Prima il lockdown e le strade deserte. Adesso la crisi energetica e i monumenti al buio. L'austerity. Inizio a credere che quelli accusati di sostentere "teorie del complotto" abbiano ragione: quelle della pandemia erano esercitazioni per arrivare al punto in cui siamo adesso. Il sindaco di Roma sta per firmare un'ordinanza che prevede di spegnere le luci sui monumenti storici della città. Dopo la paura, ancora la paura, con, in più, la tristezza e l'angoscia. Ecco i piani diabolici dell'élite mondialista. Ci vogliono spaventati e soli, privi anche dei mezzi di sussistenza, per sbranarci come gli pare, per fare posto alla loro fame di risorse che, essendo oggi in tanti sul pianeta Terra, non sono più sufficienti per tutti. Devono silenziare i dissidenti, ripetere all'infinito i messaggi di una propaganda che sfianca, ed infine spegnere la luce. Devono devastarci nella psiche e nel cuore. Quella luce che si spegne sui monumenti per risparmiare non è altro che la miseria spirituale di un'epoca senza luce interiore prima che tutto questo accadesse. Chissà: magari questa "civiltà", come la intendiamo oggi, non ha veramente più senso di esistere.
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