venerdì 30 gennaio 2015

IL VAGONE DELLA DISCORDIA A PIAZZA CASTELLO, TORINO






Il vagone che portò i deportati dei nazisti nei campi di concentramento resterà al suo posto per tutto il tempo della mostra dedicata a Primo Levi ("Il mondo di Primo Levi", vedi sul blog fotografico).
Effettivamente, il soprintendente Luca Rinaldi, figlio di un partigiano, ha avuto un'idea geniale. Il vagone, piantato davanti palazzo Madama a Torino, al centro dell'elegante Piazza Castello, ha un effetto potente sulla psiche di chi si sofferma a guardarlo. E' un monito: nel cuore della civile Europa, di cui l'eleganza della piazza è anch'essa espressione, è successo anche questo. Quel vagone rende immediatamente l'idea di quello che tante innocenti persone hanno dovuto subire dai loro disumani aguzzini. E si avverte anche una sorta di dolore fisico... anche se alcuni hanno la brillante idea di farsi immortalare in pose davanti al vagone dove esseri umani venivano trasportati come capi di bestiame, anzi, peggio. Il carro è un monito. Vale più di cento mostre messe assieme e di fiumi di parole sull'argomento.

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