martedì 12 giugno 2007

Proposta per risollevare l'economia nazionale

La tranquilla signora milanese che vive da sola in città, posto fisso, indipendente, un discreto numero di relazioni, vacanze nel verde per rilassarsi. Il giovane e brillante studente universitario che aspira ad un impiego presso lo studio legale di grido. Il tranquillo impiegato di banca, impeccabile e preciso sul lavoro, che non si alza dalla sua sedia nemmeno per fare pipì. Il deputato del Parlamento che ti ha sfornato progetti di legge su chissà quante e quali tematiche sociali. L’analista di laboratorio, che passa il tempo tra provette e tamponi, tamponi e provette… Un unico pensiero, magari a fine serata, dopo una buona cenetta in compagnia: tirare fuori le canne ed aspirare per rilassarsi e sentirsi bene. Magari anche un po’ euforici…
Dopo la grande scoperta del CNR -nell’aria di Roma ci sono tracce di sostanze stupefacenti-, ora un rapporto di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, rivela che gli assuntori di tali sostanze sono tra noi. Sono i Mario Rossi della situazione, persone insospettabili che stanno lì a tirare su per il naso, fumare, iniettare, farsi di qualcosa, purché dia lo sballo. L’ultima moda è la colla che protegge le corde di violino. Ma in cima alle preferenze resta l’eroina. Seguita dalla cocaina e dai cannabinoidi. Il rapporto descrive una situazione spaventosa in cui i signor Rossi della situazione oltre ad essere gli abituali assuntori di tali sostanze ne sono anche gli spacciatori (per arrivare a fine mese). Regione per regione vi è la fotografia di quelli che si rivolgono ai Servizi pubblici per le tossicodipendenze e dei decessi. I furbi e gli ingenui sono avvertiti: per mettere da parte fette consistenti dei vostri guadagni una strada maestra è abolire gli stupefacenti dalla propria vita. L’economia nazionale si potrà risollevare se a tirare su per il naso si resterà in dieci. Utopia? E allora non vi lamentate se il vostro portafogli piange!

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