GIANNI OLIVA
GIANNA PENTENERO
GIANNA PENTENERO
(Estratto). Appena iniziato, questo è già un anno profondamente “nuovo”. C’è chi parla di una riedizione del ’68. Il clima della mobilitazione è analogo, ma c’è una differenza profonda: il ’68 è stato un fenomeno europeo contro un modello di scuola e di società superati dalle trasformazioni economiche degli anni ’50-’60; il 2008 è un fenomeno solo italiano, scatenato da provvedimenti che hanno il titolo pretestuoso di “riforma” e che invece sono solo tagli, ridimensionamenti, destabilizzazione.
Otto miliardi di euro in meno nei prossimi tre anni; 87mila docenti in meno; 45 mila unità di personale Ata in meno; soppressione dei plessi scolastici con meno di 50 alunni. Quando mai le riforme di fanno con i “meno” e con le soppressioni?
Il nostro sistema scolastico ha molti difetti e necessita di interventi. Non ha però bisogno di smantellamenti.
Caro ministro, non è con i grembiulini che si costruisce la scuola dell’uguaglianza, ma con le pari opportunità di apprendimento offerte a tutti; è quello che c’è stato finora e che i suoi tagli vogliono distruggere.
Assessore alla Cultura
Assessore all’Istruzione della Regione Piemonte
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