochi frammenti di queste immagini in alcuni telegiornali che li hanno trasmessi. Non era mai accaduto prima", dice la giornalista parlando delle omissioni mediatiche all'interno del primo telegiornale nazionale.

lunedì 30 maggio 2011
MILANO, I GIOVANI HANNO VINTO CON L'IRONIA: DA SUCATE A MORATTIQUOTES
(L'Unità)
TUTTI I TORMENTONI:
-LA MOSCHEA A SUCATE
-LE MALEFATTE DI PISAPIA: #MORATTIQUOTES
LE VIDEO-SATIRE:
-SE VINCE PISAPIA TU DEVI ANDARE VIA...
-MORATTI: NELLA VECCHIA LOMBARDIA...
-PISAPIA, PISAPIA CANAGLIA...

Mai parlare del risultato a partita in corso: il mio “silenzio elettorale” è dunque esclusivamente scaramantico. E però, va detto: a Milano qualche vittoria si può già metterla in conto. Ad esempio la riscoperta di una città giovane e vivace, segno che dipingere i giovani come soggetti passivi, imbesuiti dal nulla berlusconiano era un errore. O anche l’affermarsi di nuove forme di comunicazione politica e sociale. L’ironia contro la volgarità, la pacatezza contro l’aggressività, il ghigno della satira diffusa, di massa, contro le straordinarie stupidaggini agitate da una destra terrorizzata. Qui si è vista una creatività diffusa, una satira di massa, una risata liberatoria.
Dalle paradossali malefatte di Pisapia (È il parrucchiere di Berlusconi! Rubava le merendine a scuola…) fino alla strepitosa invenzione della moschea di Sucate, immaginario quartiere milanese, goliardica provocazione che lo staff della Moratti ha preso sul serio. La sventurata rispose, insomma, e tutta la città ne ride di gusto.
Ecco: questa gioia di esserci, questo approccio leggero, questo comunicare senza tivù, semplicemente parlando tra esseri umani, è già una vittoria. Un cambio di prospettiva soprattutto culturale, uno scontento che non diventa rabbia sterile, ma voglia di una città nuova. E poi, altra vittoria tutta nuova, una sinistra che non litiga e che non si accapiglia, che non si impegna nell’autogol, unita e ottimista dietro al suo candidato. Se sarà un punto d’arrivo per Milano lo sapremo tra poche ore. Che sia un punto di partenza per l’Italia è già chiaro a tutti. Anche alla destra, nervosa, aggressiva, divisa. Speriamo perdente.
TUTTI I TORMENTONI:
-LA MOSCHEA A SUCATE
-LE MALEFATTE DI PISAPIA: #MORATTIQUOTES
LE VIDEO-SATIRE:
-SE VINCE PISAPIA TU DEVI ANDARE VIA...
-MORATTI: NELLA VECCHIA LOMBARDIA...
-PISAPIA, PISAPIA CANAGLIA...

Mai parlare del risultato a partita in corso: il mio “silenzio elettorale” è dunque esclusivamente scaramantico. E però, va detto: a Milano qualche vittoria si può già metterla in conto. Ad esempio la riscoperta di una città giovane e vivace, segno che dipingere i giovani come soggetti passivi, imbesuiti dal nulla berlusconiano era un errore. O anche l’affermarsi di nuove forme di comunicazione politica e sociale. L’ironia contro la volgarità, la pacatezza contro l’aggressività, il ghigno della satira diffusa, di massa, contro le straordinarie stupidaggini agitate da una destra terrorizzata. Qui si è vista una creatività diffusa, una satira di massa, una risata liberatoria.
Dalle paradossali malefatte di Pisapia (È il parrucchiere di Berlusconi! Rubava le merendine a scuola…) fino alla strepitosa invenzione della moschea di Sucate, immaginario quartiere milanese, goliardica provocazione che lo staff della Moratti ha preso sul serio. La sventurata rispose, insomma, e tutta la città ne ride di gusto.
Ecco: questa gioia di esserci, questo approccio leggero, questo comunicare senza tivù, semplicemente parlando tra esseri umani, è già una vittoria. Un cambio di prospettiva soprattutto culturale, uno scontento che non diventa rabbia sterile, ma voglia di una città nuova. E poi, altra vittoria tutta nuova, una sinistra che non litiga e che non si accapiglia, che non si impegna nell’autogol, unita e ottimista dietro al suo candidato. Se sarà un punto d’arrivo per Milano lo sapremo tra poche ore. Che sia un punto di partenza per l’Italia è già chiaro a tutti. Anche alla destra, nervosa, aggressiva, divisa. Speriamo perdente.
28 maggio 2011
sabato 28 maggio 2011
UN'ALTRA GALASSIA, NUOVA FESTA DEL LIBRO A NAPOLI - DAL 3 AL 5 GIUGNO

