domenica 9 novembre 2008

Cattive ragazze

Un gruppo di bad girls sono descritte nell'ultimo film di Matteo Rovere. Elena Chiantini e le sue amiche Michela e Alice sono le ricche e viziate figlie dell'alta borghesia imprenditoriale italiana, ammiratrici di Kate Moss e Paris Hilton, anoressiche, ciniche, spregiudicate, passano la vita tra feste in discoteca e fiumi di champagne. Per ammazzare la noia della quotidianità e quella rappresentata da scuola e genitori, decidono di sedurre un giovane professore che nel film è forse la figura più patetica. Il giovane professorino, sposato e con un bambino piccolo, si atteggia a salvatore delle tre fanciulle deviate, che passano le giornate a fumare marjuana e rischiano così di essere espulse dalla scuola, ma alla fine cadrà vittima del perverso gioco di seduzione architettato dalle tre. Nella violenta colluttazione con il padre di Elena, che li scopre a letto insieme, costui muore, mentre lui finisce in tribunale. La diciassettenne Elena, incapace di sentimenti, è impassibile difronte al tentativo di suicidio di una delle sue amiche, come lo è di fronte alla morte del padre (che, distratto dai suoi impegni e per il troppo affetto, non si era mai accorto di avere una figlia dallo stile di vita piuttosto... libero).
Che dire? Un ritratto veritiero e aderente alla realtà della gioventù italiana?
E' vero che i padri padreterni fanno i figli crocifissi (come dicono a Roma) e chi lavora nella scuola sa che i ragazzetti più annoiati e pestiferi sono figli di genitori miliardari e assenti. Ma sono un caso su mille.
Ma per fortuna la gioventù italiana, oltre ad essere lontana anni luce dal modello affrescato, è molto, molto migliore di quella descritta nel film..........

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