domenica 16 dicembre 2012

MUTI E I POLITICI

Li hanno fatti vedere in tv, le solite facce di politici intente a godersi il Concerto di Natale promosso dal Senato della Repubblica nell'Aula di Palazzo Madama. Uno stucchevole Schifani che ricorda quanto debba diventare competitivo il nostro Paese e quale splendida collaborazione tra le forze politiche debba esserci alle prossime elezioni per il rinnovo del Governo. Ergo: finora, oltre ad intascare cospicui quattrini, tra cui gli ultimi ottomila e passa euro in più sullo stipendio del presidente Napolitano, oltre a spremere i contribuenti ed a salvare banche, casta e poteri forti dalla politica dell'austerità e del rigore, altro non avete saputo fare.
Sono stufa. Di tutte le primedonne che quotidianamente intossicano l'etere con lo spettacolo indecoroso delle loro bagattelle, litigi, sete di poltrone, sacrifici richiesti ad altri e ottuagenari vari di tutti i colori politici che in tutta la loro vita non hanno mai saputo che cos'è fare dei sacrifici. Di tutta una tv che ci presenta dinosauri attaccati alle poltrone, che non hanno mai portato aria di rinnovamento e non ne vogliono. Bene: godetevi il vostro concerto ed aumentatevi gli stipendi, tanto in Italia, come diceva Prezzolini, sono sempre i fessi a pagare.
Chissà a quanto saranno servite le parole del maestro Riccardo Muti su Rasio 24: «L'Italia si è dimenticata di che cosa rappresenta nel mondo. Abbiamo l'obbligo verso le nuove generazioni di avere amore, fiducia, orgoglio del nostro Paese e di sapere che non esiste solo Va' Pensiero, ma che esiste anche Palestrina, la grande scuola napoletana, la scuola veneta, la scuola romana, e che Mozart è venuto in Italia per essere riconosciuto come il genio che lui pensava di essere. Tutto questo dobbiamo riportarlo nella mente e nei cuori dei nostri ragazzi e dare maggiore possibilità di espressione ai teatri e alle orchestre. L'Italia è pronta».
Auguro ai politici di fare un po' di beneficenza, quest'anno a Natale.

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