Ospiti: Diego De Silva, Rossella Milone,Valeria Parrella, Piero Sorrentino, Massimiliano Virgilio, Valerio Magrelli, Ascanio Celestini, Ricardo Menéndez Salmòn, Matteo Codignola (seduta spiritica per evocare Baudelaire), Mauro Covacich, Raffaele La Capria.
Luoghi: Sagrato di San Paolo Maggiore, Chiostro Grande di San Paolo Maggiore, Antico Refettorio di San Paolo Maggiore, Napoli Sotterranea.
Tutti gli incontri sono ad ingresso gratuito
venerdì 27 maggio 2011
giovedì 26 maggio 2011
IL GIUDICE ROSARIO LIVATINO SARA' BEATO

JENTU
Suoni e ritmi del Salento. Album Jentu del 2003. Grandi emozioni. Da ascoltare...
mercoledì 25 maggio 2011
IL DECLINO NON E' OBBLIGATO
L'editoriale di Mario Calabresi su La Stampa del 24.5.2011 (estratto)
Articolo completo qui
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Agli italiani il rapporto annuale dell’Istat, presentato ieri, non dice assolutamente niente di nuovo. A loro non serve. Racconta cose che già sanno, che sentono sulla loro pelle ogni giorno: la paura di scivolare nella povertà, il calo del potere d’acquisto, la minore capacità di risparmiare e il gonfiarsi del numero dei giovani che non trovano lavoro e passano le loro giornate tra il divano della casa dei genitori, il computer e l’aperitivo in piazza.
Il rapporto dell’Istat sarebbe invece utilissimo per la nostra classe di governo, convinta che i problemi del nostro futuro si chiamino «spostamento di un paio di ministeri al Nord» o «sanatoria delle multe automobilistiche». Per tutti i nostri politici dovrebbe essere una lettura obbligatoria, per aprire loro gli occhi, per scuoterli, per indicargli le priorità e le ragioni di allarme.
Per mostrargli quella fotografia del Paese che si ostinano a non vedere, che non li tocca, non li scuote, non riesce a togliergli il sonno.
Eppure i segnali sono ovunque intorno a noi: sono i giovani spagnoli che hanno trovato il coraggio di riunirsi permanentemente al centro di Madrid (denunciando gli stessi identici disagi dei nostri ragazzi); è il voto delle amministrative che cerca sbocchi inediti e porta il movimento di Beppe Grillo a superare la soglia del cinque per cento in città importanti come Bologna, Milano o Torino; è il flusso in continuo aumento di chi va a cercare fortuna all’estero, è il numero esplosivo dei ventenni che non studiano e non lavorano, un pezzo di generazione futura che sta immobile e rischia di essere perduta per sempre.
Politici e genitori dovrebbero dire a gran voce ai nostri ragazzi che sono loro il futuro, che devono avere fiducia, che tutti giocheremo la loro partita, sono cose di una tale banalità che non andrebbero nemmeno scritte. Sarebbe come se qualcuno cominciasse a ricordare che la terra con i semi appena piantati va bagnata ogni giorno perché da lì nasceranno i fiori e le piante, che se la lasciamo seccare non avremo nessun raccolto futuro. Eppure questa volta le leggi di natura sembrano dimenticate: le nuove generazioni non meritano investimenti, non meritano fiducia e nemmeno impegno. Il messaggio di sfiducia è talmente forte e chiaro che siamo al quart’ultimo posto in Europa per numero di laureati e le immatricolazioni all’università dopo anni di costante incremento da un biennio hanno cominciato a calare visibilmente.
C’è chi, per levarsi un peso dalla coscienza, sostiene che queste nuove generazioni non valgono granché, sono disinteressate, distanti e apatiche, in fin dei conti la colpa è loro se sono chiusi fuori.
In un cartello innalzato dalla folla dei ragazzi di Madrid, si leggeva: «Siamo la generazione più preparata e la meno valorizzata». Nei curriculum che arrivano a questo giornale ogni giorno sono sempre di più quelli dei disoccupati che hanno una laurea, un master e parlano almeno due lingue: hanno fatto tutto quello che gli era stato chiesto e hanno avuto famiglie che hanno investito su di loro. Se non c’è spazio non possiamo colpevolizzarli, dobbiamo cominciare a creare nuove opportunità, allargare il mercato del lavoro sintonizzandoci sul mondo che è cambiato a gran velocità e far cadere muri e barriere.
domenica 22 maggio 2011
LE REGOLE DEL DISCORSO PERFETTO

