Secondo recenti studi, i bambini e gli adolescenti italiani passerebbero troppo tempo a scuola, in confronto alla media europea, con detrimento per la salute, e fenomeni di depressione ed obesità, legati allo stravolgimento dei ritmi veglia-sonno. Al troppo tempo passato a scuola è da imputare la mancanza di concentrazione, distrazione e disordini alimentari.
Lo affermano con sicurezza il professor Yvan Touitou, un cronobiologo professore alla Faculté de médecine de la Pitié Salpêtrière, ed uno studio della American Academy of Pediatricians (AAP), intitolato Let them sleep (lasciamoli dormire.
Il paese dove i bambini restano di meno a scuola è la Finlandia, eppure i risultati raggiunti sono i migliori a livello globale, come rivela l'OCSE
(Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). Al contrario, le performance degli studenti italiani sono ancora al di sotto
delle medie.
Il che equivale a dire che, magari, l'attuale orario scolastico, dalle otto del mattino, alle due del pomeriggio, andrebbe rivisto.
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