
La risposta degli amministratori pubblici non si è fatta attendere. Michele Coppola, assessore alla Cultura della Regione Piemonte dice: «Non credo che nessuna associazione collegabile anche lontanamente a Giuliano Soria possa chiedere anche solo un euro alla Regione: è il nostro stesso codice etico a impedircelo». Stessa risposta da parte del Comune e gran finale a firma Mercedes Bresso: «Trovo inquietante che pur indirettamente si chieda agli enti locali piemontesi di continuare a finanziare un’idea venuta al signor Giuliano Soria. C’è un processo ancora in corso, la Regione si è costituita parte civile, mi stupisco addirittura che a Roma, invece, qualche istituzione pubblica resti coinvolta in questa rete».
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