Risultati: gli intervistatori che emettevano 3,5 parole al secondo sono quelli che hanno registrato il più alto gradimento. Bocciati, invece, quelli che correvano come lepri o erano lenti come tartarughe.
Altro elemento: troppe variazioni nel suono di voce risultano artificiali e disturbano l'ascoltatore.
Elemento di successo in qualunque conversazione sarà sempre dare l'impressione di essere spontanei. L'arte oratoria si puo' imparare e per essa valgono più le forme in cui si espone che il contenuto.Altro elemento: troppe variazioni nel suono di voce risultano artificiali e disturbano l'ascoltatore.
Per chi volesse saperne di più si documenti su Demostene, Cicerone, Schopenhauer, Churcill e Clinton.
CRISTO, FIGLIO DI UNA DONNA RIVOLUZIONARIA

SORIA VUOL STUPIRE TORINO

La risposta degli amministratori pubblici non si è fatta attendere. Michele Coppola, assessore alla Cultura della Regione Piemonte dice: «Non credo che nessuna associazione collegabile anche lontanamente a Giuliano Soria possa chiedere anche solo un euro alla Regione: è il nostro stesso codice etico a impedircelo». Stessa risposta da parte del Comune e gran finale a firma Mercedes Bresso: «Trovo inquietante che pur indirettamente si chieda agli enti locali piemontesi di continuare a finanziare un’idea venuta al signor Giuliano Soria. C’è un processo ancora in corso, la Regione si è costituita parte civile, mi stupisco addirittura che a Roma, invece, qualche istituzione pubblica resti coinvolta in questa rete».
GLI INDIGNADOS DI PUERTA DEL SOL
Disoccupazione in Europa (giovani tra i 15 ed i 24 anni): Spagna 18,2%; Francia 10,6%; Germania 7,
7%; Italia 7,9%; EU 10,8%.

In Spagna un esercito di giovani ha provocato un vero e proprio terremoto. La loro protesta è contro il governo Zapatero, incapace di dare risposte concrete alla crisi che attanaglia il Paese. Oggi in Spagna vanno a votare 34 milioni di cittadini, le città coinvolte sono 8116, l
e regioni 13 su 17.
La rivolta va avanti da una settimana, tra tendopoli, autogestioni e piatti caldi portati dalla gente comune. Sono in 20mila. L'astensione in massa dalle urne potrebbe essere che Zapatero faccia le valigie.

La rivolta va avanti da una settimana, tra tendopoli, autogestioni e piatti caldi portati dalla gente comune. Sono in 20mila. L'astensione in massa dalle urne potrebbe essere che Zapatero faccia le valigie.
sabato 21 maggio 2011
NOTTE ROSA 2011 SULLA RIVIERA ROMAGNOLA

110 chilometri di Costa che all’unisono festeggeranno questa notte grazie a concerti, reading, mostre, spettacoli, convegni e performance teatrali; tutti festeggeranno dall’alba al tramonto e tutti, sempre all’unisono, a mezzanotte illumineranno il cielo di Rosa grazie agli spettacoli pirotecnici ormai parte integrante e fondamentale dell’avvenimento.
Ogni località riserva degli avvenimenti veramente unici come ad esempio il concerto dei Modà a Rimini, il concerto di Ricky Martin a Cattolica, la notte rosa dedicata ai bambini a Bellaria Igea Marina, senza dimenticare la presenza di Radio Deejay a Riccione e di Radio Bruno a Cesenatico.Per questa notte tutti gli hotel della Riviera si stanno preparando con tantissime offerte Notta Rosa per soddisfare qualsiasi richiesta dei turisti e per festeggiare con loro una magica notte.
Venite in Riviera a festeggiare la Notte Rosa, il capodanno dell’estate italiana vi aspetta!
Salone del libro di Torino: lo scherzo agli scrittori | RollingStone | Cultura
Salone del libro di Torino: lo scherzo agli scrittori | RollingStone | Cultura
La figuracce di Sgarbi, Dandini, De Cataldo e Annunziata
Non è uno scrittore e non ha scritto nessun libro. Ma basta dichiarare il contrario e tutti ci credono, vip e scrittori (veri) compresi. Il video dello scherzo messo in atto al Salone del Libro di Torino mette in ridicolo l'ambiente intellettuale e radical chic. Ecco il video.
La figuracce di Sgarbi, Dandini, De Cataldo e Annunziata
Non è uno scrittore e non ha scritto nessun libro. Ma basta dichiarare il contrario e tutti ci credono, vip e scrittori (veri) compresi. Il video dello scherzo messo in atto al Salone del Libro di Torino mette in ridicolo l'ambiente intellettuale e radical chic. Ecco il video.
venerdì 20 maggio 2011
"KATE E' STERILE"

martedì 17 maggio 2011
LA DE GIROLAMO ANNUNCIA QUERELA NEI CONFRONTI DI MASTELLA

domenica 15 maggio 2011
IL MARE DEI TUOI OCCHI - LAURA BONO
venerdì 13 maggio 2011
LA POETESSA AGLI STUDENTI: "LEGGETE, O FATE L'AMORE"

