venerdì 15 giugno 2007

Il caso Selva e...

E’ stato formalmente inquisito il senatore alleatino Gustavo Selva, classe 1926, che pochi giorni or sono, durante la visita di Bush a Roma, ha forzato il blocco stradale per giungere in tempo presso gli studi televisivi di La7. Fingendo un malore si era fatto trasportare in tv a bordo di un’autoambulanza. Ne era scaturito un vivace battibecco con gli infermieri. Il senatore aveva minacciato il licenziamento per uno di loro se non lo avessero scortato in fretta presso lo studio del cardiologo di fiducia. Lo stesso senatore aveva poi rivelato in diretta di essere ricorso ad “un trucco da vecchio cronista” per giungere in tempo agli studi televisivi. Criticato da più parti il senatore si è visto costretto a rassegnare le dimissioni. L’accaduto la dice lunga sulla vita di certi personaggi politici, abituati da sempre a sgomitare per avere un posto in prima fila. Nonché sulla smania di fare passerella. Ma non voglio giudicare i politici e la loro etica. Mi viene da pensare a quando siamo in strada al volante: i più accaniti nel volervi sorpassare o nel fare manovre azzardate sono proprio gli uomini anziani di una certa età. Fateci caso. Hanno sempre fretta di arrivare prima degli altri. Si vede che ne sono affetti gli uomini nella fascia senile. La dose di prepotenza è direttamente proporzionale al calo degenerativo dell’età.

Nessun commento:

Lettori fissi