sabato 3 agosto 2013

VACANZE DI IERI E DI OGGI. LA GENERAZIONE CHE SAPEVA SOGNARE

Su La Stampa del 3 agosto 2013, il regista Pupi Avati parla delle sue vacanze e fa questa riflessione:
"C'era un'adattabilità che derivava anche dall'essere usciti dalla guerra. E i genitori avevano una grande capacità di fare apprezzare a noi figli ogni cosa. oggi vedo che rendere felice un nipotino è difficile. Quando arrivi a regalare a un bambino dei soldi perché hanno già tutto e non sai cosa regalare, vuol dire che è finita. Gli economisti, che poi sono i responsabili della crisi, sanno solo ragionare per grafici e statistiche, e non con il cuore e la fantasia. Ci promettono solo il negativo. Se avessi vissuto in un clima come quello di oggi, non avrei fatto i 45 film che ho fatto. Stiamo privando i nostri figli e nipoti della possibilità di credere che la vita possa offrire qualcosa di eccezionale".

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