Stavolta il Cavaliere merita davvero dei fiori per la sua ultima alzata d’ingegno. Per risollevare l’Italia dalla crisi economica – dice Silvio Berlusconi – occorre che gli italiani spendano di più, non si facciano prendere dal panico della terza settimana e facciano circolare più denaro. Bene bene bene. Si vede che l’altra notte il premier ha ripassato Keynes, mentre nel frattempo dava una sbirciata ai programmi di satira che lo prendono come bersaglio (ma a lui basta apparire, sempre e comunque, in tutte le salse, e se non è kui a fare le battute basta che ci sia chi le faccia su di lui).
Siamo grati al Cavaliere per questa genialata, e ci auguriamo che al più presto i nostri parlamentari diano il buon esempio. Cominciando con il distribuire i loro ventimila euro e passa mensili a fare beneficenza alle famiglie povere d’Italia, quelle, per intenderci, che campano con 700 euro al mese (e ce ne sono, oh se ce ne sono), iniziando a acquistare di tasca propria le ricariche dei loro cellulari, la benzina nell’automobile, i viaggi in aereo, nonché a pagare i salatissimi conti quando vanno a consumare abbondantemente in caffè e ristoranti (mi sembrano tutti più panciuti ultimamente…).
Una scuola a Rivoli è crollata ed un ragazzo di 17 anni – poteva essere loro figlio o nipote – è morto. Da anni non veniva effettuata alcuna manutenzione all’edificio, e ricordiamo che è appena stata varata la riforma Gelmini, che tagli tutti i fondi possibili sull’istruzione, anche se la ministra, a danno avvenuto, si è affannata a precisare che sarebbero pronti 300 milioni di euro per l’edilizia scolastica.
Ora.
Dopo decenni che le scuole facevano richiesta al Ministero per avere quattrini in modo da rimettersi letteralmente in sesto.
Con la speranza che quelli che ci rappresentano e siedono in quegli scranni inizino a far circolare moneta, in modo che gli italiani seguano a ruota e riscoprano con essi l’altruismo e la propensione al dono - su cui i nostri politici potrebbero dare lezioni -, offriamo questi fiori virtuali al Cavaliere.
Siamo grati al Cavaliere per questa genialata, e ci auguriamo che al più presto i nostri parlamentari diano il buon esempio. Cominciando con il distribuire i loro ventimila euro e passa mensili a fare beneficenza alle famiglie povere d’Italia, quelle, per intenderci, che campano con 700 euro al mese (e ce ne sono, oh se ce ne sono), iniziando a acquistare di tasca propria le ricariche dei loro cellulari, la benzina nell’automobile, i viaggi in aereo, nonché a pagare i salatissimi conti quando vanno a consumare abbondantemente in caffè e ristoranti (mi sembrano tutti più panciuti ultimamente…).
Una scuola a Rivoli è crollata ed un ragazzo di 17 anni – poteva essere loro figlio o nipote – è morto. Da anni non veniva effettuata alcuna manutenzione all’edificio, e ricordiamo che è appena stata varata la riforma Gelmini, che tagli tutti i fondi possibili sull’istruzione, anche se la ministra, a danno avvenuto, si è affannata a precisare che sarebbero pronti 300 milioni di euro per l’edilizia scolastica.
Ora.
Dopo decenni che le scuole facevano richiesta al Ministero per avere quattrini in modo da rimettersi letteralmente in sesto.
Con la speranza che quelli che ci rappresentano e siedono in quegli scranni inizino a far circolare moneta, in modo che gli italiani seguano a ruota e riscoprano con essi l’altruismo e la propensione al dono - su cui i nostri politici potrebbero dare lezioni -, offriamo questi fiori virtuali al Cavaliere.