martedì 30 marzo 2010
MOMENTI DI GLORIA
lunedì 29 marzo 2010
LA BELLEZZA DI CRISTO
Gesù Cristo era bellissimo. Alto, forte, carismatico, con barba e capelli lunghi, portamento regale. Il Figlio di Dio non poteva che essere perfetto.
Gesù Cristo il più grande comunicatore di tutti i tempi, che apre le sue braccia all’umanità e la invita a gettare nel suo divin cuore i suoi affanni.
Non una teoria, un’ideologia, un partito, un dogma. Carne viva che cammina tra gli uomini, accoglie tutti ed accoglie su di sé la flagellazione e la crocifissione per la redenzione degli uomini.
Che risorge nello splendore della bellezza divina. Che continua ad attrarre a sé con il più rivoluzionario messaggio di tutti i tempi, quello dell’Amore.
Nessuna teoria o filosofia ha mai avuto questo potere. L’amore di Cristo sì.
Scusate, ma questa effigie è talmente bella che oggi volevo scrivere qualcosa su Nostro Signore.
Buona Pasqua a tutti.
sabato 27 marzo 2010
venerdì 26 marzo 2010
CITTADINI DEL MONDO
NUOVI VERSI DI QUASIMODO SCOPERTI A GENOVA
NASCE LA GIORNATA DEL TEATRO
giovedì 25 marzo 2010
SOLIDARIETA'
martedì 23 marzo 2010
1810-2010: BICENTENARIO NASCITA DI CAVOUR
sabato 20 marzo 2010
"LE DONNE NON INVECCHIANO MAI"
I CONSIGLI DEL NUTRIZIONISTA
giovedì 18 marzo 2010
CALITRI, PAESE DI VECCHI
lo spot trasmesso ieri sera dal TG1 Rai sui pensionati di Calitri, non poteva non essere all’insegna dei tarallucci, tarantelle & vino...con l’aggiunta di formaggi & salami che, pur gustosi e costosi (!), sono comunque alquanto indigesti, specie oltre una certa età. Qui, in paese, di basso non c’è certamente il costo della vita, ma soltanto la qualità di chi specula o spara cialtronate, come l’affermare che “con 500 euro si vive bene e con 1000 euro si vive da re”.
Peccato che è saltata la notizia (questa sì vera), che a Calitri quasi tutti i vecchi, non essendo avvezzi a vivere da “re”, stanno rifiutando le pensioni che superano i 500 euro.
Più seriamente: poiché anche a cercarli non si trovano strutture (centri sociali, ricreativi o sanitari adatti a persone anziane), non si capisce bene (o fin troppo) come ci abbiano regalato un tal primato internazionale. Se non fosse per la solita vanagloria, tipica delle piccole comunità, dopo i ringraziamenti, la qualifica andrebbe declinata, quantomeno per rispetto dei tantissimi centri che davvero la potrebbero meritare.
Il Mattino – 17/3/2010, pag. 23
Caro Direttore,
sulla promozione di Calitri - da parte del e-magazine «International Living» - a ‘capitale’ dei pensionati, se ne sono lette, sentite e viste tante (come ieri sera al Tg1 e prima ancora all’avellinese Itv), da farne anche la capitale delle bufale. Ho condiviso sostanzialmente solo quanto ha scritto Franco Arminio, pur non entrando nel merito della questione. Ed è ciò che intendo fare io, come calitrano, se me lo permette.
Dunque: perché Calitri?! Per essere preso a campione mondiale dovrebbe avere non le stesse qualità degli altri Comuni, ma qualcosa di speciale, fuori dal comune, appunto! Ed è qui che cascano, oltre alla graduatoria, gli asini. È mai possibile che abbia potuto scavalcare paesi davvero all’avanguardia nell’assistenza gerontologica? Insuperabili restano quelli emiliani o romagnoli. Senza dire delle molto più civili e accoglienti cittadine interne della penisola. Ma tant’è! I parametri di giudizio seguiti dal britannico e-magazine sarebbero stati il mercato immobiliare, la quantità di imposte sul reddito, e l’indispensabile assistenza sanitaria.
Ebbene, Calitri un mercato immobiliare rapportato al medio reddito pro capite non l’ha mai avuto. È sempre stato esagerato. Tant’è che finanche Tecnocasa s’è fermata a Lioni, perché il nostro ambiente era considerato troppo ‘selvaggio’ o irregolare. E lo è tuttora, sempre in balìa di speculazioni varie. Il parametro certo non lo può fornire il Centro storico. Dopo aver speso decine di miliardi (di lire) per ‘sistemarlo’ (con lifting edilizi o estetiche riverniciature), è ora quasi del tutto abbandonato. I residenti hanno preferito lasciare quelle case, oltre che per scadenze esistenziali, perché prive delle moderne comodità (difficoltà di accesso, strutture sanitarie inadeguate, spazi abitativi spesso angusti, ecc.). Da qui i prezzi ‘bassi’. Certo, è pur sempre un patrimonio immobiliare di rilevante bellezza, un’antropologica testimonianza di un mondo e di una convivenza sociale ormai quasi inesistente. Qualcosa che richiama nostalgie di vite e di tempi meno frenetici. E sarà il fascino dell’antico, del budello medievale, ovvero la seducente variegata percorrenza di viscere sinuose e pietrose, ma resta il fatto che quel modello di vita, almeno attualmente, nel Centro storico non è più sostenibile, se non per brevi permanenze.
