Il giorno di Primavera a spasso
per la grande Torino. A sondare la sua anima cosmopolita.
C’è una commemorazione in onore
di san Giovanni Bosco, la sera, presso il suo oratorio e la chiesa di Santa
Maria Ausiliatrice. Ed in contemporanea, vicino alla piazza più sabauda d’Italia,
c’è la mostra dedicata alla scandalosa pittrice polacca Tamara de Lempicka.
Come a dire: il sacro ed il
profano. La santità ed il peccato. Il morale e l’immorale. Anche se non trovo
negatività nella pittrice polacca che seduceva uomini e donne, sniffava
cocaina, dava lussuosi cocktail party da 400 invitati e la notte frequentava i
bordelli in giro per l’Europa. Emblema degli emblemi degli anni del jazz,
descritti da Fitzgerald nei suoi romanzi e racconti. Donna dalle sapienti mani
e dallo straordinario talento che tanta bellezza ha regalato all’umanità.
La mattina vedi esplodere la
vita di centinaia di ragazzini nell’oratorio salesiano, tra canti e suoni di
chitarra, consumazioni di merende, giochi all’aperto e momenti di riflessione
all’interno del santuario. Il pomeriggio ti viene incontro la pittura colorata,
potente e sensuale di una artista eccentrica, che continua a smuovere le folle,
visto che per ammirare gli ottanta soggetti in esposizione a palazzo Chiablese
ti costa fare una fila di due ore. Ma finalmente gli occhi ti si riempiono di
bellezza, l’allestimento museale si lascia ammirare ed i gadget esposti nel
book shop si fanno acquistare. E Torino continua a raccontare…
2 commenti:
Nel collegio femminile di Maria Ausiliatrice ci ho fatto asilo, elementari e medie. E l'artista che mi piace di più è proprio Tamara de Lempicka. Sacro e profano...
Come vedi, io e te sempre in sintonia...
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