I ragazzi del Bookstock Village dopo l'incontro con Patrizia Valduga
TIZIANA PLATZER
TORINO
Sono alti e magrini, sui jeans la t-shirt nera con i volti dei due ragazzini che abbracciano la frase «chiedere bellezza», li identifica fra le squadre operative del Bookstock Village. Ma non quella dei «boy&girl» di Andrea Bajani, i due amici fanno parte del team dell’Istituto Steiner che gira le clip. Spalla a spalla, mentre aspettano che il pubblico abbandoni l’arena, si confidano una sintesi condivisa al millimetro: «In tanti modi ci ha detto una cosa sola: o godete del leggere poesie, o fate sesso». Sorridono, non di quell’ironia superficiale che si appiccica scontata a due adolescenti, hanno metabolizzato perfettamente il messaggio che ieri mattina la poetessa Patrizia Valduga ha cercato di trasmettere alla platea piena di studenti durante l’incontro di apertura del progetto pensato da Bajani, «Le parole del futuro»: e «futuro» è stata la prima.
Sono alti e magrini, sui jeans la t-shirt nera con i volti dei due ragazzini che abbracciano la frase «chiedere bellezza», li identifica fra le squadre operative del Bookstock Village. Ma non quella dei «boy&girl» di Andrea Bajani, i due amici fanno parte del team dell’Istituto Steiner che gira le clip. Spalla a spalla, mentre aspettano che il pubblico abbandoni l’arena, si confidano una sintesi condivisa al millimetro: «In tanti modi ci ha detto una cosa sola: o godete del leggere poesie, o fate sesso». Sorridono, non di quell’ironia superficiale che si appiccica scontata a due adolescenti, hanno metabolizzato perfettamente il messaggio che ieri mattina la poetessa Patrizia Valduga ha cercato di trasmettere alla platea piena di studenti durante l’incontro di apertura del progetto pensato da Bajani, «Le parole del futuro»: e «futuro» è stata la prima.
mercoledì 11 maggio 2011
BERLUSCONI: "MAGISTRATURA MALE DELLA DEMOCRAZIA"

Il lungo elenco delle vittime del terrorismo, che annovera
centinaia di magistrati, è all'indirizzo:
it.wikipedia.org/wiki/Vittime_di_Cosa_nostra
ed anche su:
centinaia di magistrati, è all'indirizzo:
it.wikipedia.org/wiki/Vittime_di_Cosa_nostra
ed anche su:
lunedì 9 maggio 2011
SALONE DEL LIBRO PER RAGAZZI DI BRA

sabato 7 maggio 2011
NOTTE BIANCA DEI MUSEI

(Viagginews) Il 14 e 15 Maggio in tutta Europa sarà la Notte dei musei, un’ occasione per ammirare opere d’arte nell’insolita e affascinante cornice della notte. I capolavori della nostra storia sono racchiusi nei musei di tutta Europa, dalla Francia all’Inghilterra dalla Spagna alla Danimarca. Pressoché infinito l’elenco di tutti i musei che apriranno gratuitamente le loro porte ai visitatori al calar del sole. Dal Louvre di Parigi, al Prado di Madrid, dal, Museumsinsel, cioè l’isola dei musei, di Berlino al museo di Van Gogh di Amsterdam, dal Belvedere di Vienna al Guggheneim di Bilbao. C’è solo l’imbarazzo della scelta.
La Nuit Des Musées, idea partita dalla Francia con l’appoggio dell’Unesco è giunta ormai alla sesta edizione, cui hanno poi aderito molti altri Stati Europei.
lunedì 2 maggio 2011
UCCISO BIN LADEN
"Giustizia è stata fatta"
OBAMA


Ucciso Bin Laden. Smontata la teoria che finiscono male solo gli amici di Berlusconi.
Ucciso Bin Laden. Le immagini in Tv. Prossimo passaggio: vendita a tranci su eBay.
Ucciso Bin Laden. I talebani dicono che non è vero. Chiedere a San Tommaso. please! (Vukicblog)
Ucciso Bin Laden. Le immagini in Tv. Prossimo passaggio: vendita a tranci su eBay.
Ucciso Bin Laden. I talebani dicono che non è vero. Chiedere a San Tommaso. please! (Vukicblog)
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