Senza un reale federalismo fiscale, poi, di quali tasse basse parliamo? Sono quelle comuni a tutti i Comuni. L’unico criterio affidabile sarebbero, per contrappeso, i servizi offerti. E qui siamo davvero scarsi. Come in quasi tutti i Comuni irpini, invalidati e appesantiti da burocrazie e clientelismi. Avessimo almeno qualche centro ricreativo per anziani. Macché! C’è qualche sottano per giocare a carte, o il muretto del corso dove appollaiarsi a mò di rondoni per fare quattro chiacchiere. Ci fosse almeno un campetto di bocce o un cinema. Manca una piscina comunale e di una permanente sala da ballo non c’è l’usanza.
Anche il costo della vita a Calitri è sempre stato alterato, tant’è che molto si acquista altrove. Si salvano forse i fitti delle case per uno sfasato rapporto fra immobili esistenti e popolazione residente (tre a uno), ma tutto il resto è adeguato, giacché imposto, alle tariffe nazionali. Una normale pensione, insomma, qui potrebbe anche bastare ma soltanto se si possiede un alloggio e si fa una vita parsimoniosa. La barzelletta del “vivere da re”...è davvero del paese dei sogni, ed è meglio lasciare lo spot a chi di cialtronate se ne intende.
Scarsa è finanche l’assistenza sanitaria (che ovviamente è gratuita non soltanto a Calitri!). L’Asl locale si caratterizza più per le pratiche burocratiche che per le visite specialistiche, ed è comunque a rischio chiusura. Dell’ospedale di Bisaccia, esautorato per le malattie più serie, non si riesce a decidere neppure se trasformarlo in ospizio o chiuderlo del tutto. Solo al Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi va un po’ meglio. Per il resto, resta Avellino o altri grossi centri, Napoli o Potenza. Come 40-50 anni fa. Rispetto ad Andreatta, Fontanarosa o altre comunità, non abbiamo neppure una casa di riposo per anziani, salvo i limitati ricoveri dalle suore. Come secoli fa.
E allora su cosa si basa questa qualità della vita? Sull’aria? Già, come quella di tutta la (ex) verde Irpinia. Sulla quiete? Allora meglio Cairano, ancora più tranquillo. Sulla genuinità dei prodotti alimentari? Quali?...se sono i medesimi dappertutto. Vero è che ci sono quelli nostrani, autoctoni, che poi sono sempre quei pochi circoscritti al caseario o al salumificio, più o meno casalingo.
E per essere onesti fino in fondo, siamo anche gente forse senza cattiveria, ma con troppa atavica superbia o supponenza (rilevata anche dal De Sanctis ) per essere davvero ospitali.
Insomma, non c’è nulla, o molto poco, per meritarci l’onore di una mondiale selezione e qualificazione. E allora da cosa nasce quella graduatoria? Che vi sia lo zampino di qualche britannico buontempone, nonché acquirente di modesto ed economico locale calitrano? Non è da escludere. Certo è che noi, nati o residenti a Calitri da una vita, non ce ne eravamo mai accorti.
Non si vuole essere anticalitrano per spirito contraddittorio, ma solo per rispetto di quella realtà o verità che la politica spesso calpesta pur di vendere spot pubblicitari, credendo in un ritorno elettoralistico. Per un simile riconoscimento, proprio perché sostanzialmente falso, non credo ci sia da inorgoglirsi. Oltre a creare discriminazione etnica fra altre comunità irpine (per non dire nazionali) che offrono di meglio, si finisce per concretizzare, di Calitri, sempre più l’immagine di UN PAESE DI VECCHI, più di quanto già non lo sia, con tutti i problemi, anche economici e sociali che ciò comporta.
Questo non significa chiudere le porte al turismo. Ci mancherebbe. È che sarebbe meglio, non solo per noi, ma per l’Irpinia tutta, una politica più seria, che pensasse ad arrestare soprattutto le ondate migratorie di centinaia di famiglie, per giunta giovani. A farla breve: hanno promosso Calitri a Eden per vecchi. Ma è preferibile che rimanga l’inferno dei giovani. Quantomeno per non perdere la speranza di futuro.
CAV. CHE ABBAIA
martedì 16 marzo 2010
CALITRI, IL PARADISO DEI PENSIONATI
venerdì 12 marzo 2010
COMPAGNI DI SCUOLA (MASCHI)
mercoledì 10 marzo 2010
INNAMORATI DI TE
Noi abbiamo la possibilità di decidere a quale di queste due categorie vogliamo appartenere, a quella del vittimismo dilagante o a quella di coloro che prendono in mano le proprie attitudini e le proprie possibilità e ne fanno meraviglie.
Il pensiero creatore; i miracoli che ogni persona può fare; i pensieri che possono cambiare il mondo; fare di questa vita la nostra prossima vita felice; il sogno di essere nel proprio sogno; perdere solo quello che smettiamo di scegliere; più vediamo il mondo come vorremmo vederlo e più il nostro mondo diventa così; attiriamo nella nostra esistenza le persone e le circostanze perfette; la casa con un buco nel tetto ha un appuntamento con la pioggia...; crederci sempre e comunque sino alla favola...Questi sono gli argomenti trattati in questo libro, per "ricominciare da te"...
"Le ferite non contano se smetti di contarle..."
IL FRATELLO DEL PAPA
L'ASILO DELLA MORALE
COMPLEANNO GRANDE FRATELLO
domenica 7 marzo 2010
VOCI DALL’INDIA
giovedì 4 marzo 2010
ARISTOTELE SPIEGATO AI RAGAZZINI
martedì 2 marzo 2010
SO CHE MI BRAMATE SU FACEBOOK...
Ho una viscerale antipatia per il mezzo. Scusatemi tutti.